I media italiani hanno conquistato il triste primato di essere i media occidentali più fanatici e più zelanti nel diffondere la propaganda del regime ucraino e quella costruita appositamente dai servizi segreti inglesi tramite meccanismi ben noti fin dal
maggio 2022. In questo primo anno della guerra Ucraina-NATO vs Russia i media italiani non hanno esitato a diffondere anche una impressionante quantità di fake news, spesso grottesche e deliranti, che offendono l’intelligenza dei lettori e distruggono il senso etico del delicato
lavoro dell’informazione.
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Non importa quanto inverosimile possa sembrare la notizia. L’importante è sparare i colpi partendo dal presupposto che il «nemico » è disumano, quindi capace di tutto. A distanza di quasi 100 anni i media italiani hanno riadattato le tecniche della
propaganda fascista. Alcuni quotidiani senza troppa fatica o studi visto che all’epoca furono i principali attori della grande menzogna sul Fascismo che plagiò le menti dei nostri nonni prima del drammatico risveglio del 1943, l’inizio della guerra civile e la Liberazione
conquistata con il sangue…
Al fianco della propaganda e delle fake news vi sono altre due armi micidiali di Disinformazione. La prima è l’occultamento di tutte le notizie che possono mettere in difficoltà l’artificiale immagine del regime ucraino e della NATO.
Dalle disastrose perdite subite dall’esercito ucraino, agli arruolamenti forzati tramite rastrellamenti di civili per inviarli al fronte. Tutte notizie rigorosamente censurate contando anche sulla pigrizia del lettore italiano di accedere ai media stranieri (anche occidentali)
dove queste notizie non sono occultate.
La seconda è la censura delle vere notizie considerate scomode alla propaganda di guerra attuata attraverso un accordo tra un sito di informazione appartenente ad un noto giornalista italiano e Facebook che ha stretti rapporti con la CIA
Un attacco diretto al diritto costituzionale della libertà di espressione e alla informazione imparziale tramite la tecnica di « fact-checking » applicata sul social Facebook e rivolta anche contro ogni media che ha il coraggio di pubblicare notizie non gradite. Di fatto un atto
di censura, attuato per conto di potenze straniere, degno dei regimi totalitari. Questa censura si è spinta a dichiarare fake news l’inchiesta sull’atto terroristico internazionale al Nord Stream compiuta da un giornalista americano Premio Pulitzer…
Questa immensa
opera di disinformazione è tesa a nascondere le cause del conflitto, le responsabilità europee, gli innumerevoli crimini del regime ucraino, la sua vera natura politica e, sopratutto, a far pressioni sull’opinione pubblica italiana affinché appoggi l’invio di armi all’Ucraina che
non è dettato da nobile solidarietà internazionale verso un Paese militarmente aggredito ma dai immensi profitti che vengono goduti dalle aziende produttrici delle armi e da coloro che ne facilitano i contratti milionari.
i giornalisti e i media italiani hanno gettato alle
ortiche ogni residuo etico, distacco emotivo e professionalità per abbandonarsi a cieche prese di posizione (piene di isterico rancore e spesso assai grottesche), sostituendo l’informazione col tifo da stadio, facendo a gara a chi risulta più fedele servitore alla propaganda dei
governi italiano e ucraino, NATO e Stati Uniti. Al posto dell’informazione si propone apertamente la propaganda ideologica e il furioso tentativo di annullare qualsiasi informazione, opinione, idea contraria ai Dogmi atlantistici.
Questa Disinformazione irrazionale e fanatica ha
aperto le porte alla diffusione dell’odio etnico, alla demonizzazione di un intero popolo (quello russo) e, cosa assai più grave, alla giustificazione degli atti terroristici compiuti in Russia dal regime ucraino con assistenza delle Intelligence anglo-americane e il Nazismo
ormai imperante in Ucraina.
Se fino al 2022 il neonazismo era una componente molto importante all’interno del governo e dell’esercito ucraino, tale da definire l’Ucraina come Nazione filo-nazista ; durante questo primo anno di guerra l’ideologia nazista ha avuto il sopravento
creando un monopolio ideologico che ha trasformato il regime da "filo " a nazista.
