La televisione russa sta sollevando un polverone a proposito della visita di Xi in Arabia Saudita e dell’importantissimo accordo per la denominazione in yuan degli acquisti cinesi di petrolio.
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2/ A questo proposito, i commentatori russi si spingono chiaramente più avanti rispetto agli stessi cinesi, che parlano più cautamente di “accordi in discussione” e “pagamenti parziali in #yuan” sul Global Times di ieri, un giornale cinese semi-governativo in lingua inglese.
3/ Tuttavia, ci sono buone ragioni per credere che i russi ne sappiano più di quanto i cinesi o i sauditi siano disposti a dire pubblicamente.
4/ Dopo tutto, sono recentemente trapelate notizie secondo cui i cinesi da mesi inviano ogni settimana molti carichi di materiale militare alla Russia a sostegno della sua campagna in Ucraina, in violazione della loro presunta neutralità.
5/ Questo fatto è di per sé soggetto a un blackout di notizie che Washington, per ovvie ragioni, non viola. Il solo parlarne accelererebbe la fine della globalizzazione e delle importazioni dalla Cina, cosa che lascerebbe gli scaffali dei negozi americani vuoti in pochi mesi.
6/ La sostituzione della fabbrica globale cinese nelle catene di approvvigionamento occidentali è una prospettiva ancora molto lontana nel tempo.
Non dimentichiamoci che la Cina è il più grande importatore di petrolio al mondo
7/ e che il potenziale uso della sua valuta negli scambi commerciali in alternativa al dollaro è l’evento storico che potrebbe segnare l’inizio della fine per il dollaro americano come valuta di riserva mondiale.
8/ La creazione del Petroyuan potrebbe porre termine, nel giro di pochi anni, alla centralità del Tesoro americano sul mercato obbligazionario globale. Se la domanda di dollari si riducesse, i tassi di interesse sui titoli di stato americani si alzerebbero rispetto
9/ ai livelli “artificiali” di oggi, normalizzandosi rispetto ai livelli di quelli di altri paesi del mondo industrializzato, con la conseguenza che i contribuenti americani si accorgerebbero finalmente di quanto costa il finanziamento delle guerre americane [NDT:
10/ che al momento invece pagano i contribuenti di tutti gli altri paesi del mondo proprio attraverso i più alti tassi di interesse che loro pagano a causa del ruolo rel dollaro come riserva monetaria mondiale].
11/ Con un po’ di fortuna, se riusciremo a superare l’attuale scontro con la Russia per l’Ucraina, la pace sulla terra potrebbe diventare uno slogan da usare tutto l’anno e non solo uno o due giorni a Natale.
12/ E chi potremmo dover ringraziare per questo potenziale cambiamento, evidente come la verruca sulla faccia dello zio Sam?
Vladimir Putin, ovviamente, novello Davide contro il Golia-NATO-americano che si muove sul territorio ucraino.
13/ È evidente che il cambio di rotta in Medio Oriente contro gli Stati Uniti e verso la nascente potenza mondiale, la Cina, nonché verso la Russia, è stato indotto proprio dalle #sanzioni statunitensi contro la Russia, e soprattutto dal
14/ congelamento di 350 miliardi di dollari di beni russi depositati in Occidente.
Non deve essere sfuggito agli arabi che queste punizioni, eccezionali e senza precedenti, potrebbero infatti essere applicate anche a Riyadh in qualunque momento e per qualunque motivo.
15/ E, a differenza della Russia, i sauditi non potrebbero resistere a un assalto economico e finanziario da parte dell’Occidente.
Quindi dico grazie, grazie ancora a Vladimir Vladimirovich per aver messo il mondo sulla strada di un multipolarismo pacifico. gilbertdoctorow.com/2022/12/09/xi-…
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Donbass - Fronte Nord: da Kupyansk a Seversk
▶️ Regolari offensive di ricognizione di piccole formazioni tattiche ucraine testando l'assetto difensivo 🇷🇺
▶️ Le unità ucraine più adatte a un'eventuale offensiva sono in riserva (2a linea) o inviate a Bakhmut.
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2/4 ▶️Settore Kupyansk-Svatovo
▪️Nuovo fallimento del gruppo di battaglia UKR (elementi 14° brig. meccanizzata e 32° bat. speciale) a Sinkovko-Liman Pershy
▪️Attività di ricognizione/sabotaggio ucraino verso Dashnoye (Ovest di Svatovo)
▪️Rafforzamento del 103° brig.difesa terr.
