Thread by @molumbe

Se a marzo avessero ricoverato i paucisintomatici, la pressione sugli ospedali, già insostenibile, sarebbe stata 10 volte tanto. Invece, al tempo, se sintomatico al Covid19 venivi trascurato, fatto macerare nelle complicanze...>

...fino all’insufficienza respiratoria, per poi finire con un alta probabilità in TI, se posti liberi, e di morire.
Oggi questo giochetto al massacro non si può più fare, e in ospedale finiscono anche molti debolmente sintomatici.>

Questo è il motivo per cui gli ospedali si intasano.
Non siamo nelle stesse condizioni di marzo, sono solo cambiate le regole per il ricovero in ospedale. Solo casi gravi a marzo, anche casi lievi oggi.>

Da marzo ancora non è stata approntata un’efficace medicina del territorio, che si faccia carico di mettere sotto osservazione e di curare i casi lievi, onde evitare che finiscano a gravare sulle strutture ospedaliere.>

Da marzo non si è fatto nulla per evitare che gli ospedali si riempiano e non possano più curare in modo adeguato i malati.>

Questo è successo e per questa grave trascuratezza dobbiamo assoggettarci a penalizzanti regole restrittive. Non è il covid19 il problema ma gli incapaci che ci governano.

C’è da aggiungere a questo un’altra verità. Alla medicina del territorio hanno sottratto l’efficace arma dell’idrossiclorochina, antivirale la cui somministrazione nei covid19 da fine maggio è vietata dall’AIFA al di fuori degli studi clinici.

Invece in ospedale possono somministrare l’antivirale Remdesivir. Ciò rende ingestibile la cura precoce del covid fuori dagli ospedali, a domicilio. Almeno fino a che si concluderà la sperimentazione e entrerà in commercio, per i casi iniziali, il Remdesivir.

Concludendo. Tolta l’idrossiclorichina di mezzo, si impedisce alla medicina del territorio di occuparsi in modo efficace dei covid iniziali. Gli ospedali si intaseranno fino a che sarà commercializzato il remdesivir, gli anticorpi monoclonali o il vaccino. Big Pharma ha vinto.