Non potevano studiare la matematica e la prospettiva ed era categoricamente vietato lo studio del nudo.
Con papà Prospero andò diversamente. Fortunatamente.
Lui era Gian Paolo Zappi, un mediocre pittore che frequentava la bottega di papà.
E visto che andava di moda redigere contratti di matrimonio misi subito le cose in chiaro.
Anzi, misi tutto nero su bianco.
Secondo. Lui si sarebbe occupato della casa e dei vestiti delle modelle.
Terzo. Lui si sarebbe occupato dei nostri figli. Essendo il matrimonio il suo principale sostentamento accettò senza discutere.
Morì a Roma l’11 agosto del 1614.
È sepolta a Santa Maria sopra Minerva.