Thread by @magicaGrmente22

#Ucraina

"Si sbagliavano": perché la controffensiva ucraina si è scontrata con il muro difensivo russo.

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L'Ucraina è ora tenuta sotto controllo nei suoi tentativi di sfondare le linee russe, ha detto a Sputnik l'ex ufficiale dell'intelligence statunitense Scott Ritter.

"Kiev ha sottovalutato le capacità russe e sopravvalutato il contributo delle attrezzature occidentali "

Un fallimento clamoroso. Nei giorni scorsi l'Ucraina ha lanciato sulle linee russe due delle sue brigate meccanizzate meglio addestrate ed equipaggiate, ma i loro progressi

sono stati nulli. Un fallimento che testimonia la solidità delle difese russe, ma anche le scarse valutazioni da parte ucraina, come ha scritto su Sputnik Scott Ritter, ex ufficiale dell'intelligence del Corpo dei Marines.

"La genesi di questo fallimento sta in due cose.

In primo luogo, la cattiva opinione dell'Ucraina e dei suoi alleati NATO riguardo alle capacità di combattimento dell'esercito russo […] E in secondo luogo, le aspettative irrealistiche riguardo all'addestramento e all'equipaggiamento NATO che era stato fornito "

Le forze ucraine, sostenute dall'intelligence della Nato, avevano così preso di mira un settore di Zaporozhye che ritenevano meno difeso. In particolare, le colonne avanzarono verso il territorio occupato dalla 42a Divisione Fucilieri Motorizzati della Guardia Russa. Unità

russe descritte come "composte da reclute e volontari mobilitati […] con scarso addestramento e disciplina", dall'Institute for the Study of War, un think tank americano vicino alla Nato.

Prendendo di mira questo settore, kyiv ha quindi pensato di premere sulle debolezze russe"

in termini di comando e controllo e di morale" ...
Ma l'assalto non è andato come previsto e le immagini dei carri armati ucraini abbattuti sono diventate virali sui social media.

Kiev e i suoi alleati hanno anche sopravvalutato le loro forze e il loro equipaggiamento, in

particolare la 33a e 47a brigata meccanizzata, armate con carri armati Leopard tedeschi e veicoli da combattimento americani Bradley (BFV).

Ma queste unità non sono riuscite a sfondare, perché la NATO non ha offerto loro un adeguato "supporto di fuoco", lasciando l'artiglieria

e l'aeronautica russa a martellare le colonne corazzate . Un fallimento che dimostra che la Nato non è armata per competere con il sistema difensivo russo, secondo Scott Ritter.

“La NATO non è né addestrata né attrezzata per combattere il tipo di combattimento che chiede

all'Ucraina di combattere contro la Russia […] Non ha la capacità, sia in termini di equipaggiamento che di dottrina, di sconfiggere la Russia in uno scontro forza contro forza , in particolare un confronto in cui Mosca sfrutta la sua forza dottrinale (operazioni difensive)

mentre la NATO cerca di fare qualcosa (un assalto contro difese preparate) di cui non ha alcuna esperienza"

L'assalto ucraino si è scontrato anche con l'abilità del comando russo nel settore. Il comandante militare nella regione di Zaporozhye non è altro che Alexander

Romantchouk, l'uomo responsabile della progettazione della moderna dottrina difensiva russa.

Sul posto, il colonnello generale ha messo in pratica il suo concetto di "forze disperse" per costruire uno schema difensivo che confondesse l'assalto ucraino, spiega Scott Ritter.

"In altre parole, il posto scelto dalla Nato e dai servizi segreti ucraini come + punto debole + nello schema difensivo russo è stato disegnato dal più grande specialista russo nel combattimento difensivo e posto sotto il suo diretto comando"

Nato e Ucraina scommettono quindi

che la Russia non avesse la capacità militare per attuare la propria dottrina. Ritenevano che il personale russo non disponesse delle comunicazioni necessarie per coordinare le operazioni e che le forze russe, in particolare quelle mobilitate di recente, mancassero sia di

addestramento che di morale. "Si sbagliavano", conclude concisamente Scott Ritter.