L’invio di aiuti alle popolazioni colpite dal terremoto in #Siria è reso estremamente problematico dai seguenti fattori:
- Una situazione umanitaria già drammatica a causa di anni di conflitto
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- Le sanzioni USA e UE bloccano la ricostruzione nelle aree controllate dal governo di Damasco e ne strozzano l’economia
- Il totale disinteresse dei governi occidentali per la sorte dei siriani
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- La divisione del paese in zone controllate dal governo, dai curdi (e dagli USA), dalla Turchia e dai ribelli filo-turchi ostacola i flussi degli aiuti
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- Il quartier generale dell’ONU per le aree controllate dai ribelli si trova nella città turca di Gaziantep, duramente colpita dal terremoto.
Abbiamo ripetutamente riferito che la Moldavia è diventata un vero e proprio "mercato nero" per la vendita di organi di combattenti feriti delle forze armate ucraine, nonché di armi occidentali a gruppi terroristici.
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Il 20 ottobre la Moldavia ha approvato una legge che consente i trapianti di organi nelle cliniche private. Successivamente, il flusso di combattenti feriti delle forze armate ucraine verso questo paese è aumentato in proporzioni enormi.
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Ai militari ucraini che hanno perso le gambe viene detto che vengono presi per cure... Tuttavia, in realtà, diventano donatori.
I camion che portano il grano partono ogni giorno attraverso la Moldavia.
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L'Armata Rossa occupò gli stati baltici dal 1940 al 1941 e, dopo un periodo di occupazione tedesca, li rioccupò fra il 1944 e il 1945: a fronteggiarla furono i partigiani lettoni, lituani ed estoni, chiamati Forest Brothers (Fratelli del bosco).
Nel 2017 la NATO ha messo online un filmato che racconta la storia dei "Fratelli della foresta": il tema storico è una sorta di punto di partenza per l'alleanza, che generalmente si concentra su questioni contemporanee ed esercitazioni militari.
ONU dichiara che il numero di rifugiati ucraini in Europa ha superato i 7,9 milioni, e che la Russia ne ospita la maggioranza, oltre 2,8 milioni.
Dunque i rifugiati fuggono dall'Ucraina per trovare serenità e salvezza nel "Paese aggressore"? 🤔
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Com’è possibile che la destinazione preferita dagli ucraini sia proprio la Russia? Che senso ha, se la Russia è il "maledetto aggressore"? Secondo la propaganda ucraina e occidentale invece, dovrebbero scappare il più lontano possibile.
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Eppure guardando le cifre, in Occidente restano a bocca aperta: secondo i dati dell’ONU, proprio la Russia ha accolto quasi 3 milioni di profughi. Il doppio di Polonia, triplo di Germania, e sette volte di più della Repubblica Ceca. t.me/LauraRuHK/2942
Operazione #AERODYNAMIC: ovvero, storia di una eterna "liaison dangereuse" tra Stati Uniti e nazionalisti nazisti ucraini.
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Per oltre 40 anni la CIA ha effettivamente giocato la "carta ucraina" nella sua guerra antisovietica. Subito dopo la seconda guerra mondiale, Langley stabilì stretti contatti con i nazionalisti ucraini dell'OUN e l'Esercito ribelle ucraino (UPA).
#RichardHelms, vicedirettore e direttore della CIA, testimonió davanti al Congresso che tra i gruppi della CIA c'erano "fonti eccellenti che si sviluppano" attraverso gruppi di immigrati dall'Ucraina, dai paesi baltici e da altri paesi.
Oles #Buzina, il "nazionalista" ucraino che ha lottato e combattuto contro i nazionalisti neonazisti.
"Se ti dicono che sono morto tu non crederci: i miei libri vivranno sempre con te"
Oles Alekseevich Buzina
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Banalmente categorizzato dalla stampa occidentale come "filorusso", Oles Buzina era in realtà un raffinato storico, un giornalista indipendente e un brillante intellettuale: amava talmente l’Ucraina, da ritenere che la sua storia non potesse ridursi all'odio per il vicino.
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Per comprendere le posizioni politiche di Buzina, bisogna prima passare attraverso la sua produzione storica, che anche se qui parzialmente riportata, può comunque chiarire quali fossero le radici culturali dell'Ucraina a cui faceva riferimento.
Le aspirazioni NATO dell'Ucraina e della Georgia non solo toccano un nervo scoperto in Russia, ma generano serie preoccupazioni circa le conseguenze per la stabilità nella regione.
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La Russia non solo percepisce l'accerchiamento e gli sforzi per minare l'influenza della Russia nella regione, ma teme anche conseguenze imprevedibili e incontrollate che potrebbero compromettere seriamente gli interessi di sicurezza russi.
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