#UnaCanzoneAlGiorno
#2giugno
Se una canzone è destinata al successo, lo raggiungerà. Magari farà un giro larghissimo, passerà di mano in mano, o di ugola in ugola, per qualche tempo, ma alla fine troverà le tonsille giuste.
1/7⬇️
2/7↕️
Quella di cui parliamo oggi ha una storia che, a raccontarla ora che è un grande classico della canzone italiana, non ci credereste.
La sua vita comincia quando Carlo Alberto Rossi e Giorgio Calabrese mettono insieme musica e testo e cercano un interprete.
3/7↕️
Certo, il brano non ha un testo facilissimo, ha un eloquio raffinato come la sua musica, ma si può provare con il Festival di Sanremo.
E’ l’edizione del 1964, ce la portano Fausto Cigliano e Gene Pitney. Un disastro: penultima ed esclusa dalla serata finale.
4/7↕️
Ma quella canzone ha qualcosa di speciale. Gli autori pensano ad una interprete femminile, la stessa per la quale avevano scritto una canzone per il Sanremo precedente. Neanche quella volta era andata benissimo, ma lei sta per concludere un album e le manca un solo pezzo.
5/7↕️
Mina non è molto convinta, ma pur di chiudere quel disco la incide. Quando esce il primo singolo dall’album, Un anno d’amore, sceglie proprio questo pezzo come lato B. Stessa cosa l’anno dopo, 1965, quando c’è bisogno di un lato B per Brava.
6/7↕️
Ma lentamente la canzone in questione è diventa la preferita dell’album. Mina la canta in tv, prima a Studio Uno, e poi in una puntata de La prova del nove, varietà di Corrado e Walter Chiari. Da quel momento il diamante non smetterà più di brillare.
7/7⬆️
Quando l’idea è giusta, c’è sempre un domani per farla vivere ancora.
Se, e sottolineo se, successo deve essere, successo sarà.
#UnaCanzoneAlGiorno
#Suoninelletere
#musica
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