Puntuale come i servizi sugli anziani nei supermercati, periodicamente si ripropone la lamentazione sul popolo bue italiano che in virtù della sua ignoranza ha impedito alla Nazione di continuare a investire sul nucleare. 1/n
Nessuno di coloro i quali si prostra per l'abbandono del nucleare è in grado di rispondere a domande basiche quali:
- quale nucleare rimpiangete (quale tecnologia)?
- quanto costa installarlo (EUR/MW)?
- a quale costo produrrà elettricità (EUR/MWh)?
2/n
- chi lo finanzia? a quali condizioni (tassi, garanzie, etc.. )?
- quanti anni ci vogliono per mettere online un impianto?
- e - dulcis in fundo - come si gestiscono le scorie, e a che costo?
Niente, nessuna risposta 3/n
La decisione di abbandonare il nucleare è stata presa sull'onda emotiva dei disastri di Chernobyl e di Fukushima, ma è stata una scelta - numeri alla mano - indubbiamente corretta. 4/n
Il nucleare di terza generazione, quello su cui si basava il piano Italiano bocciato nel 2011, si è rivelato fino ad ora un fallimento completo, una voragine finanziaria.
Ritardi che si misurano in termini di decenni oramai, incrementi di budget a tre cifre, problemi tecnici 5/n
Oillkiluoto (Finlandia) e Flamanville (Francia) dovevano essere i progetti che avrebbero segnato il rinascimento del nucleare in Occidente: ne stanno decretando il fallimento 6/n
Oilkiluoto viaggia con 12 anni di ritardo e un budget triplicato. 7/n yle.fi/uutiset/osasto…
Flamanville?
Fate voi. 8/n
La situazione è sostanzialmente fuori controllo, e periodicamente le date di entrata in funzione vengono spostate più in là e il budget viene rivisto al rialzo.
9/n
E in tutto ciò non stiamo parlando del costo di smaltimento delle scorie, e di cosa voglia dire smaltirle.
La Finlandia è il primo Paese al mondo ad aver affrontato seriamente il problema, è quello che hanno dovuto costruire - al costo di circa 4 miliardi di euro - è questo: 10/n
Qui si capisce meglio 11/n
E' non è finita.
In UK si è dato il via al progetto di Hinkley point.
Come sta andando? Nell'unico modo in cui può andare: male.
E il conto lo pagheranno le casse pubbliche e i cittadini. 12/n theguardian.com/uk-news/2019/s…
Nel frattempo in USA lo sviluppo del nucleare è al palo, con decine di progetti cancellati perché non stavano in piedi economicamente, e solo due reattori inaugurati negli ultimi 30 anni 13/n
La Francia nel frattempo, che dipende più di tutti dal nucleare, si ritrova - oltre a non riuscire a terminare Flamanville - a gestire un parco impianti sempre più vecchio: auguri 14/n
Si potrebbe andare avanti per ore.
Chiudo con un pezzo di Liebreich - notoriamente pro-nucleare - in cui la questione è ben riassunta.
Quello su cui non concordo è la sua fiducia un po' naif sui SMRs, ma lì siamo nel campo delle previsioni. 15/n
Sullo stato del nucleare esistente e sulle sue prospettive in Occidente non ci può essere invece nessun dubbio: è una tecnologia morta, e come tale dovrebbe essere trattata. 16/Fine about.bnef.com/blog/liebreich…
p.s. Bonus tweet: c'è un grafico anche per i ritardi di Oilkiluoto
p.s. Bonus 2
Tutto quello di cui sopra è noto da decenni e/o era altamente prevedibile.
E infatti in molti l'avevano previsto, tanto tempo fa. economist.com/leaders/2012/0…
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L'altro giorno è uscito un articolo che, grazie al lavoro di Maurizio Massignan, ricostruisce chi erano i finanziatori di @istbrunoleoni nel 2010: e ci sono tutti quelli che ci si poteva immaginare.
Più qualche sorpresa. 1/n #IoSonoBrunoLeoni ilfattoquotidiano.it/2022/01/22/eni…
Ma facciamo un passo indietro.
Sono anni che io e atri chiediamo a @istbrunoleoni di divulgare i nomi dei finanziatori, sono anni che si nascondono dietro una finta trasparenza che predicano per gli altri ma non applicano a loro stessi.
L'Istituto pubblica una lista generica nella quale però non compare nessun nome, ma solo generici settori/categorie di appartenenza dei donatori:
Ex. brunoleoni.it/ibl-bilancio-f…
Ieri è uscito un pezzo sul @Corriere a firma @DeBortoliF.
Mi spiace vedere che un giornalista stimato si affidi a luoghi comuni spacciate per verità: non si fa buona informazione.
Andiamo per punti. corriere.it/economia/opini…
"L’Italia ha rinunciato al nucleare... Ma acquista dai francesi.. il 10 per cento del proprio consumo di elettricità. L’equivalente.. di tre centrali nucleari."
L'Italia acquista dal 3 al 4% del proprio consumo da energia nucleare, una quantità minima e facilmente rimpiazzabile.
Come dimostrano Flamanville, Olkiluoto e Hinckley Point, i tempi di realizzazione (autorizzazione inclusa) del nuovo nucleare in Europa oscillano tra i 15 e i 20 anni, con costi esorbitanti e imprevedibili.
In quanto alla fusione, non abbiamo idea di se e quando funzionerà.
Nel silenzio generale prosegue lo smantellamento del Servizio Sanitario Nazionale, forse la nostra più grande conquista.
Qualcuno se ne occuperà prima o poi o ci rassegneremo alla sanità privata modello "eccellenza Lombarda" che tanto bene ha fatto (LOL)? corriere.it/economia/profe…
.@avvocatoatomico ha scritto che la crisi alimentare in corso in Sri Lanka è colpa di Vandana Shiva, che ha consigliato al governo di bandire "OGM, pesticidi e fertilizzanti".
Conclude: L’ambientalismo senza scienza è ecofascismo anti-umano.
E' falso. dw.com/en/sri-lanka-c…
Lo Sri Lanka è un importatore netti di cibo da anni, e a causa della grave crisi economica causata dalla pandemia - il turismo è crollato - mancano le riserve valutarie.
Lo Sri Lanka aveva regolato gli OGM nel 2001 e nel 2007, e non c'era stata alcuna crisi alimentare.
Io non difendo Vandana Shiva nè tantomeno il ban degli OGM, ma non c'entrano nulla con la crisi attuale. downtoearth.org.in/news/sri-lanka…
Uno dei commenti dei pronucleare al report @IEA Net Zero 2050, che definisce una roadmap secondo cui si abbatteranno le emissioni arrivando a un mix 90% rinnovabili / 10% di nucleare, è che il nucleare crescerà molto.
Non nelle economie avanzate.
(elaborazione mia su dati @IEA)
I numeri sono imprecisi perchè ho preso i dati relativi a electricity demand da un grafico, ma di sicuro siamo lì (p 114):
Lo share del nucleare nelle Advanced Economies viene specificato a p. 115: