(1/n) Che cosa ha detto Putin sui negoziati? Testo completo preso qui:


"Non abbiamo mai rifiutato i negoziati. Cercherò di spiegarmi. Ne ho già parlato molte volte, quando stavamo negoziando in Turchia, a Istanbul, ma se devo ripeterlo, lo farò (segue)ria.ru/20240313/putin… (2/n) Con i negoziatori della loro parte è venuto fuori un grosso tomo, un documento, nei fatti un accordo, la bozza di un accordo. Esiste un estratto siglato dal capo dei negoziatori ucraini, Arakhamia. Lo ha fatto, c'è la sua firma. E' conservato nei nostri uffici (segue)

1/n Che cosa succede tra Zelensky e il capo dell'esercito, il generale Zaluzhny? In settimana Zaluzhny ha detto in una intervista a Economist che la guerra ha raggiunto lo stallo, e che serve una svolta prima che l'Ucraina si ritrovi a corto di uomini

economist.com/europe/2023/11… 2/n Zelensky ieri durante l'incontro con Von der Leyen ha smentito pubblicamente Zaluzhny: "Non c'è alcuna situazione di stallo", ha detto, "dobbiamo lavorare di più con i nostri partner per migliorare le difese aeree e liberare i cieli dell'Ucraina". Non solo.

1/n Presto avremo bisogno di aprire un'ambasciata a Bishkek, in Kyrgyzstan, perché il nostro export in questo piccolo paese dell'Asia centrale sta letteralmente esplodendo: +178% nel 2022, +409% su base annua nei primi tre mesi del 2023. Fonte: (Segue) https://t.co/4buScuMDLuinfomercatiesteri.it/scambi_commerc…
2/n Il Kyrgyzstan è uno dei paesi, secondo le autorità americane, che la Russia usa come sponda per evitare le sanzioni economiche. Tanto che il mese scorso diverse società con sede nel paese sono finite sulle back list del dipartimento di Stato (segue)
themoscowtimes.com/2023/07/20/us-…

THREAD Questa fotografia gira da un paio di giorni sui canali della destra europea. L’hanno scattata a Bakhmut, in Ucraina. Secondo alcuni mostra combattenti italiani. Io credo che quelli siano tutti ucraini. Ecco perché (1/13) 2/13 Primo punto. Dubito che un gruppo di italiani arrivi a Bakhmut, si faccia fotografare con la bandiera della Repubblica sociale al contrario e trasmetta, poi, la foto sui social network. Se così fosse, sarebbe davvero singolare. Naturalmente c’è dell’altro (SEGUE)

Sabato ho pubblicato una foto del battaglione ucraino Revansh che ha urtato la sensibilità di alcuni. Mi è stato chiesto di rimuoverla perché sarebbe un fake. Invece aprirò una delle cartelle in cui raccolgo materiale sui rapporti del Revansh in Italia. Partiamo da qui (1/n) (2/n) In foto, nel tweet precedente, c’è il padre di CasaPound, Gianluca Iannone. Regge la bandiera del Battaglione Revansh. La foto è stata scattata a Roma ad agosto. Ora penserete: come facciamo a sapere che quella è davvero la bandiera del Revansh? Fate voi. (Segue)

1/n Non ho ancora trovato informazioni complete sugli obiettivi colpiti oggi dai russi, ma mi sembra che si dividano in due categorie: da una parte quelli psicologici (missili su Kiev); dall'altra quelli strategici (rete trasporti/comunicazioni). 2/n Da quel che leggo, una parte consistente dell'Ucraina sarebbe ora a corto di elettricità/acqua corrente. Questa catastrofe, se confermata, i russi l'avrebbero prodotta in un singolo giorno di guerra. Che, con ogni probabilità, non sarà l'ultimo.

