Thread by @matguidi

Visto che secondo Salvini e Meloni l'attuale governo mette in atto un "tradimento" degli interessi nazionali solo perché dà il suo consenso a una linea di credito senza condizioni all'interno di un organo (il #MES) che esiste già da 8 anni, è il caso di fare un piccolo riassunto.

Un piccolo riassunto di come è avvenuta, nel corso degli anni, l'adesione dell'Italia ai vari fondi europei di stabilizzazione finanziaria, di cui il #MES non è altro che la versione consolidata e definitiva.

Il primo fondo di questo tipo viene istituito nel maggio 2010, con una decisione del Consiglio Europeo Affari Economici (consilium.europa.eu/uedocs/cms_dat…). Per l'Italia partecipa (e vota a favore) il ministro @Giulio_Tremonti.

Vengono creati un European Financial Stabilisation Mechanism e un European Financial Stability Facility, operativi dal 1° luglio 2010: esm.europa.eu/press-releases….

Il 4 agosto 2010, l'Italia comunica ufficialmente all'EFSF che provvederà a trasferire al fondo le garanzie necessarie, secondo le quote a essa spettanti: esm.europa.eu/press-releases…. L'Italia accetta di contribuire al capitale con il 17,91%.

Nel Consiglio Europeo del 16-17 dicembre 2010, i capi di stato e di governo (incluso quello italiano, guidato da Berlusconi e sostenuto dalla Lega Nord), decidono all'unanimità di creare un Meccanismo Europeo di Stabilità (#MES): consilium.europa.eu/uedocs/cms_dat….

Concordano sul fatto che per la creazione di tale meccanismo sia necessaria un modifica del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea.

Questa decisione viene adottata nel Conisiglio Europeo del 24-25 marzo 2011: consilium.europa.eu/uedocs/cms_dat…. Il governo che vota a favore è sempre quello di Berlusconi, sostenuto dalla Lega Nord.

La firma del Trattato che istituisce il #MES avverrà l'11 luglio 2011: ec.europa.eu/economy_financ…. Il governo che firma è sempre quello di Berlusconi, sostenuto dalla Lega Nord.

Il Consiglio dei Ministri del 3 agosto 2011 (presieduto da Berlusconi, con i ministri della Lega) approva il disegno di legge di ratifica della modifica del Trattato UE: st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/upl….

Il Trattato MES sarà poi firmato, in una versione parzialmente emendata rispetto a quella del luglio 2011, il 1° febbraio 2012: ec.europa.eu/commission/pre…. Solo a questo punto al governo Berlusconi IV è subentrato il governo Monti.

Infine, nel luglio 2012 il parlamento ratifica il trattato, con i voti contrari della sola Lega Nord e alcune astensioni tra le file dell'allora Pdl.

Collegandoci alla polemica di questi giorni, che vede Salvini e Meloni accusare l'attuale governo italiano di "tradimento" solo per aver dato il via libera a un emendamento del MES che renderà meno stringenti alcune linee di prestito emergenziali, possiamo dire che:

– è vero che la Lega non ha votato la ratifica del MES neglio 2012;
– è altrettanto vero che Giorgia Meloni era allora esponente di un partito che, a grande maggioranza, ha votato la ratifica del MES (anche se lei personalmente non partecipò al voto);
ma soprattutto:

la Lega Nord con tutti i suoi ministri e Giorgia Meloni come ministro, erano membri del governo che:
– ha autorizzato la creazione dell'EFSM e dell'EFSF (maggio 2010);
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– lo ha dotato dei capitali necessari per permettergli di iniziare a funzionare, capitali poi confluiti nell'attuale MES (agosto 2010);
– ha deciso la creazione del MES (dicembre 2010);
– ha approvato la riforma del TFUE necessaria alla creazione del MES (marzo 2011);
[segue]

– ha firmato una prima versione del Trattato MES, in larghissima parte uguale a quella definitiva (luglio 2011);
– ha presentato un disegno di legge per la ratifica della riforma del TFUE necessaria alla creazione del MES.

Insomma, finché erano al governo (e quindi potevano opporsi bloccando tutto) Giorgia Meloni e la Lega Nord non hanno mosso un dito contro il MES. Quindi non sono oggettivamente nella posizione di accusare nessuno di "tradimento".

(piccola precisazione: "tradimento" che in ogni caso non sussiste, essendo il #MES uno strumento di assistenza finanziaria che comunque si attiva solo con il consenso dello stato beneficiario; la cui creazione quindi non "tradisce" nessun interesse nazionale)

Più rispondente al vero è affermare che la perdita delle cariche ministeriali, con tutta evidenza, ha fatto loro cambiare idea.