🇮🇹🚢In un articolo sul #pullfactor delle Ong pubblicato da @panorama_it è contenuta un'affermazione del tutto falsa, e che ribalta la storia.
Per fortuna, nel 2017 in molti stavamo seguendo il tema #migranti in tempo reale.
Un thread per ristabilire un briciolo di fattualità.🧵
Nell'articolo di @francescaronch si scrive che il crollo delle partenze del 2017 fu conseguenza dell'allontanamento delle Ong dalle coste libiche, dopo la firma del "codice di condotta per le Ong" voluto dall'allora Ministro dell'Interno Minniti.
La verità è tutt'altra.
La verità è tutt'altra.
Nel 2017, il crollo delle partenze fu conseguenza di ciò che accadde sulla terraferma, con le milizie libiche dell'ovest (Sabrata, Zawiya, Zuara...) che mettevano in mare sempre meno imbarcazioni.
Tra prima e seconda metà del 2017, prima e dopo la firma del "codice di condotta", gli sbarchi crollarono ma l'attività delle Ong rimase simile.
Le navi non si allontanarono dalle coste libiche, e la quota dei salvataggi restò identica, intorno al 40% degli sbarchi in Italia.
A luglio 2017, quando cominciò il crollo delle partenze, erano SETTE le navi Ong di fronte alle coste libiche.
Un numero che non avremmo più visto.
Oggi, con sbarchi decuplicati da 11.000 nel 2019 a 105.000 nel 2022, le Ong di fronte alle coste libiche sono quasi sempre UNA-DUE.
Tra 2014 e inizio 2017 i soccorsi pubblici erano diventati progressivamente più radi, e proprio per questo il ruolo delle navi Ong nei soccorsi era diventato spropositato.
Eppure le partenze 2014-prima metà 2017 erano *in crescita*.
Cosa distingue le Ong da Mare Nostrum?
Un fatto, molto semplice. Le Ong non conducono operazioni di massa e pubbliche tali da indurre partenze significative.
Non fanno la differenza.
Non è solo un'ipotesi logica, ma un'affermazione basata sui dati.
È ciò che riscontriamo dal 2018 a oggi: le Ong non sono un #pullfactor.
Dai dati giornalieri, non c'è correlazione tra l'arrivo delle Ong di fronte alle coste libiche e maggiori partenze.
Salvo d'inverno, quando l'effetto è *insignificante* sui numeri complessivi.
Eppure, sempre nel pezzo, si cerca di usare questa relazione (quando c'è cattivo tempo, l'arrivo delle Ong fa crescere partenze bassissime e che *restano* bassissime) per giustificare la tesi di un #pullfactor massiccio e complessivo.
Un passo molto grave.
E pensare che proprio il crollo delle partenze del 2017 racconta una storia diversa.
Cominciò a luglio, ma il codice Ong fu firmato solo a fine mese, e solo da 5 Ong.
La cui attività rimase comunque alta in relazione agli sbarchi (40%+), che erano *già* crollati.
Conclusione: la realtà può essere distorta in molti modi.
Se nel 2017 avevamo pochi indizi (Ong e partenze dalla Libia non erano correlate), oggi questi si sono accumulati e trovano costante conforto nei numeri.
Sta a voi scegliere a cosa credere.
Adesso avete i dati per farlo.
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⛔️🇮🇹 Centri in Albania: pagheremo NOVE volte quello che paghiamo l'accoglienza in Italia, per ottenere un effetto dissuasivo del 2%, ovvero nullo.
Questi sono dati non contestabili.
La realtà, che vi piaccia o no, non cambia.
Cerco di spiegarvi con un ragionamento super-semplice. 🧵
Tralasciando il diritto, due sono le questioni: effetto dissuasivo e costo.
Tenete presente nel corso di tutto il thread che la capienza dei centri è di 1.200 persone.
Effetto dissuasivo ("non venite!")
Negli ultimi 12 mesi in Italia sono sbarcate 75.000 persone.
Nell'ipotesi più ottimistica per il Governo, 12.000 di queste persone saranno portate in Albania.
Sbarchi in Italia (iniziali): 63.000.
In Albania: 12.000.
🇪🇺🇷🇺 Ma davvero i paesi UE esportano come prima verso la Russia?
No, è completamente falso.
Girano molti grafici fuorvianti, che fanno sembrare che le imprese europee usino triangolazioni per continuare a esportare verso Mosca.
Probabile accada, ma il crollo è reale.
Thread.🧵
Vi sarà sicuramente capitato di imbattervi in grafici come questo.
Dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina, le esportazioni di diversi beni verso paesi dell'Asia centrale o altri vicini della Russia compiono un forte salto verso l'alto.
Se però guardate meglio la scala, c'è qualcosa che non quadra.
Le esportazioni UE verso la Russia sono crollate di 51 miliardi di euro (in valori nominali), mentre le unità di misura dei grafici delle triangolazioni sono espresse in milioni.
Che succede?
⛔️🇮🇹 Nell'ultimo anno gli sbarchi di migranti in Italia si sono quasi dimezzati (-47%), con un tendenziale a fine anno del -65%.
Quasi tutto il calo è "tunisino", dopo il boom dell'anno scorso.
Ho diverse considerazioni da fare, piuttosto vaste, e dunque:
Un thread. 🧵
Partiamo dalla Tunisia, dove si capisce bene cos'è successo.
Così come il boom dell'anno scorso ha riguardato esclusivamente persone di nazionalità non tunisina (quasi tutte subsahariane), anche il calo attuale riguarda in massima parte queste ultime, crollate del 70%.
Un lieve calo di arrivi si registra anche dalla Libia (-20%).
Una riduzione che corrisponde grossomodo al calo degli arrivi di tunisini dalla Tunisia (-23%).
⛔️🇪🇺 Dopo anni di polemiche e ritardi, oggi il Parlamento europeo ha trovato un accordo sulla riforma di #migrazioni e asilo.
Mi sembra però che non lo si sia ancora capito: questa è una riforma che penalizzerà l'Italia su quasi su tutta la linea.
Un thread. 🧵
Gli stati UE fanno concessioni su un nuovo sistema di ricollocamento di richiedenti asilo, che con ogni probabilità resterà sulla carta.
Com'è lecito attendersi, quasi tutti gli stati opteranno per le misure di solidarietà finanziaria o se ne chiameranno fuori.
Italia da sola.
In cambio, gli altri Stati UE ottengono dall'Italia di rafforzare le procedure di identificazione e di esame delle domande d'asilo alle frontiere.
Roma è d'accordo, perché ci piace essere duri con chi sbarca.
Ma questo avrà conseguenze fortemente negative per l'Italia.
Da settembre, in Russia e nei territori ucraini occupati, i 15-18enni frequenteranno lezioni di "Fondamentali di sicurezza e difesa dalla madrepatria", impartite da ex soldati.
Il libro di testo incoraggia ad arruolarsi nell'esercito.
E il peggio deve ancora arrivare. 🧵
Nel libro di testo si celebra Stalin e il ruolo delle forze russe nella "riunificazione della Crimea" del 2014.
Secondo gli autori, nel 2014 "le città nelle regioni di Luhansk e Donetsk venivano bombardate da bombe e razzi nazisti".
Proseguendo nella lettura si trovano plateali mistificazioni della realtà fattuale.
Un esempio: "sono state l'Ucraina e la NATO a pianificare l'inizio della guerra".
Nel 2022, "un gran numero di truppe e veicoli corazzati ucraini si stavano concentrando alle frontiere russe".