Unità etniche nella guerra in Ucraina. Breve thread. Diversi elementi spingono a pensare che i russi non si limitino più ad arruolare gli immigrati, ma cerchino manodopera direttamente in Asia centrale 1/n ilmanifesto.it/mercenari-cerc… In Kyrgyzstan il portale di inchiesta MediaHub ha indagato sulle offerte di lavoro di una società privata del settore sicurezza. Le offerte riguardano "compiti speciali" da svolgere in Ucraina per 4.300 euro al mese. Il sospetto di MediaHub è che si tratti del Gruppo Wagner 2/n

Quelli nella foto dovrebbero essere gli autori della strage di Bucha. La foto l'hanno pubblicata molti quotidiani martedì. Sono riuscito a parlare con due di loro. Vivono in Yakutia. Hanno lasciato l'esercito da mesi. Non hanno mai messo piede in Ucraina. Neanche da civili (1/n) Questo naturalmente non riduce le responsabilità russe. Anzi. Le testimonianze raccolte a Bucha e le intercettazioni dell'intelligence tedesca confermano il metodo e portano nel quadro il Gruppo Wagner. Ma è chiaro a tutti che per ricostruire i fatti servono elementi certi (2/n)

Seguo ormai da qualche anno le vicende interne di Russia e Ucraina e sono sempre più convinto che questa guerra si doveva evitare anche a costo di un patto faustiano, e che vada fermata ora con un accordo il prima possibile (1/n) Quale sarebbe stato quaranta giorni fa il prezzo di un accordo con la Russia? Alto, ma sicuramente poca cosa rispetto al prezzo odierno. Più il tempo passa, più il prezzo cresce. E sfortunatamente non esiste altro sistema di un accordo per terminare una guerra (2/n)

Ieri il quotidiano russo Kommersant ha pubblicato una notizia che le autorità a Mosca avevano sinora negato in ogni modo e in ogni circostanza: Gazprom studia un piano per interrompere le forniture di gas ai "paesi ostili" dell'Unione europea (THREAD)
ilmanifesto.it/putin-gela-dra… La scelta di rendere pubblico il piano è il secondo segnale che la Russia ha lanciato ieri all'Europa. Il primo naturalmente è il decreto con cui Putin ha fissato il meccanismo per lo scambio gas contro rubli, un meccanismo al quale Italia, Francia e Germania si oppongono (2/n)

E' vero, i russi hanno rimandato il passaggio al rublo per i pagamenti del gas che avevano fissato a quest'oggi. Ma le loro intenzioni sono serie. Tant'è che Putin in persona ne ha discusso ieri prima con Draghi e poi con Scholz (1/n) ilmanifesto.it/pagamenti-in-r… Il punto non è il gas. Il punto è la valuta. Ieri l’Unione dei produttori agricoli ha chiesto alla Banca centrale di garantire a partner come Egitto, Iran, Turchia e Arabia Saudita la possibilità di pagare in rubli. Questo per evitare che le sanzioni blocchino l'export (2/n)

THREAD Ai negoziati in corso con i russi, gli ucraini avrebbero proposto di sostituire l'ingresso nella Nato con garanzie alternative sul piano della sicurezza. Queste garanzie, per quanto ne sappiamo adesso, potrebbero passare per un accordo militare con un "gruppo di paesi" 1/n Di questo "gruppo" dovrebbero far parte, sempre secondo gli ucraini, alcuni governi che siedono al Consiglio di Sicurezza dell'Onu (Stati Uniti, Russia, Francia, Gran Bretagna e Cina), e altri con cui Zelensky ha discusso in questi giorni 2/n

Twitter non mi fa allegare fotografie. È un peccato perché sono in treno verso Rostov e la situazione è surreale. Nel mio vagone (sessanta posti letto) non è ancora salita una sola persona da quando sono partito, da Mosca, quindici ore fa. Mi sarebbe piaciuto in particolare mostrarvi la porzione di polpette e patate che ho comprato poco fa per duecento rubli sui binari della stazione di Rossosh. Rossosh è a venti minuti di auto dal confine ucraino. Insomma dall'altra parte c'è il fronte di guerra con Lugansk.

