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Jan 9, 2023 23 tweets 11 min read Read on X
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Se avevate conservato il pallottoliere, ora coraggio: riprendetelo.
Se vi eravate messi l'anima in pace, spalancate le porte al caos.
Se pensavate che fosse tutto finito, esultate (o disperate).
La politica americana, e Kevin #McCarthy in particolare, rischiano di vivere
2/n
un'altra notte "movimentata".
Lo #Speaker uscito vincitore dalla battaglia parlamentare più infuocata degli ultimi 164 anni è chiamato ad affrontare il primo vero test sulla tenuta della sua leadership. In gioco c'è l'approvazione del pacchetto di regole per il 118° Congresso
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degli Stati Uniti. Di che si tratta? Di 55 pagine che delineano le priorità del Partito Repubblicano da qui alla corsa per la Casa Bianca, delle procedure che il Gop utilizzerà per dirigere la Camera, nonché - piccolo dettaglio - del passaggio fondamentale senza il quale le
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varie commissioni non possono organizzarsi e iniziare a lavorare. Non vi basta? D'accordo. Allora sappiate che questa è la notte in cui capiremo se la vittoria di McCarthy è stata o meno una vittoria di Pirro, se le promesse ai ribelli che per giorni si sono messi di traverso
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rispetto all'ipotesi della sua elezione sono politicamente sostenibili da una maggioranza risicata, che non può permettersi di lasciare per strada più di quattro voti.
Per il momento già due deputati repubblicani, Tony Gonzales (Texas) e Nancy Mace (South Carolina), hanno
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comunicato con differenti sfumature di essere contrari al pacchetto portato avanti dal Partito Repubblicano. È altamente probabile che le loro perplessità riguardino l'aggiunta segreta di 3 pagine al documento principale, quella in cui sono raccolte le risposte alle richieste
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degli ex ribelli, gli ultra-conservatori che, tra le altre cose, avrebbero chiesto e ottenuto incarichi pesantissimi in commissioni chiave e la promessa di tagli miliardari alle spese per la difesa.
Ecco, non potevo esimermi dal raccontare quanto accade tra quei corridori che
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ad inizio gennaio, con i nostri politici in ferie, ci hanno regalato delle "notti magiche".
Perché la politica americana risponde al seguente adagio: "Certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano".
Una sola avvertenza: questa storia può creare dipendenza,
9/n
abbandonate ogni vita sociale voi che leggete.

steadyhq.com/it/dangelodario

Ps: si comincia alle 23, ma anche prima se ci saranno novità interessanti.

Chi apprezza il mio lavoro lo sostenga nell'unico modo che può consentirmi di restare online: iscrivendosi ora. Vi ringrazio.
10/n
Steve #Scalise, leader della maggioranza Gop alla Camera, questa mattina ha assicurato che i Repubblicani hanno i voti per approvare il pacchetto.

Non so perché ho questa strana sensazione di déjà-vu.
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Alt! Lo staff di Nancy Mace fa sapere che il suo è un "sì" al pacchetto di regole.
Ottima notizia per #McCarthy in avvio di serata.
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Uscendo dalla riunione del comitato direttivo del GOP, #McCarthy - a differenza di altri repubblicani - non ha voluto rispondere alle domande sul fatto che il pacchetto di regole abbia i voti per passare.

"Perché dovrei toglierti la suspense", ha detto.

#McCarthy ci ama.
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Ci siamo. Sta parlando Scalise, capogruppo dei Repubblicani alla Camera.
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Interessante.
#McCarthy ha confermato che nel pacchetto di regole che sarà votato stanotte è incluso l'abbassamento della soglia per consentire ad un SOLO deputato di votare per sfiduciare lo Speaker. Prima serviva che la metà del Partito fosse d'accordo.
Uno vale tutti.
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Tra le concessioni fatte da #McCarthy ai ribelli ci sono anche 3 seggi nell'House Rules Committee, una commissione cruciale nel portare in aula progetti di legge ed emendamenti.
I Rep sono 9, i Dem 4. Spostate 3 voti Rep nell'altra colonna e capirete quanto peseranno...
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🚨Notizia a sorpresa durante la diretta. Secondo quanto appreso dalla CNN, diversi documenti riservati del periodo risalente a quando Joe #Biden era vicepresidente sono stati scoperti lo scorso autunno in un ufficio privato a Washington.

