Thread by @_Nico_Piro_

#10gennaio un punto militare sulla guerra in #Ucraina. Faccio una premessa: è tempo che non scrivo più aggiornamenti del genere. Da un lato perchè sono sempre più convinto che a questo conflitto non c'è soluzione militare e ogni minuto in più passato a combattere è
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Uno spreco di vite umane e risorse sottratte ad usi civili; dall'altro perchè il conflitto (lo dico da aprile) è in stallo completo, i cambiamenti registrati sulle mappe sono solo parte di "balletti" tattici senza valore strategico.
Ma veniamo alla situazione:
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Con un grande ritardo rispetto al solito (eh sì il riscaldamento globale) in questi giorni le temperature stanno crollando in maniera costante e consistente questo significa che la stagione del fango è finita. Il terreno comincia a congelarsi e torna ad essere compatto.
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Questo torna a rendere possibili manovre sul campo (fuori dagli “esposti” nastri d’asfalto). Ricordate che ad inizio invasione, circolavano foto di carri russi impantanati? Si parlò dell'errore di Mosca nel ritardare l'inizio delle operazioni rispettando la tregua olimpica
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E quindi la Cina. Su ghiaccio sono improbabili le manovre con cingolati per motivi di peso, mi colpisce molto il flusso di blindati ruotati "tipo" MRAP dall'occidente verso l'Ucraina e le voci su Bradley Usa. Sugli AMX-10RC francesi si è aperta una polemica patetica
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(Sono carri leggeri! No sono blindati) che al solito nasce dall'animosità ucraina contro Francia e Germania (a quest’ultima si chiedono carri Leopard, sta mandando Marder cioè blindati per fanteria) ma oscura il dato. Perchè tutti questi mezzi trasporto truppe proprio ora?
6/25

Ci sarà la canonica pausa invernale ( i russi stanno fortificando tutte le loro posizioni, esattamente come accaduto in Donbass per otto anni)? Oppure gli ucraini useranno la mobilità di questi mezzi con inserimenti rapidi e a sorpresa per riconquistare terreno ora?
7/25

Parliamo però di mezzi complessi (gli afghani non sono mai riusciti davvero ad usare i Bradley) e di manutenzione difficile (non basta mandarli ci vogliono training e ricambi). Ucraina chiede gli Abrams cioè i più sofisticati carri armati al mondo (possono usare anche
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munizioni all’uranio impoverito) che gli Usa sono restii a fornire, i britannici invece si confermano meno cauti e pare siano pronti a mandare dieci Challenger II. Intanto i russi sembrano aver rimesso insieme i cocci dopo mesi senza dialogo tra vertici militari e politici
9/25

La ritirata da Kherson è una vittoria dei militari sui politici, era l'unica scelta giusta a livello strategico (truppe e mezzi accerchiati, spalle al fiume cioè vulnerabili e non rifornibili), eseguita a livello tattico in maniera magistrale. I politici non ci hanno fatto
10/25

Una bella figura (Kherson era stata appena annessa con il referendum farsa) ma è segno di un cambio nelle leve di potere verso la razionalità militare contro l’arroganza politica. La mobilitazione dei 300k è riuscita (nonostante la narrazione bellicista volesse la Russia
11/25

sull’orlo della rivolta) ed è possibile se ne prepari un’altra (ricordiamo che in Russia esiste ancora la leva con due turni annuali). Dopo mesi in cui, voleva dare l’impressione di “business as usual (appunto operazione speciale non guerra) a capodanno Putin si
è mostrato
12/25

In mezzo ai militari da presidente in guerra. Un cambio di comunicazione che prepara opinione pubblica ad una lunga guerra. Mentre l'Ucraina e gli occidentali continuano a parlare di Russia che ha finito i missili e le bombe, ci sono rapporti che provano come la produzione
13/25

continui anche con componenti occidentali (ma ai nostri media piace parlare dei furti di autovelox in Svezia, per descrivere un nemico pasticcione e disperato) che aggirano le sanzioni.
Questa verrà ricordata come la guerra dei droni. Gli ucraini sono diventati maestri
14/25

di una svolta storica cioè la decentralizzazione dell’airpower con l’uso misto di droni (per calibrare il tiro) e artiglieria. Dopo il fallimento dei suoi droni di sorveglianza, con quelli iraniani la Russia sta conducendo (assieme ai missili) una campagna di bombardamenti
15/25

Che sta distruggendo l’infrastruttura energetica ucraina. Siamo davvero sicuri si tratti di un modo per piegare la popolazione (che di sicuro soffre al freddo e senza servizi essenziali)? Quella stessa rete alimenta anche i centri di comando e controllo, le ferrovie
17/25

Su cui viaggiano rifornimenti militari, colpirla significa anche obbligare una parte delle truppe ucraine a difenderla, distraendole dal fronte. Presumibilmente a Mosca in qualche archivio c’erano ancora le mappe dell’infrastruttura energetica di era sovietica dell’Ucraina,
18/25

da qui il successo della campagna aerea. Tra l’altro gli occidentali possono poco per le riparazioni vista la differenza di standard elettrici tra usa/ue e mondo sovietico.
Qualcuno nota che sono missili da 1/2 milione di dollari contro droni kamikaze da 30k dollari.
19/25

Lo trovo irrilevante sin quando l'Occidente sarà pronto a fornirli come fatto sinora senza badare a spese. In questo scenario ci sono tanti punti interrogativi a cominciare dalla concentrazione di truppe “per manovre congiunte” in Bielorussia. Per ora credo sia un diversivo
20/25

Intanto l’Ucraina (favorita dalla narrazione dei media occidentali sulle armi “game changer”) dopo i javellin, gli himars, i patriot e simili, chiede carri (prossima tappa jet F15). È il copione visto in ogni guerra quando non si riesce a vincere non si prende atto che
21/25

La soluzione non può essere che negoziale e si continuano a chiedere armi. Bisognerà in questo anche capire quanti atri uomini l’Ucraina potrà sottrarre a ruoli indispensabili della vita civile per mandarli al fronte.
In questo quadro di incognite mi sembra perô ci
siano
22/25

alcune certezze: la guerra è in stallo, le posizioni si stanno consolidando e Bakhmut/Soledar (dove si combatte da mesi anche con ondate di fanteria stile WWI) dimostrano come ormai ogni centimetro conquistato costa alle parti in conflitto sangue e risorse in maniera
23/25

Sproporzionata. Comunque è realistico dire che ogni nuova valutazione sul conflitto andrà fatta con gli elementi disponibili ad aprile/maggio con il terreno post disgelo e fango, di nuovo duro, assieme a elementi non militari (fattori economici locali e globali)
24/25

Dopo quasi un anno, quello che la narrazione bellicista continua a negare (con il paradigma della svolta eternamente imminente) è che le guerre sono vicende complesse basata su un principio semplice: l’adattamento. Non è colpo finale sin quando all’azione segue una reazione
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