Spesso si sminuisce l'importanza del contributo militare della #Resistenza (su quello politico e civile spero non ci siano dubbi).
No, il contributo dei #partigiani non fu solo simbolico e sostenerlo significa fare torto a decine di migliaia di caduti. 🧵
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I Partigiani italiani tennero impegnate ingenti forze tedesche che sarebbero state pienamente impiegate sulle linee dei fronti.
La Brigata Rosselli di Nuto Revelli, per esempio, ritardò di una settimana i rinforzi tedeschi diretti dall'Italia alla Francia nell'agosto '44
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Se il contributo della Resistenza non fosse stato concreto non si spiegherebbero i significativi lanci di rifornimenti da parte degli alleati che tennero sempre stretti rapporti con le formazioni partigiane.
Di seguito vi metto 2 brevi citazioni e link
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Vi cito solo le parole iniziali, ma se siete interessati leggetelo:
"The contribution of Italian anti-Fascist partisans to the campaign in Italy in World War II has long been neglected. These patriots kept as many as seven German divisions out of the line."
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Il secondo documento, tradotto, potete trovarlo sul sito dell'Istituto Parri ed è un estratto del Ten. Col. R.T. Hewitt della Special Force inglese che teneva i contatti con i partigiani. reteparri.it/wp-content/upl…
Vi si legge, fra l'altro:
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"Il contributo partigiano alla vittoria alleata in Italia fu assai notevole e sorpassò di gran lunga le più ottimistiche previsioni. Colla forza delle armi essi aiutarono a spezzare la potenza ed il morale di un nemico di gran lunga superiore ad essi per numero
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Senza queste vittorie partigiane non vi sarebbe stata in Italia una vittoria alleata così rapida, così schiacciante o così poco dispendiosa."
Nel documento trovate un'introduzione dell'Istituto Parri e un lungo estratto del cap. IV, con molti dati.
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il #25aprile può essere un'occasione per approfondire questi argomenti e rendere omaggio ai caduti della Resistenza apprezzandoli non solo per il loro esempio morale, politico e simbolico, ma anche per l'efficacia delle loro azioni.
Buona festa della liberazione.
9/9 fine.
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"E ci sentiamo chiamare pragmatisti, e non saremmo ideologhi, quando non accettiamo la definizione di capitalismo o socialismo, di società socialista o liberale o cristiana, così come vengono astrattamente concepiti e delineati, e vogliamo sapere più concretamente quali siano
1/n
i caratteri distintivi di tali società. Le ideologie tradizionali decadono per la genericità e l'astrattezza del loro contenuto, per il carattere puramente fideistico che le caratterizza (in contrasto con le esigenze scientiste moderne),
2/n
per aver fatto la critica delle società esistenti, ma non aver saputo anticipare i caratteri reali delle società da costruire. Nuove concezioni sono nate e devono nascere, non sulla base di schemi ideologici astratti,
3/n
Cari adoratori della dea #natura che vi agitate contro il #cibosintetico, contro gli #OGM e contro tutto ciò che accusate di essere "artificiale", avete mai provato a riflettere sui termini "natura" e "naturale"?
Avete mai letto il saggio sulla natura di John Stuart Mill?
Breve🧵
J.S. Mill scrisse il suo saggio sulla natura a metà dell'800, perché anche allora (come da sempre) c'erano i "naturisti".
Secondo il filosofo la parola natura ha due sensi principali: 1) "Il sistema totale delle cose, con il complesso di tutte le loro proprietà"
oppure
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2) "Le cose come dovrebbero essere, indipendentemente da ogni intervento umano".
Nel primo senso l'idea che bisogna seguire la natura è assurda, perché non possiamo non farlo (tutto segue le leggi naturali, compresa la bomba atomica).
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