I casi sono due. Siamo davvero davanti a una imminente invasione russa (i); oppure a un enorme fallimento dell'intelligence americana (ii). Sia come sia, per quale motivo oggi il Cremlino potrebbe decidere di muovere l'esercito dentro l'#Ucraina? Brevissimo thread 1/n Ieri a Berlino sono falliti i colloqui del formato di Normadia, che comprende Francia, Germania, Russia e Ucraina. Il gruppo doveva discutere gli accordi di Minsk, che prevedono uno status speciale per le province ribelli del Donbass. Il confronto è durato nove ore (2/n)

La società russa Delimobil ha presentato i documenti per essere quotata a Wall Street. Così facendo ha reso pubblica la composizione del Cda, ed è venuto fuori, scrive oggi Kommersant, che ne Cda siede un ex premier italiano: Matteo Renzi kommersant.ru/doc/5027757?tg Delimobil è stata la prima società di carsharing in Russia. Oggi controlla circa il 30 per cento del mercato. Il fondatore e azionista di riferimento è Vicenzo Trani, che fra le altre cose è anche presidente della Camera di commercio italo-russa a Mosca.

(Thread) C'è una canzone che si sente da giorni a tutto volume nelle strade di #Minsk. Si intitola Peremen (Перемен). L'autore, Viktor Tsoy, è morto esattamente trent'anni fa, il 15 agosto 1990. Anche se, come dicono i suoi fan, "Tsoy zhiv", Tsoy vive 1/n 2/n "Peremen" significa più o meno "cambiamento": non è un caso che questa canzone sia diventata l'inno delle proteste in #Bielorussia e di decine di altri movimenti di qualsiasi colore politico che hanno attraversato negli anni il mondo post sovietico

A #Minsk stanno passando rapidamente alle barricate in strada senza aspettare un confronto sul riconteggio dei voti, confronto sul quale evidentemente nessuno nell'opposizione ripone particolari speranze 1/n #Bielorussia Gli apparati di sicurezza stanno ammassando mezzi attorno e dentro Minsk. È una corsa contro il tempo: devono impedire che la protesta in strada si strutturi, che l'opposizione prenda il controllo della capitale. Useranno più forza del necessario. Sono le ore più importanti 2/n

Molti l'avranno vista almeno una volta, ma credo che non tutti conoscano la storia di questa immagine, che il fotoreporter Evgenij Kaldei scattò a Berlino, in cima al Reichstag, esattamente 75 anni fa, il 2 maggio del '45. A me l'hanno raccontata al Museo ebraico di Mosca (1/n) che non è esattamente il luogo in cui mi sarei aspettato di trovarla esposta. Ma certe esistenze, è cosa nota, raccontano epoche intere. Kaldei era un ebreo di Donetsk nato nel fatale '17. La madre la perse in un pogrom assieme al nonno quando aveva appena un anno; il padre (2/n)

Most of the time I refrain from nonsense such as decoding newspapers. It's a waste of time and it usually sounds a bit silly. Anyways, a piece on the @nytimes caught my attention, thus I decided to delve a bit into it. Here's the article I talk about nytimes.com/2019/12/17/wor… 1/n @nytimes It's the story of Andrea Rocchelli, a photoreporter who was killed in Eastern Ukraine back in 2014, and the trial that led to the conviction of Vitali Markiv, an Italian-Ukrainian guardsman arrested three years later in Bologna. As far as I know, it is the first time 2/n

Questo pomeriggio nei dintorni di Kiev i servizi segreti ucraini hanno catturato al Bara Shishani, conosciuto anche come al Bara Pankisi, già leader in Siria di Jamaat Ahadun Ahad e ritenuto dal Pentagno il ministro della guerra dello stato islamico (1/n) Al Bara Shishani è una figura di primo piano del terrorismo islamico internazionale. Originario di Pankisi, l'enclave di etnia kist dentro i confini della Georgia, era legato a un altro gerogiano dell'Isis, Abu Omar al Shishani, carismatico comandante ucciso nel 2016, (2/n)

Il signore qui sotto si chiama Oleg Sokolov ed è al centro di una delle vicende più folli e drammatiche che abbia sentito circolare di recente in Russia. Sokolov ha 63 anni, insegna all'università a San Pietroburgo, è probabilmente il massimo esperto di storia napoleonica (1/n) del paese, ed è fra i fondatori della ricostruzione storico-militare in Russia. Tutte queste cosette gli hanno permesso di conquistare negli ultimi anni un certo numero riconoscimenti, compresa la Legione d'Onore, e popolarità anche al di fuori dei circoli accademici (2/n)