Bene, ora abbiamo anche il giallo.
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A rinvenire la documentazione sono stati gli avvocati di Biden lo scorso novembre, mentre chiudevano un ufficio con sede a Washington che Biden utilizzava come parte del suo rapporto con l'Università della Pennsylvania, dove è stato professore onorario dal 2017 al 2019.
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Nell'ufficio di Biden sono stati trovati meno di una dozzina di documenti riservati, ha detto la fonte alla CNN. Non è chiaro cosa riguardino o perché siano stati portati nell'ufficio privato di Biden. Qualche dettaglio in più è arrivato dal consigliere speciale del
19/n
presidente, secondo cui sembrerebbe trattarsi di documenti dell'amministrazione Obama-Biden, incluso un piccolo numero di documenti con contrassegni classificati. Le carte erano custodite in un armadio chiuso a chiave.
20/n
A differenza di quanto accaduto nel caso del ritrovamento dei documenti classificati nella residenza di #Trump in #Florida, gli avvocati di #Biden hanno immediatamente contattato la National Archives and Records Administration e stanno collaborando. Ciò con ogni probabilità
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non impedirà all'ex presidente di passare al contrattacco nei confronti dell'attuale inquilino della Casa Bianca.
22/n
Torniamo alla diretta: la #Camera sta votando in questi minuti sul pacchetto di regole del 118° Congresso. Capiremo presto se i Repubblicani sono ancora in "luna di miele" dopo l'elezione di #McCarthy a #speaker della House.
23/n
🚨🇺🇸
#McCarthy e il Partito Repubblicano superano indenni il primo esame dall'elezione dello speaker:

- 220 voti favorevoli e un solo contrario (quello annunciato da Tony Gonzales).
- Approvato il pacchetto di regole della House.

Quasi delusi da tanta efficienza.

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Aug 21
🇸🇦 Mohammed bin Salman e il Gioco del Trono: gli intrighi di corte, l'anello avvelenato, il golpe. Dentro i segreti del Regno saudita - 1^ PARTE

1/11

È un fatto: non si può prescindere dalla figura di Mohammed bin Salman per capire il Medio Oriente. Quello di ieri, quello di oggi, soprattutto quello di domani. Poche ore fa, la BBC ha presentato uno straordinario documento sull'uomo più potente del Regno saudita, il Principe della Corona, l'erede al trono di Re Salman. Lo ha fatto beneficiando delle rivelazioni del più importante dissidente saudita in esilio, un uomo vicinissimo al rivale per eccellenza di MBS, suo cugino, Mohammed bin Nayef, oltre che ai vertici degli 007 occidentali. E allora sul taccuino hanno fatto capolino alcune domande: chi è Mohammed bin Salman? Un "riformista" o un assassino? Un impostore o un visionario? Un alleato dell'Occidente o un suo nemico? Dal documentario della BBC trae ispirazione un approfondimento del Blog in due puntate denso di retroscena.

Altre anticipazioni sono forse superflue: benvenuti al Gioco del Trono. E buona lettura.Image
🇸🇦 2/11
Narra la leggenda che per estrarre dalle dune un Regno a propria immagine e somiglianza Ibn Saud attinse da carisma e abilità fuori dal comune. Una taglia imponente per incutere terrore ai nemici, valore in battaglia per meritare il rispetto dei propri, e talento politico in eccesso, per riunire innumerevoli tribù, rigorosamente sotto il proprio tacco.Image
🇸🇦 3/11
Giunto in età da pensione, chiamato ad indicare un erede, Saud optò da tradizione per il primogenito: unica garanzia di sangue puro.

Ma 22 mogli e 45 figli maschi imposero il pagamento di un dazio, la ricerca di una soluzione ingegnosa, pena la messa a repentaglio di già fragili equilibri coniugali, per ragioni facilmente intuibili.

Di qui la pensata: una volta scomparso il primogenito, il passaggio di testimone sarebbe avvenuto per via orizzontale. Non di padre in figlio, ma da un fratello all'altro, così da concedere una chance più o meno all'intera stirpe. Le madri espressero consenso, il compromesso fu raggiunto.

Eppure nemmeno una spartizione di potere così peculiare potrebbe spiegare oggi la presenza sul trono saudita del 26esimo figlio del Fondatore. Figurarsi l'influenza nazionale e regionale della sua discendenza diretta, ovvero del 38enne divenuto nel frattempo talmente celebre da essere riconosciuto (e temuto) al pronunciare tre semplici lettere: emme, bi, esse, semplicemente Mohammed bin Salman.Image
Read 11 tweets
Jul 29
🚨🇻🇪Attenzione, importante. Il Consiglio Nazionale Elettorale dichiara Nicolas #Maduro vincitore delle elezioni presidenziali in #Venezuela con 5.150.09 di voti e il 51,20% contro il 44,02% (4.445.978 di voti) di Edmundo González. Estrema attenzione adesso alla possibile reazione della piazza, dinanzi a quello che appare l’ultimo colpo di mano del dittatore.Image
2/n
🚨🇻🇪Prime dichiarazioni di Nicolas #Maduro da Palazzo Miraflores dopo la comunicazione del risultato elettorale: “Non hanno potuto con le sanzioni, con le aggressioni, con le minacce, non hanno potuto ora e non potranno mai con la dignità del popolo del #Venezuela”.
3/n
🚨🇻🇪🇨🇱 Il #Cile è il primo Paese a mettere ufficialmente in discussione il risultato delle elezioni in #Venezuela. Il presidente #Boric annuncia che non riconoscerà i risultati fino a quando non saranno resi verificabili con la messa a disposizione dei verbali dai seggi.
Read 71 tweets
Jul 14
🚨🇺🇸 ANALISI DELL'ATTENTATO A DONALD TRUMP
1/6

