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Dec 2, 2022, 11 tweets

🚨🇷🇸🇽🇰 NUOVE TENSIONI NEI #BALCANI
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Il presidente della #Serbia, Aleksandar #Vucic, è furioso nei confronti del #Kosovo (e non solo).
In forte discussione la presenza di Belgrado al vertice Ue-Balcani occidentali in programma il prossimo 6 dicembre a #Tirana.

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Sotto accusa la decisione del premier kosovaro #Kurti di nominare ministro Nenad Rasic:
"Vergognoso è la parola più mite che si possa usare", ha detto Vucic. "Quell'uomo" - ha proseguito - "ha preso meno dell'1/% alle elezioni".
La posizione di Belgrado è quella espressa

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più chiaramente da Lista Serba, il maggior partito della comunità serba in Kosovo, aggiudicatasi nelle ultime elezioni tutti e 10 i seggi riservati alla minoranza serba nel parlamento di Pristina.
L'accusa rivolta a Kurti è di aver "violato l'art. 96 della Costituzione,

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il quale prevede che per la nomina di un ministro tra il popolo serbo, che non sia un deputato, deve essere richiesto il consenso della maggioranza dei parlamentari serbi, cosa che Kurti non ha fatto, né Rasic ha il sostegno dei nostri parlamentari".
Come sempre quando si

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tratta di #Balcani la situazione è più complessa di quel che appare.
Vucic ha lamentato la mancata condanna della mossa di Kurti da parte di Bruxelles, limitatasi nelle scorse ore ad un (troppo) diplomatico richiamo alla responsabilità di "entrambe le parti". La Serbia ha

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protestato per bocca del presidente: "Basta con questi continui appelli alle due parti. Tutti ormai hanno capito che a violare gli accordi e a creare destabilizzazione è la dirigenza di Pristina. Io mi domando cosa verrà dopo. Quale sarà la prossima misura ostile ai serbi".

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La realtà è che i due Paesi non riescono a trovare un accordo complessivo: dall'annosa questione targhe (al momento è stata messa una pezza non definitiva) fino alla creazione di una Comunità delle municipalità serbe in Kosovo cui Pristina si oppone. Il premier #Kurti in

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questo senso è stato chiaro: "A Belgrado vorrebbero che il Kosovo non sia uno stato, e che la Comunità delle municipalità serbe sia uno stato della Serbia all'interno del Kosovo. (...) Loro non vogliono nulla per i serbi del Kosovo ma vogliono qualcosa contro di noi".

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Su questo punto Pristina deve scontare l'opposizione degli USA. Ancora ieri l'inviato speciale Usa per i Balcani occidentali, Gabriel Escobar, ha ribadito che la Comunità delle municipalità serbe in Kosovo, prevista dall'accordo di Bruxelles del 2013 nell'ambito del dialogo

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fra Belgrado e Pristina, sarà creata poiché si tratta di una disposizione legalmente vincolante "per la Serbia, per il Kosovo, per l'UE", ed è un obbligo anche per gli Stati Uniti, che appoggiano il dialogo. A suo avviso, se non si risolverà la questione della Comunità dei

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serbi le crisi si ripeteranno. La presenza della Serbia al prossimo vertice è cruciale. E la situazione (come sempre nei #Balcani) tesa e ingarbugliata.
steadyhq.com/it/dangelodario
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