Thread by @acropolita

La grande aula del concilio traboccava di cittadini e membri del clero. Gregorio, vescovo di Neocesarea, chiamato a presiedere l’elezione del nuovo vescovo di Comana, scrutò uno per uno i candidati e i presenti.

Poi, con fare solenne, diede il via alle votazioni.

[I/X]

“Il suo aspetto non si addice ad un vescovo”, urlarono dall’assemblea quando si presentò il primo candidato. “Le sue vesti non sono affatto adeguate al ruolo a cui aspira”, dissero del secondo.

E così di seguito, tanto che fu impossibile accordarsi su di un nome.

[II/X]

“Non guardate, vi prego, al loro aspetto esteriore”, disse allora il vescovo Gregorio. “Un buon vescovo deve possedere integrità d’animo e ricchezze spirituali, non beni materiali o vesti raffinate”.

[III/X]

Udito questo, alcuni gridarono: “Allora dovremmo eleggere Alessandro il cabonaio come nostro vescovo!”. La grande aula esplose di fragorose risate.

Ma Gregorio chiese: “Chi è questo Alessandro?”.

[IV/X]

E credendo fermamente che nessun nome possa esser pronunciato in un concilio se non per provvidenza divina, chiese che Alessandro fosse condotto di fronte all’assemblea.

[V/X]

Alessandro era un umile carbonaio, sporco e coperto di stracci. Il suo ingresso nella grande aula scatenò nuove risate.

Ma Gregorio lo prese da parte e lo fece solennemente giurare di dire la verità riguardo a se stesso. Poi gli chiese di raccontare la sua vita.

[VI/X]

Alessandro tacque e lo guardò dritto negli occhi.

Poi, lentamente, iniziò a parlare.

Disse di essere un filosofo greco, un tempo stimato e onorato. Narrò di aver rinnegato la sua vita dopo aver letto le Sacre Scritture, scegliendo l'umile esistenza del carbonaio.

[VII/X]

Gregorio rimase colpito da quelle parole. Dopo aver ordinato di lavarlo e vestirlo con abiti puliti, lo condusse nuovamente nel concilio.

Adesso nessuno rideva più.

[VIII/X]

Anzi, tutti si fecero seri quando cominciarono a interrogarlo sulle Sacre Scritture e scoprirono che Alessandro sembrava conoscerle a menadito.

Tutti furono commossi e ammirati per la sua sapienza e per la profondità delle sue parole.

[IX]

Tutti ora stentavano a credere che quello fosse l’umile carbonaio di prima.

Alessandro fu eletto vescovo di Comana all’unanimità. Morì martire sotto Diocleziano.

Così “chi si innalzerà sarà umiliato e chi si umilierà sarà innalzato”, come è scritto nel Vangelo di Matteo

[X/X]

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