C'era una volta il pudore e quando facevi qualcosa male o in maniera addirittura pessima, cresceva in te un sentire ben preciso: la vergogna. Si stava in silenzio, si cedeva il passo, si cambiava ricetta, si accettava di essere penalizzati.
Non ora: è cambiato tutto.
Non ora: è cambiato tutto.
Oggi puoi riempire la citta eterna di monnezza, la capitale di una nazione, ed essere paragonata a Michelangelo mentre dipingeva la Sistina. Lasciare il posto? Sarebbe come strappare il pennello dalle mani di Buonarroti!
La propaganda ha un nuovo modus operandi.
La propaganda ha un nuovo modus operandi.
La vergogna è abolita. Se uno dei miei accoliti fa le peggiori porcate, queste vanno assolutamente ignorate, creando una mitologia posticcia e surreale dei personaggi più incompetenti, incapaci e distruttivi. Qual è il senso di tutto questo?
Qualcuno ci crede.
Qualcuno ci crede.
Così insistendo i peggiori diventano i migliori e i migliori, colpevoli di essere competenti e responsabili, i peggiori da combattere, quelli intenti a strappare il pennello a Michelangelo mentre dipinge la cappella Sistina.
Assistiamo ad un rovesciamento.
Assistiamo ad un rovesciamento.
La rivincita degli incompetenti, dei mediocri, degli incapaci, dei personaggi più servili e manovrabili, dei crudeli perché ottusi. Costoro vendono la loro immagine in modo simmetrico ai fatti, secondo una mitologia totalmente falsa e artefatta.
A questo siamo ridotti.
A questo siamo ridotti.
Il sistema televisivo compiacente avvalla la narrazione fantasiosa dei mediocri, per piccoli calcoli e immediate prebende, amicizie e giochetti di potere, quattrini e becero servilismo.
Il veleno delle falsità può essere somministrato senza contraddittorio.
Il veleno delle falsità può essere somministrato senza contraddittorio.
L'increscioso rovesciamento della verità è la nuova normalità a cui plaudire. Peggio fanno, meglio raccontano di star facendo.
Gli applausi sono i nostri.
Gli applausi sono i nostri.
Abbiamo perso creatività e spirito critico, piegati dalla paura e disponibili a qualsiasi promessa e fantasia che rovesci la realtà dei fatti.
Siamo noi, per passività e facilità con cui ci facciamo condizionare, a doverci vergognare.
Siamo noi, per passività e facilità con cui ci facciamo condizionare, a doverci vergognare.
