Mi chiamo Alice Ball, nata il 24 luglio 1892 a Seattle, terza di quattro figli.
Papà avvocato dirigeva un giornale e amava la fotografia. Anche il nonno era un grande fotografo.
Uno dei primi a fare dagherrotipi, i primi procedimenti fotografici.
Per poi tornare a Seattle due anni dopo la morte del nonno.
Ma come utilizzarlo? Impossibile applicarlo direttamente sulle piaghe, ancora peggio iniettarlo, troppo viscoso.
Serviva estrarre il principio attivo.
Avevo fatto una tesi sui principi attivi di un’altra pianta.
Per quello il dottor Hollmann mi aveva chiesto aiuto.
Ma non feci in tempo a pubblicarli perché mi ammalai.
Tornai a Seattle, per morire il 31 dicembre 1916, all'età di 24 anni. “Avvelenamento da cloro” scrissero. Pensando alla mancanza di ventilatori nei laboratori.
Vi lascerò nel dubbio, non è importante come sono morta.
Importante è quello che successe dopo. Quello che fece quel simpaticone di Arthur L. Dean, chimico e presidente dell'Università delle Hawaii.
Per questo, al “mio” metodo, fu dato il suo nome, “metodo Dean”. Carino, vero? Comunque non importa.
La cosa importante è aver salvato un sacco di persone da una malattia incurabile fino a quel momento.
Un’altra donna.
L’ennesima.