Scopro in ritardo che il #GarantePrivacy ha pubblicato una comunicazione sul data breach INPS, che conferma quello che si sapeva già: il problema era una cattiva configurazione del caching. In breve: nessun attacco esterno, solo cialtroneria interna.
garanteprivacy.it/home/docweb/-/…
garanteprivacy.it/home/docweb/-/…
Se è vero quel che ha detto il #garanteprivacy (e che coincide con l'opinione praticamente unanime della comunità degli esperti di informatica) devo segnare sul taccuino una lunga lista di bugiardi, e lo faccio pubblicamente nel caso siano sfuggiti anche ad altri.
Elenchiamo questi bugiardi in ordine sparso. Hanno mentito il @fattoquotidiano e @petergomezblog ripetendo a pappagallo, senza verifiche e contraddittorio, le menzogne dell'"Organismo permanente di monitoraggio" del @Viminale.
ilfattoquotidiano.it/2020/06/26/inp…
ilfattoquotidiano.it/2020/06/26/inp…
Ha mentito @PTridico, il presidente dell'@INPS_it, che ha attribuito a "violenti attacchi hacker" i malfunzionamenti generati dai suoi tecnici, e ha mentito il @MinLavoro dando credito alle sue affermazioni senza effettuare controlli indipendenti.
@PTridico ha mentito anche alla Commissione Lavoro di @Montecitorio, dichiarando nell'audizione del 20/04 che "il problema del caching non sembra avere una diretta correlazione con l’attacco DDOS", nascondendo un malfunzionamento dietro un inesistente "attacco".
Ha mentito l'onorevole @carlaruocco1, che prima di legittimare le bufale dell'uomo piazzato dal suo partito all'Inps poteva chiedere conferma agli espertissimi informatici della Srl di Milano da cui prende ordini.
Ha mentito la ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali @CatalfoNunzia parlando di "attacchi" denunciati in procura, anche se dal modo in cui pronuncia "attacchi DDOS" risulta chiaro che non aveva gli strumenti per comprendere il testo che ha recitato ilfattoquotidiano.it/2020/04/16/cor…
E se mentono l'Inps e i ministeri che ripetono le bufale INPS, non aspettatevi verità illuminanti dal Presidente del Consiglio dei Ministri @GiuseppeConteIT, che infatti ha mentito pure lui.
Hanno mentito @reuters_italia, @Adnkronos, @LaStampa e tutti i media che hanno riportare bufale altrui senza verificare inesattezze che erano chiare sin da subito a qualunque perito informatico, senza dover scomodare ingegneri.
(Giusto per far capire la differenza tra bufale trasformate in notizie dai media e bufale riportate correttamente, basta mettere nel titolo della notizia il nome di chi risponde delle affermazioni che si porgono al lettore, come hanno fatto @ansa_economia e @Agenzia_Italia)
Ha mentito il vicesegretario del @pdnetwork @AndreaOrlandosp, che invece di stracciarsi le vesti per gli attacchi hacker dovrebbe verificare le competenze dei soggetti che i suoi alleati di governo piazzano nelle istituzioni, a cominciare dall'INPS.
E adesso, direte voi? E adesso niente, siamo in Italia e la memoria politica è cortissima. Ma per chi non ama farsi trattare da stupido è importante conoscere i bugiardi, le istituzioni e i quotidiani che li legittimano, i ministeri che li ospitano, i partiti che li candidano.
PS: se avete notizia di altri soggetti politici, mediatici o istituzionali che hanno legittimato a cervello spento la bufala di Tridico sull'attacco hacker, potete aggiungerli qui sotto nei commenti.
APPENDICE: Chi ha detto la verità da subito sulla questione INPS/Hacker? Per scoprirlo basta usare la ricerca avanzata di twitter, cercando con le parole chiave "Inps caching" nelle 48 ore successive all'"attacco hacker".
Qui una prima lista di persone che hanno capito subito i termini della questione. Tra questi c'è @raistolo, docente al politecnico di Milano, fonte autorevole trascurata dai giornalisti troppo occupati a rincorrere le veline di Inps e ministeri.
twitter.com/search?q=inps%…
twitter.com/search?q=inps%…
Tra questi, per ironia della sorte, c'era anche l'assistenza INPS, che già il primo aprile aveva intuito che il caching poteva essere alla radice di qualche problema...
twitter.com/search?q=inps%…
twitter.com/search?q=inps%…
E tutto questo ci lascia un dubbio: a chi dobbiamo credere e da chi ci dobbiamo informare se i cosiddetti "criminali informatici" ci dicono in tempo reale verità che le istituzioni sommergono con bufale ridicole, scuse puerili e arrampicate sugli specchi?
