1/ La #Russia ha deciso che, a partire da marzo, taglierà del 5% la sua produzione di petrolio. Gli indici #Brent e #WTI sono immediatamente schizzati al rialzo. Una mossa che ha mandato nel panico l'occidente "non propagandistico" 👉 l'occidente che ragiona e che ha capito ⬇️
2/ La #Russia, con questa mossa inaspettata, sta mandando un messaggio: vuole chiudere la partita in #Ucraina (la grande offensiva in preparazione).
l'Occidente atlantista non è preparato a un ulteriore taglio della produzione di petrolio (Opec+ segue la linea russa) ⬇️
3/ Gli U$A, la cui intera economia si basa sul petrolio, hanno le riserve strategiche energetiche ormai intaccate (livelli dei primi anni '80). Non possono giocarsi la carta venezuelana e nemmeno quella iraniana ("ehi, iraniani! Vi togliamo le sanzioni... amici come prima?") ⬇️
4/ Senza contare che la brusca ripartenza post-Covid dell'energivora Cina rastrellerà ulteriori risorse dai mercati.
Tempo fa scrivevo questa riflessione ma non immaginavo un ulteriore taglio del 5% da parte russa.
Aggiungo una postilla: non appena l'utente medio americano (Rep o Dem non fa differenza) noterà una certa differenza di prezzo alla pompa di benzina... al povero Biden converrà scappare.
Oppure la parte "realista" del Pentagono farà in modo che esca di scena.
Eh, eh, eh... le dichiarazioni sclerate non si sono fatte attendere 🤭
Che poi, senti chi parla... hanno usato il petrodollaro come arma per decenni e adesso si lamentano.