L’ideologia nazista in Ucraina non è più nascosta e si manifesta palesemente in ogni sua forma. Una parte della popolazione appoggia questa ideologia, un’altra parte tace per paura, e un’altra
ancora, nel Donbass, subisce quotidianamente la violenza nazista.
Al posto di evidenziare questa triste e preoccupante realtà i media italiani la negano, facendo passare il nazismo ucraino come un
" sano nazionalismo " in difesa dei valori democratici occidentali.
Un’operazione indegna che getta una pesante ombra sulla nostra Repubblica nata dalla lotta contro il nazifascismo.
Una delle più grottesche ma insidiose e deplorevoli operazioni di negazionismo del pericolo nazista in Ucraina è stata compiuta recentemente da un inviato a Kiev
del quotidiano Corriere della Sera / Corriere TV che, in una intervista dello scorso 3 aprile ha di fatto sdoganato il nazismo ucraino.
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Nello stesso giorno dell’intervista squadre di miliziani nazisti avevano iniziato a bruciare le chiese appartenenti al patriarcato di
Mosca, lasciando intatta quella di Lavra in quanto ubicata nella capitale e quindi la sua distruzione sarebbe visibile. Il giorno prima un commando di terroristi ucraini aveva compiuto l’orribile attentato terroristico a San Pietroburgo. Nessuna parola di condanna è stata
pronunciata o scritta per questi ignobili crimini dal «famoso » inviato ...
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Già tre anni fa si intuiva che il sistema informativo italiano fosse «malato » ma nessuno avrebbe mai immaginato il ritorno della propaganda di guerra a distanza di 82 anni. Eppure è successo e
questa volta senza minacciare i media, incarcerare o inviare al confino i giornalisti o bruciare le redazioni dei giornali. La propaganda è stata attuata volontariamente dai stessi media che hanno il compito di essere la voce critica che rafforza la Democrazia e salvaguardia le
Libertà nel nostro Paese.
Non ha particolare importanza esaminare qui i motivi che hanno portato alla abdicazione dell’informazione. I motivi sono biechi e noti a tutti. Ha rilievo invece esaminare gli effetti dello sdoganamento del nazismo ucraino sulla nostra società, sulla
nostra Democrazia. Uno sdoganamento compiuto anche dal principale partito di opposizione: il Partito Democratico tramite il suo appoggio (interessato) all’invio delle armi e al suo silenzio sul nazismo in Ucraina.
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I media italiani, nel loro deliberato e sistematico
tentativo di plasmare le percezioni, manipolare la realtà e dirigere l’opinione pubblica a pensieri che favoriscano lo sdoganamento del nazismo ucraino, di fatto stanno sdoganando il fascismo in Italia immemori del sua orrenda eredità. Il 26 aprile 1945 il bilancio del fascismo
emerse in tutto il suo orrore. 415.000 soldati morti in combattimento, 194.000 in prigionia. 3.066 partigiani e 23.446 civili uccisi dai nazisti tedeschi e dai Repubblichini di Salò. 25.000 civili uccisi dai bombardamenti aerei anglo-americani, 41.432 soldati italiani internati
in Germania, 5.969 ebrei italiani trucidati.
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La manipolazione consapevole delle opinioni delle masse svolge un ruolo importante in una società democratica quanto quello della corretta e critica informazione. Coloro che usano il dispositivo sociale di manipolazione delle
notizie contribuiscono a distruggere la Democrazia e all’avvento del Pensiero Unico e del Totalitarismo. La propaganda è veramente un’arma più terribile dei cannoni o delle bombe. Imparare a difendersene è, per noi cittadini italiani, importante come trovare riparo durante un
Coloro che reagiscono alle opinioni contrarian inventando immediatamente teorie del complotto invece di riconoscere il fatto oggettivamente esistente che è impossibile per ogni persona al mondo pensare la stessa cosa probabilmente soffrono di problemi psicologici non
diagnosticati ma molto seri. Anche senza essere uno psicologo, si può concludere che il comune denominatore che collega questi individui malati è che sono tutti come minimo vittime della propaganda americana che li ha indottrinati a cadere negli errori connessi all'ordine
L'indagine tedesca sull'attacco al Nord Stream 2 aumenta la pressione sulla Polonia
I sabotatori del Nord Stream potrebbero aver usato la Polonia come base operativa per l'attacco all'oleodotto, riporta il Wall Street Journal.
