La protesta di #UltimaGenerazione funziona non soltanto perché punta i riflettori contro un problema enorme, ma perché consente immediatamente di distinguere chi si indigna per le cose serie (pianeta a rischio) e chi per manifestazioni dimostrative sostanzialmente innocue.
Non vi è nulla di controproducente in nessuna delle azioni finora portate avanti: c'è chi ne comprende il senso, peraltro sempre ben spiegato nei comunicati, e chi, consapevolmente o meno, riflette l'indignazione qualunquista di chi non ha nessun interesse a cambiare le cose.
Poi vabbè, c'è la compagneria tankie a cui stanno sul cazzo perché non riescono a vedere l'anticapitalismo e la lotta di classe, ma quello è un discorso parallelo che va risolto all'interno di quei movimenti. Anche perché come ben sappiamo l'ambientalismo senza LdC è giardinaggio
PS: A riprova che chi contesta non lo fa affatto per i presunti danni alle opere d'arte ma perché sposa la narrazione secondo cui un ambientalista che rompe i coglioni è più pericoloso di una fabbrica che inquina, leggete i commenti a questa iniziativa:
In questo caso non c'è sugo, vernice o carbone vegetale ma ovviamente non va bene lo stesso, la solita solfa di commenti indignati. Da "perché non ve la prendete con le fabbriche" (come se gli ambientalisti non lo facessero da sempre) a "siate coerenti, buttate il cellulare".
Concludo con il solito grazie ai ragazzi di #UltimaGenerazione per quest'altro weekend di attivismo e per i tanti impazzimenti liberali che ci hanno ancora una volta regalato: tutto questo non ci porterà verso il socialismo, ma è comunque (molto) meglio di niente. Continuate così
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Posso capire (con molta fatica) chi ritiene inutile e controproducente la modalità di protesta dei ragazzi di Ultima Generazione, nonostante i danni da loro compiuti ad oggi siano pari a zero. Ma se vi bevete pure la storia dello spreco dei 5mila litri d'acqua siete proprio tordi
Nello specifico, cadete ancora una volta nel solito vecchio trucco di demonizzare gli scioperi e le manifestazioni facendo il conto dei presunti "danni" causati da queste forme di protesta: la produttività che si perde, l'incertezza dei mercati, la gente che non può lavorare, etc
Questo modo di demonizzare qualsiasi forma di protesta minimamente scomoda bollandola come "controproducente" è da secoli il grimaldello con cui il potere demonizza e delegittima queste iniziative. Non è mai quello il modo "giusto" di protestare, nessun modo di protestare va bene
Minacce analoghe a quelle che riceve Valditara sono all'ordine del giorno sui social, un politico le deve mettere in conto (anche perché spesso si merita tutto il risentimento che riceve). Perché stavolta i liberali sono così risentiti? Perché Valditara contrasta l'antifascismo.
Al liberale/liberista medio il fascismo piace: la proprietà privata non viene messa in discussione, il fantomatico "statalismo" fascista è comunque funzionale all'affermazione di un classismo di fondo, al protezionismo economico, alla difesa del made in italy e poco altro.
Questa consapevolezza di fondo porta il liberale a minimizzare: il fascismo non è mai fascismo, è sempre un'esagerazione di quella sinistra che davvero si teme, di quello statalismo che vorrebbe difendere i deboli e non i forti, gli ultimi e non i primi travestiti da "migliori".
Ho letto il famoso articolo di Rampini dove il nostro rosica perché ChatGPT lo ha preso a calci nel culo. Tralasciando il fatto che sarebbe stata sufficiente una scimmia ammaestrata, senza scomodare una AI complessa, ho trovato questo passaggio particolarmente urticante.
Rampini è preoccupato dal fatto che i giovani possano illudersi del fatto che il progresso porterà loro benessere, rendendo inutile spaccarsi la schiena. E chiarisce subito, nel passaggio successivo, che questo non può avvenire, perché è un attimo e l'utopia diventa distopia.
In una cosa Rampini ha ragione: è molto probabile che le AI non porteranno nessun beneficio al lavoratore medio, che continuerà a dover sgobbare in una società dominata dal privilegio travestito da "merito" senza nessuna speranza di poter contare su un reddito universale.
Dire "l'anonimato sui social non esiste" è un'affermazione superficiale e pericolosa, che può essere strumentalizzata dal Marattin di turno per sostenere argomentazioni dispotiche (e distopiche) del tipo "giusto, quindi tanto vale abolirlo". In realtà esiste eccome, per fortuna.
Lo stesso errore lo fa chi diffonde affermazioni qualunquiste in stile "l'uomo non conta nulla rispetto alla natura", che non a caso sono diventate il cavallo di battaglia del negazionista climatico medio: "figuratevi se l'uomo può influenzare il clima del nostro pianeta"...
Per tornare all'anonimato: la realtà è che, su un social come twitter, attualmente chiunque non commette reati evidenti è abbastanza protetto: chi abusa dell'anonimato per commettere reati può essere identificato? Certo che si, ma questo non significa che l'anonimato non esiste.
Il 7 ottobre 2015, anticipando di quasi un anno la prima stagione di #StrangerThings, usciva #PaperGirls, pregevolissima comic series che (tra le tante altre cose meritevoli) ha reso "omaggio" agli anni '80 molto meglio della fortunata e sopravvalutata serie #Netflix. THREAD 🧵🗨️
A differenza di ST, Paper Girls ambisce a essere più di un omaggio: si tratta di una storia di fantascienza originale e dotata di identità propria, dove gli anni '80 vengono usati (e dosati) come come cifra stilistica e non sfruttati commercialmente come operazione nostalgia.
Le citazioni sono ovviamente presenti, ma il "giochino" non si esaurisce nel collezionare figurine del passato: l'estetica anni '80 viene recuperata per essere messa in discussione, rivoltata, stravolta. La provincia USA rappresentata è molto lontana dalla realtà rassicurante >
Qualche spunto a beneficio di chi, fomentato da un pò di thread che stanno cercando di spostare il focus unicamente sulla sicurezza (tema sacrosanto ma, ahimé, parziale), si è innamorato dell'idea che il PCTO non c'entra nulla, c'è sempre stato, è un falso problema, etc. (THREAD)
1) la legge originaria che prescrive l'alternanza scuola-lavoro (2003/53) nasce come possibilità facoltativa offerta agli studenti, in alternativa a un percorso formativo puramente teorico e in linea con quanto previsto da leggi analoghe in vigore presso gli altri paesi UE. /2
2) la (contro)riforma Renziana (107/2015) ha modificato l'impianto originario, rendendo l'alternanza scuola-lavoro OBBLIGATORIA e addirittura NECESSARIA per poter l'Esame di Stato, fissandone anche la durata minima : 400 ore per gli istituti professionali, 200 ore per i licei. /3