L'America è sotto choc: l'ex presidente degli Stati Uniti, Donald #Trump, ha subito un attentato durante un comizio a #Butler, in #Pennsylvania. Le sue condizioni sono buone: Trump è stato molto fortunato. Per quanto le informazioni sulla dinamica dell'accaduto siano ancora incomplete, la visione dei filmati e le informazioni provenienti dal Secret Service ci consentono di tracciare una prima analisi dei fatti e di delineare ciò che potrebbe succedere nelle prossime ore e nei prossimi giorni.Image
2/6
🚨🇺🇸 Di tutti i video fin qui diffusi dai media americani ce n'è uno che più degli altri fornisce informazioni sul tentato assassinio di Donald Trump. Ma partiamo con ordine: chi ha sparato al leader dei Repubblicani? E da dove? L'immagine qui sotto fornisce un quadro chiaro. Gli agenti delle forze dell'ordine hanno recuperato dalla scena del crimine un fucile semiautomatico di tipo AR-15: ad imbracciarlo un uomo di carnagione bianca. Il Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives (ATF) ha avviato una procedura di tracciamento di emergenza dell'arma ritrovata per cercare di risalire all'identità dell'attentatore. La polizia crede sia questione di poche ore prima di ottenere le conferme necessarie.Image
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🚨🇺🇸 Il Secret Service ha chiarito che il tiratore ha aperto il fuoco dal tetto di un edificio posto all'esterno del perimetro di sicurezza. Siamo in presenza di una prima falla nella protezione dell'ex Presidente. L'azione di "bonifica" delle aree circostanti è la più importante tra quelle che precedono un raduno di massa avente come protagonista un ex inquilino della Casa Bianca. Il fatto che il cecchino abbia aperto il fuoco da circa 120-150 metri non è una giustificazione ma un'aggravante.Image
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Jun 24
🇺🇸Tutti i segreti del dibattito Biden-Trump

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Nell'ottobre del 2016, Joe #Biden è un uomo ancora forte. Lo zio d'America che vacilla sotto i colpi della vita, ma non si piega. Chi lo conosce sa bene cosa sta passando: la morte di Beau, suo figlio, è una ferita che non si rimargina. E al confronto, l'amarezza provata nei confronti di Barack #Obama è quasi una carezza.Image
2/11
🇺🇸 Eppure il rancore, ogni tanto, si riaffaccia. Soprattutto adesso che Donald #Trump sembra davvero poter mettere le mani sulla Casa Bianca.

Biden credeva e sperava di essere lui, la scelta del suo presidente, l'uomo giusto al posto giusto per sfidare The Donald. Pensava di meritarlo. Credeva di poter vincere. Ma è nell'agone politico da troppo tempo per non capire che non è questo il momento di combattere questa battaglia.

Così, quando sale sul palco di Wilkes-Barre, Pennsylvania, per tirare la volata a Hillary #Clinton, la rabbia in purezza che fa capolino sul suo volto è quella che prova verso l'America, la sua America. Non si capacita che i suoi connazionali possano prendere in considerazione di scegliere un individuo come Trump per la presidenza. Li conosce, è uno di loro da sempre. E pagherebbe per potere sfogare una parte, una minima parte, del suo dolore in questa guerra che è sua soltanto in parte:

"La stampa mi chiede sempre se non vorrei essere io a dibattere con lui. No, vorrei che fossimo al liceo: così potrei portarlo dietro la palestra. Ecco cosa vorrei".
3/11
Nel gennaio di quasi otto anni dopo, quando un Premio Pulitzer come Evan Osnos lo raggiunge all'interno dello Studio Ovale, è chiaro che il furore di quel giorno sia svanito. Se n'è andato insieme al vigore e alla bellezza di un uomo che sulla propria pelle ha sperimentato più di altri quanto i dolori della vita siano in grado di segnare il cuore, la mente e pure il fisico.Image
Read 11 tweets
Jun 6
🚨🇺🇸🇬🇧🇨🇦🇩🇪🇫🇷

6 giugno 1944.

