Ieri #Israele e #Libano hanno raggiunto un accordo importante sui confini marittimi che dovrebbe favorire la produzione di gas nel #Mediterraneo orientale. È uno sviluppo interessante per l’Europa, che deve sostituire le forniture russe, ma...
... ma probabilmente quel gas non ci sarà troppo d’aiuto oggi. Le riserve contenuto nel giacimento libanese Qana non arriveranno sul mercato prima di anni. I tempi saranno però forse più brevi per il campo israeliano Karish. startmag.it/energia/israel…
Il percorso più semplice per il gas israeliano/libanese destinato all’Europa non sembra essere l’EastMed: conviene piuttosto trasportarlo via tubi in Egitto, dove verrebbe liquefatto e ri-esportato verso l’Europa. startmag.it/energia/accord…
• • •
Missing some Tweet in this thread? You can try to
force a refresh
I tagli dell’OPEC+ sul #petrolio – lo sappiamo – non saranno realmente di 2 milioni di barili al giorno ma circa di 1: la maggior parte dei membri del cartello sta già producendo meno di quanto concordato. Ad accollarsi i tagli sarà soprattutto l’#ArabiaSaudita: -500.000 b/g.
Su quali acquirenti ricadranno i tagli sauditi? Non sugli asiatici, pare: Riad non ha alzato i prezzi di vendita in Asia perché avrebbe fatto un regalo alla #Russia, che le sta togliendo mercato con il suo greggio scontato (no: Riad e Mosca non sono proprio alleate).
Nemmeno sugli europei, sembra: anzi, i sauditi hanno abbassato i prezzi di vendita in Europa nordoccidentale/Mediterraneo, dove le raffinerie sono in cerca di greggio non-russo. Riad deve mantenersi competitiva. bloomberg.com/news/articles/…
Scholz è andato in #Canada alla ricerca di forniture di GNL con cui sostituire il gas russo. Ha trovato un governo scettico: ha senso spendere soldi per costruire terminali sulla costa atlantica, se la Germania e l’Europa vogliono distaccarsi a breve dai combustibili fossili?
Trudeau non ha escluso la possibilità di impianti per il GNL a est, ma ne ha sottolineato le difficoltà economiche. Visti i piani europei di decarbonizzazione, al Canada forse conviene puntare sulla costa pacifica, vicina ai luoghi di produzione interni e al mercato asiatico.
Più che di GNL, il Canada vuole diventare un esportatore di #idrogeno, un combustibile maggiormente coerente con la transizione energetica. Martedì Trudeau e Scholz hanno appunto annunciato una «alleanza sull’idrogeno» per la creazione di una filiera transatlantica.