In quarta l’autore ha scritto che “quando guardiamo un quadro gli artisti sono accanto a noi. E ci parlano”. Ottimo. Proviamo.
Apriamo il libro a caso. Ecco. Pagina 86. Vediamo cos'ha da dirmi questo artista.
«Una sera, parlando con un suo amico vicino a casa sua, di mal di gocciola cascò morto d'età d'anni quarantasette».
Come lavorò a quell’affresco?
Nell’unico modo possibile.
Cominciando dall’alto. In orizzontale.
Abbassando via via i ponteggi.
Lo so cosa state pensando. Quel Giudizio Universale? Quei 250 metri quadrati con trecentonovantuno figure? Sì, proprio quello. Ma lui lo voleva un tantino più ristretto.
Sarei riuscito a farci stare tutte quelle figure?
Per questo ho acquistato questo libro.
Riuscendo a trasformare il tutto in magia.
Ora è uscito questo suo bellissimo libro.
“#divulgo. Le storie della storia dell'arte”.