Thread by @MenegazziLuigi

@TheAcademy vive davvero nei film.
Rifiuta per la seconda volta di inserire un breve videomessaggio di #Zelensky, presidente di uno stato che sta subendo una guerra reale.
Intanto però premia un eroe immaginario (falso) come #Navalny, solo perché "non è Putin".
Parliamone. 1/25🧵

Perché tutta questa indignazione da parte degli ucraini?
La decisione di rifiutare o accettare il videomessaggio di Zelensky spettava sicuramente a @TheAcademy.
Ognuno ha una sua visione legittima su questo metodo di sensibilizzare il pubblico e avvicinarlo alla causa Ucraina. 2/

Il problema principale sta nell'ipocrisia con cui viene rifiutato a Zelensky di "partecipare" alla cerimonia #Oscars
I motivi sarebbero la carnagione troppo chiara degli ucraini (che non piace al produttore Will Packer) e una falsa apoliticità (come ha ribadito @DmytroKuleba.) 3/

Falsa apoliticità, perché se effettivamente la cerimonia fosse apolitica, non verrebbe mai premiato un documentario riguardante un oppositore politico (#Navalny) e in cui si parla continuamente della politica interna del suo paese (#Russia). 4/

Dall'inizio dell'invasione su vasta scala dell'Ucraina, i media occidentali hanno cercato costantemente "buoni russi", che esistono ma bisognerebbe distinguerli da chi si sta semplicemente salvando da una barca che affonda, per aiutarli a riscattare la loro immagine pubblica. 5/

Premiando il documentario "Navalny", l'Occidente ribadisce di nuovo che per la maggioranza questa guerra sia "di Putin" e il popolo russo sia innocente o perfino vittima del regime.
All' Occidente piace credere che ci sia una facile via d'uscita e Navalny sarebbe la soluzione. 6/

Guardando nella realtà però, Navalny è contrario all'invasione dell' Ucraina solo perché fa' politicamente comodo a lui e aumenta il sostegno da parte dell' Occidente nei suoi confronti.
Aggiungiamoci la convinzione che se Putin venisse rimosso il problema sarebbe risolto. 7/

Una visione a tutti gli effetti semplificata che non riconosce il problema profondamente radicato dell'imperialismo russo e scarica il "peso" della guerra e di milioni di vite su un solo individuo, che per quanto possa essere un pazzo criminale e per quanto possiamo odiarlo, 8/

senza il sostegno (anche silenzioso) della popolazione non avrebbe invaso uno stato sovrano e il suo esercito non avrebbe ucciso o deportato centinaia di migliaia di civili.
Elogiando Navalny fate perdere al popolo ucraino le ultime speranze in una Russia migliore in futuro. 9/

Perché la società russa in questo modo non riconoscerà le proprie colpe e non capirà che l'atteggiamento verso il mondo esterno va cambiato.
Il fatto che Alexei sia il leader di opposizione nella Russia di Putin non fa' di lui un eroe o perfino un paladino della democrazia. 10/

Il suo imprigionamento è un crimine, è illegale ed è ingiusto. Questo penso sia evidente a tutti, ma allo stesso tempo ciò non giustifica assolutamente le sue azioni e dichiarazioni tutt'altro che democratiche (razziste, nazionaliste, imperialiste). 11/

Quando Yulia Navalnaya elogia nel suo discorso Alexei per "aver difeso la democrazia" (forse voleva riferirsi al popolo ucraino), dimenticandosi perfino di menzionare l'invasione russa in Ucraina, al posto di applaudire dovreste ricordargli chi è effettivamente suo marito. 12/

Torniamo quindi al 2008:
Ovviamente il vostro idolo "liberale" o come lo definiscono i georgiani stessi - Putin II, ha supportato l'invasione russa della Georgia nel 2008. chiedendo apertamente di bombardare e di uccidere i "roditori" di Tbilisi. 13/
navalny.livejournal.com/274456.html

RODITORI.
Così Alexei Navalny definì i georgiani in piena invasione russa.
Un'espressione ai livelli del Terzo Reich, che evidenzia il fatto che Navalny difendeva i nazisti russi e partecipava alle "marce russe" non per puro caso, ma perché condivideva quelle ideologie. 14/

"La Russia deve riconoscere immediatamente l'indipendenza dell'Ossezia del sud e dell'Abkhazia." Questo Navalny, da bravo imperialista, diceva l' 8 agosto 2008 delle due regioni in cui erano presenti illegalmente i carri armati russi. 15/
navalny.livejournal.com/277835.html

4 giorni dopo scrisse:
"Questa Georgia non è poi così male. Non è il peggior paese del mondo. Ebbene sì, c'è un disgustoso Saakashvili, ma in generale i georgiani hanno un bell'aspetto sullo sfondo del resto del Caucaso e della Transcaucasia.Sono cristiani."
(Poco razzista) 16/

Dopo il Consiglio di Sicurezza dell'ONU dichiara:
"Qualcuno lo scriva, per non dimenticare: dopo aver bombardato la Georgia, dobbiamo occuparci del Costa Rica. Un nonno in giacca gialla ha tenuto un'intera lezione morale: non osare usare le parole genocidio e pulizia etnica." 17/

Media:
"Dei sconosciuti oggi hanno lanciato pietre contro l'edificio del consolato generale russo a Edimburgo in sostegno alla Georgia..."
Navalny:
"Se esco in strada, trovo un georgiano e gli do un pugno in fronte, sarà considerata un'azione a sostegno della Russia?" 18/

Solo prendendo le sue dichiarazioni sulla guerra in Georgia si potrebbe fare un documentario su chi è effettivamente Alexei Navalny, sicuramente molto meno piacevole da vedere ma forse smettereste finalmente di sognare una Russia democratica e pacifica guidata da lui. 19/

Ora torniamo all'Ucraina.
Nell'Ottobre 2014 rilascia un'intervista alla radio liberale "Эхо Москвы" (Eco di Mosca) dove gli viene chiesto da Alexei Venediktov se, una volta diventato presidente, restituirà la Crimea all'Ucraina.
Da qui la famosa frase: 20/
crimea.suspilne.media/en/news/942

"La Crimea è un panino per restituirla di qua e di là?".
Poi dichiara, da grande leader di opposizione, che sono state violate le norme internazionali, ma ribadisce: "Ora però la Crimea fa parte della Russia".
Consiglia agli ucraini di non illudersi sul futuro della penisola 21/

perché rimarrà un territorio russo e nel prossimo futuro non tornerà mai più a far parte dell'Ucraina.
Dobbiamo considerare il fatto che nel 2014 non aveva ancora visto gli Himars in azione.
Ribadisce anche che secondo lui gl'ucraini e i russi sono "lo stesso popolo" 22/

Dice ripetutamente di voler ripetere il referendum in Crimea. Aggiungendo, con molta convinzione, che il risultato finale è risaputo e non piacerebbe a Kyiv.
Dopo 9 anni dall'annessione, finalmente dichiara che la Crimea è territorio Ucraino e non più un panino.
23/

Navalny usa la narrativa contro la guerra a suo vantaggio in un regime debole e con i giorni contati, per salvare la faccia del suo paese e garantirsi il posto di futuro presidente.
È importante che si inizi a capire che essere un oppositore di Putin non significhi nulla. 24/

Perché ciò che ha sempre desiderato nella sua carriera politica è il potere e non la democrazia.
È giusto condannare il suo imprigionamento illegale, ma è invece sbagliato elogiarlo per ciò che realmente non è mai stato.
"Chiunque al posto di Putin" = "Pace a tutti i costi". 25/