3/4 ▶️ Settore Krasny Liman
Le truppe 🇷🇺 hanno preso il controllo di 2 punti di forza verso Ploschanka;
Rnforzi ATGM + mortai pesanti per le unità 66ª e 80ª brigata ucraine
▪️Combattimenti in corso su Krasnopopovka-Makeevka
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Donbass - Fronte Nord: Soledar
I 2 battaglioni molto indeboliti della 93ª brigata meccanizzata ucraina si sono ritirati a Slaviansk (oppure a Dnepropetrovsk) per il ricondizionamento e l'integrazione degli effettivi e delle capacità di combattimento.
Non saranno sostituiti
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2/7 ▶️ Riepilogo dei fatti:
L'8 dicembre, unità della 93ª brigata ucraina, con il supporto di elementi della 24ª brigata, attaccarono le posizioni del gruppo Wagner 🇷🇺 e del 6° reggimento #RPL a Est di Soledar (zona della fabbrica KNAUF-GIPS).
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3/7 ▪️Risorse e mezzi impegnati: 1 compagnia rinforzata ucraina con 8 BMP-2 e 12 veicoli corazzati Mastiff🇬🇧
=> La mancanza di intelligence/UAV e di supporto di fuoco hanno portato la colonna ucraina a subire un'imboscata da parte di T-72B3 e T-80BVM 🇷🇺
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Il doppio gioco attuato da Germania, Francia, Ucraina e Stati Uniti
La guerra, a quanto pare, era l’unica opzione che gli oppositori della Russia avessero mai preso in considerazione
(segue)
2/ Mentre il cosiddetto “occidente collettivo” (Stati Uniti, NATO, UE e G7) continua a sostenere che l’invasione russa dell’Ucraina sia stata un atto di “aggressione non provocata”, la realtà è ben diversa:
3/ la Russia era stata indotta a credere c’era una soluzione diplomatica alla violenza scoppiata nella regione del Donbass dell’Ucraina orientale all’indomani del colpo di stato di Maidan del 2014 a Kiev, sostenuto dagli Stati Uniti.
Oskar Lafontaine: L’Europa paga il prezzo della codardia dei suoi stessi leader
- aggiunta: inclusa Angela Merkel
Il declino economico della Germania, la guerra per procura tra Russia e NATO in Ucraina e perché chiede il ritiro delle truppe americane dalla Germania
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2/ L’esplosione dei due gasdotti #NordStream è una dichiarazione di guerra alla Germania ed è patetico e vile che il governo tedesco voglia nascondere l’incidente sotto il tappeto.
Gli Stati Uniti hanno eseguito direttamente l’attacco o almeno hanno dato il via libera.
3/ Senza la conoscenza e l’approvazione di Washington, NON sarebbe stato possibile distruggere gli oleodotti, che costituiscono un attacco al nostro Paese, colpiscono la nostra economia nel profondo e vanno contro i nostri interessi geostrategici.
Vladimir Putin ha commentato le parole della Merkel: “È deludente. Francamente parlando, non mi aspettavo di sentire questo dall’ex Cancelliera, perché io sono sempre partito dall’idea che i leader della Germania parlassero con noi con sincerità.”
(segue)
2/ Sì, certo che sostenevano l’Ucraina, ma mi sembrava che i leader [tedeschi] volessero sempre risolvere [il conflitto] sulla base dei principi che avevamo raggiunto, compresi gli accordi di Minsk.”
- foto: Merkel interpreta il bacio di Giuda
3/ Putin ha anche affermato che i membri del formato “Normandia”(Germania, Francia) mentivano sulla disponibilità a rispettare quanto concordato, mentre l’Ucraina ha ripetutamente rifiutato di rispettare le disposizioni che cercavano di porre fine al conflitto.
Le parole espresse da Angela Merkel rafforzano l’idea che molti si fanno ovvero che la guerra attualmente in corso fosse stata PIANIFICATA da tempo e che i paesi occidentali non abbiano fatto nulla per impedirla.
(segue)
2/ La retorica circolante invece cerca di gettare tutte le responsabilità del conflitto sulla Russia ma evidentemente qualcosa, come spesso affermato da coloro che non credono alle favole della NATO, non torna.
3/ La guerra poteva essere evitata ma nessuno ha fatto nulla per impedirla e le parole di Merkel ne sono la prova.
Chi le ha espresse era a capo del governo tedesco nel 2014 ed il suo paese assieme alla Francia faceva parte del quartetto che ha