"La spesa militare mondiale ha raggiunto nel 2022 la somma record di 𝟮.𝟮𝟰𝟬 miliardi di dollari complessivi, che corrisponde ad una crescita del 3.7% in termini reali rispetto all’anno precedente. Lo evidenziano le stime diffuse dal SIPRI di Stoccolma.
In cifre si tratta di un aumento di ben 𝟭𝟮𝟳 miliardi in un anno, che supera di gran lunga i 𝟭𝟬𝟬 miliardi annui che sarebbero necessari a mitigare gli effetti negativi del cambiamento climatico ma che gli Stati del mondo non riescono a destinare a tale scopo, per scelte
politiche miopi...
...Secondo le Organizzazioni partecipanti (tra cui Rete Italiana Pace e Disarmo) l’aumento continuo delle spese militari “è incoerente con gli sforzi per raggiungere gli obiettivi essenziali di emissioni e aggraverà, non arginerà, l’emergenza climatica. La
guerra e i conflitti armati non portano solo morte e distruzione, ma anche devastazione dell’ambiente e distruzione del clima”...
...Di conseguenza “i fondi che potrebbero essere utilizzati per mitigare o invertire il dissesto climatico e per promuovere la trasformazione pacifica
dei conflitti, il disarmo e le iniziative di giustizia globale, vengono invece spesi per militarizzare un mondo già troppo
militarizzato” come i dati SIPRI appena diffusi dimostrano..."
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"Durante la prima guerra mondiale molte donne sostituirono gli uomini nei luoghi di lavoro senza però ricavarne il diritto ad essere lavoratrici. Si era trattato di una situazione di necessità ma anche della prima opportunità verso
l’emancipazione: escono dalla casa senza rinunciare al tradizionale lavoro di cura per la famiglia e oltre....
....L’impegno per il suffragio universale e per i diritti delle donne rallenta; inizia una nuova consapevolezza di sé che si scontrerà subito però con il dopoguerra
carico di violenza, che ricaccia le donne nel ruolo tradizionale accentuato dal patriarcato fascista che tuttora pervade, in forme diverse, la cultura italiana...
...L’esempio di Camilla Ravera è molto significativo: una maestra che fondò “L’Ordine Nuovo” insieme a Gramsci
"Metti un pomeriggio a Trastevere, alla Casa delle donne, tutti i leader dell’opposizione a confrontarsi con la Rete dei numeri pari (network di centinaia di associazioni laiche e cattoliche) su una agenda sociale che mette al centro la lotta alle
diseguaglianze. Ci sono Elly Schlein (in videocollegamento), Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni, Luigi De Magistris e Maurizio Acerbo di Rifondazione.
La Rete, per bocca del coordinatore Giuseppe De Marzo e del giurista Gaetano Azzariti chiede un «tavolo permanente» con le forze
politiche, per «elaborare insieme un pensiero critico», che significa costruire un fronte fuori e dentro il Parlamento per fare argine alla destra e rimettere al centro della politica la Costituzione. Che vuol dire, innanzitutto, fare muro contro l’autonomia differenziata «che
"Le forze partigiane di città , inquadrate nei GAP, Gruppi di Azione Patriottica (formazioni legate ai
diversi schieramenti politici), utilizzate prevalentemente per azioni di sabotaggio e delle SAP, Squadre di Azione Patriottica simili alle precedenti ma più ridotte nel numero di aderenti. A questi erano pronte ad unirsi le formazioni di montagna, prevalentemente inquadrate nelle
Brigate Garibaldi.
Il numero complessivo di insorti non superava, al momento i 5000, con armamenti quasi sempre leggeri.
Nonostante la predominanza di uomini e mezzi il comandante della piazza di Genova, il generale Günther Meinhold, si rese conto che la difesa della città non
"Il grande spreco [....]
penso a che grande metafora sia del nostro tempo. Delle nostre vite. Il grande spreco di energie nello sforzo di risultare migliori agli occhi del nostro personale pubblico, dimenticare chi siamo per diventare
chi vorremmo far credere di essere: inutile, c’è sempre un testimone da qualche parte, nelle nostre vite...
...Il grande spreco di tempo nel tentativo di spiegarsi, spiegare. L’umanità si divide in due grandi categorie: quelli che ti vedono, ti capiscono senza bisogno di dire,
quelli che invece no e allora spiegare non serve. Il grande spreco di intenzioni, la distanza fra il dire senza fare e il fare senza dire...
...Lo spreco di prudenza, la paura che mutila gli slanci e i gesti: la vita è breve e sempre grave il ritardo – di quella parola, di quel
I @ProVitaFamiglia vogliono difendere il diritto di non abortire: non ce n'è bisogno perché non c'è nessun obbligo. Mentre in realtà sono loro che vogliono impedire ostacolare e sopraffare chi decide l'IVG.
Che tristi primati abbiamo noi marchigiani!
"Una due giorni, in programma oggi venerdì 21 aprile e sabato 22 aprile, contro la legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza, organizzata all'Università di Macerata, organizzata da Pro Vita & Famiglia, con il patrocinio della Regione Marche, dell'Ordine
dei Medici e di quello degli Infermieri, con relatori che provengono dal mondo ultracattolico, ufficialmente per discutere della salute della donna, con l'evidente scopo di veicolare messaggi propagandistici contro l'aborto...
...È davvero grave che tante autorevoli istituzioni,
".....Mentre milioni di persone sono costrette dalle inondazioni, dalla siccità e dalla fame, a lasciare le loro terre, centinaia di miliardi di euro vengono spesi per aumentare la devastazione dell’ambiente e spargere veleni nell’aria. L’intera Ucraina è rasa
al suolo, un macigno si abbatte sull’Europa politica, aumentando le disuguaglianze, peggiorando le condizioni di vita dei lavoratori, flagellando le famiglie con l’aumento dei beni alimentari, della benzina, dell’energia e delle rate dei mutui.
Putin è il responsabile
dell’invasione ma la Nato, con in testa il Presidente degli Stati Uniti Biden, non sta operando soltanto per aiutare gli aggrediti a difendersi, contribuisce all’escalation e trasforma un conflitto locale in una guerra mondiale strisciante...
...Dalla stragrande maggioranza dei