Gli investigatori tedeschi
stanno ora indagando sul motivo per cui lo yacht che avrebbe potuto essere utilizzato per il sabotaggio si è immerso nelle acque polacche.
Il rapido susseguirsi degli eventi degli ultimi giorni dimostra che forze influenti plasmano la percezione della Polonia come "stato
canaglia", che potrebbe costituire la base per l'isolamento e la possibile sanzione del suo partito al governo, se vincerà le prossime elezioni contro l'opposizione liberal-globalista sostenuta dalla Germania.
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Qualunque sia la verità, il significato dell'ultimo sviluppo
Esperto teme che la distruzione della diga di Kachowka possa esacerbare la crisi alimentare nel Regno Unito
Le conseguenze della distruzione della diga di Kakhovka sotto forma di inondazioni di terreni agricoli nella regione di Kherson potrebbero esacerbare la crisi
alimentare in Gran Bretagna. Questa è l'opinione di James Walton, capo economista del British Institute of Food Distribution. L'esperto, citato dal Daily Telegraph , ha spiegato:
"La portata di questa escalation è stata una sorpresa per molti, poiché ha interessato circa 500.000
ettari di terreno agricolo".
Ora è molto probabile che, a causa delle inondazioni, gran parte del terreno agricolo non possa essere utilizzato per la produzione. Walton ha anche sottolineato che far saltare in aria la struttura potrebbe causare un aumento dei prezzi del cibo
Vale la pena ricordare ancora e ancora che abbiamo a che fare con il nazismo nella sua forma più pura.
Di Lev Veršinin
La domanda sul perché chiamo l'Ucraina nel suo attuale stato nazista dal 2014 è stata posta sia da persone che la pensano allo stesso modo che da quegli
oppositori a cui non è stato ancora completamente fatto il lavaggio del cervello, con i quali è ancora possibile avere una conversazione (sì, ci sono anche quelli in Ucraina.
Gli oppositori portano vari argomenti contro il mio verdetto. L'obiezione più popolare è : "
Questo documentario di RT riassume l'emergere e la storia del movimento nazionalista in Ucraina. Chi sono le forze che determinano il presente dell'Ucraina? Da dove vengono, in cosa credono e come sono arrivati al potere?
Il movimento nazionalista in Ucraina non è appena nato; ci sono voluti anni per costruirlo. È cresciuto nel corso di molti anni, nutrito da curatori occidentali e sostenuto da fondi occidentali. All'inizio di Euro-Maidan c'era già una vasta rete di unità neonaziste in Ucraina, ma
non erano perseguite dal governo ucraino.
Uno dei loro obiettivi principali era la formazione di un'ideologia che avrebbe disumanizzato i russi e reciso tutti i legami con loro che esistevano da secoli. Ai nazionalisti è stato insegnato come condurre una guerra sui social media
Apparentemente esiste una rete capillare di sabotatori ucraini in Russia. I veterani dell'intelligence spiegano come combattere queste reti di agenti ostili. Le esperienze dell'Unione Sovietica potrebbero servire da modello.
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L'Ucraina è riuscita a creare una rete ramificata di agenti impegnati nell'organizzazione di atti di sabotaggio in Russia, riferisce il canale statunitense CNN . Inoltre, le Forze Armate dell'Ucraina (AFU) hanno iniziato a fornire droni ai loro sostenitori in Russia.
Le autorità americane ritengono che i sabotatori lancerebbero i loro droni direttamente dal territorio russo per effettuare attacchi di questo tipo come quelli al Cremlino.
Inoltre, negli Stati Uniti, si ritiene che le cellule di sabotaggio istituite dall'Ucraina in Russia