#Utah, #Omaha, #Juno, #Sword, #Gold. Il vento della Storia soffia forte sulle spiagge di #Normandia. Più di 150mila soldati Alleati sono pronti per lo Sbarco. Conoscono i rischi dell'operazione anfibia più ambiziosa che sia stata mai tentata. Sanno che molti di loro non toccheranno terra, né torneranno a casa. Ma non c'è altra scelta per cambiare le sorti della Guerra, per costringere le truppe del Terzo Reich ad alleggerire la pressione sul fronte orientale, dove da tre anni l'Armata Rossa sostiene il peso di feroci combattimenti contro l'esercito nazista.

Così il portellone sta per spalancarsi, soldato, amico mio. Ci attendono acque gelide, grandinate di colpi nemici. E questo Cielo, sopra di noi, adesso fa paura. Pare così vicino che forse ci finiremo dentro.

Via, via, non adesso, non qui. Siamo troppo giovani per morire.

Lo so, hai ragione tu, siamo preparati, addestrati: "I migliori del mondo", dici sempre. E voglio crederci: la Vittoria sarà nostra. Perché non abbiamo altra scelta. Perché combattiamo per un ideale più grande della mia vita, pure più della tua.

Ma il fatto è che non si è mai veramente pronti, no? Come potremmo esserlo?

Dammi la mano, soldato, amico mio. Un'ultima stretta. E mentre chiudi gli occhi, dimmi: a chi stai pensando? Chi è che a casa già ti aspetta? Ora riaprili. Il futuro è arrivato troppo in fretta. Andiamo a prenderci la Libertà, non è lontano, è solo oltre queste spiagge.

Il Blog rivive il D-Day. Al racconto del 6 giugno 1944 si alterneranno le dichiarazioni dei leader mondiali presenti oggi in Normandia per celebrare l'80esimo anniversario dello Sbarco Alleato.👇

dangelodario.it/2024/06/06/80-…Image
🚨🇺🇸🇬🇧🇨🇦🇩🇪🇫🇷 2/n
Non siamo i primi ad entrare in azione: è dall’alba che l’aviazione bombarda le postazioni nemiche. I tedeschi ci aspettano. Sanno che arriveremo. Ma non sanno il luogo e il giorno. Adesso ci sentiranno, eccome se lo faranno! Eppure le nuvole sono troppo basse. Così sarà difficile colpirli. I nostri colpi vanno troppo lunghi. Le difese nemiche sono quasi intatte. Dovremo ritentare.Image
🚨🇺🇸🇬🇧🇨🇦🇩🇪🇫🇷 3/n

Lo Sbarco è imminente. Doveva essere ieri, il 5 giugno, il giorno della Storia. Ma il meteo conta. E non era dalla nostra. Forse era un segno. Siamo noi, gli americani, i primi a lanciarci. La spiaggia è quella di Colleville-sur-mer. Ma per noi è semplicemente un nome in codice: Omaha Beach. Siamo stanchi, sfiniti da estenuanti ore trascorse in mare. Ma questo non è neanche l'inizio. Il mare è agitato. Lotteremo pure con lui, se necessario. Non guarderemo indietro, ma solo avanti.Image
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May 23
🚨🇨🇳🇹🇼🇺🇸
1/9 Importanti sviluppi dall'Indo-(poco)Pacifico. Nelle ultime ora la #Cina ha lanciato esercitazioni militari su larga scala intorno a #Taiwan. A definire la gravità di quanto sta andando in scena sono le parole del tenente generale Stephen Sklenka, numero due dell'esercito USA nella regione: "Ci aspettavamo qualcosa del genere, francamente", ma questo "non significa che non dobbiamo condannarlo" perché "è una cosa preoccupante".Image
2/9
🇨🇳🇹🇼🇺🇸 Contesto: perché è importante quanto accade a #Taiwan? Perché è il possibile punto di rottura dell'equilibrio internazionale, il fronte più caldo delle tensioni tra USA e Cina.
La novità delle ultime ore è l'arroganza con cui Pechino motiva le sue esercitazioni. Il portavoce dell'Esercito Popolare di Liberazione parla senza timidezze di "severa punizione per gli atti separatisti delle forze indipendentiste di Taiwan" e di "forte avvertimento contro l'interferenza e le provocazioni di forze esterne".
3/9
🇨🇳🇹🇼🇺🇸 L'obiettivo dichiarato delle esercitazioni è quello di "testare le capacità di combattimento reali", mediante "pattuglie di preparazione al combattimento mare-aria, l'acquisizione dell'intero campo di battaglia e colpi di precisione su obiettivi chiave". Le esercitazioni "coinvolgeranno il pattugliamento di navi e aerei che si avvicinano intorno all'isola di Taiwan e operazioni integrate all'interno e all'esterno dell'arcipelago di isole per testare le capacita' di combattimento congiunto reale delle forze di comando".

Con una battuta si potrebbe dire che questa "non è (solo) un'esercitazione".Image
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