Istat ha rilasciato i nuovi dati sulla mortalità. Ci sono tutti i 7.903 comuni italiani fino al 31 agosto. Si vede chiaramente l'impatto del coronavirus su marzo e aprile.
Da marzo ad agosto nel 2020 sono morte 47.000 persone in più della media del 2015-19.
A gennaio e febbraio sono morte 10.600 in meno del quinquennio precedente. A marzo 27.000 in più, a aprile 20.300, a maggio 1.000. Poi a giugno e luglio 700 e 1500 in meno. Ad agosto circa 400 in più (i dati potrebbero non essere del tutto consolidati su agosto).
A marzo quindi i decessi sono stati il 47,2% in più del normale e ad aprile il 39,2%.
Complessivamente tra marzo e agosto l'eccesso è stato del 15,1%. Se includiamo anche gennaio e febbraio scende all'8,3% (36.372 decessi in più).
Va sempre ricordato che la prima ondata fu localizzata in alcune regioni. E si vede chiaramente dall'eccesso di mortalità. In Lombardia a marzo si arrivò a +191% e ad aprile a +117% di decessi.
Qui le variazioni mensili nel 2020 rispetto alla media 2015-19 per regione.
L'eccesso di mortalità ha riguardato quasi solo le persone over 50 e in particolar modo gli over 70. La categoria 96-99 anni ha un eccesso di mortalità per tutto il 2020.
Tra i più giovani invece ci sono importanti cali (anche se nel grafico non si vedono).
Qui la stessa tabella delle regioni, ma con le varie fasce di età.
Variazione percentuale nel 2020 rispetto al 2015-19 per comune a livello mensile. Si vede molto bene cos'è successo a marzo/aprile.
I dati sono qui. Ho usato il "Dataset con i decessi giornalieri" (non è proprio di facile utilizzo).
In Spagna i decessi per Covid-19 nella seconda ondata (da luglio in poi) potrebbero essere il doppio di quelli ufficiali guardando all'eccesso di mortalità. elpais.com/sociedad/2020-…
In Italia non abbiamo più aggiornamenti sulla mortalità da parte di Istat da mesi ormai. Gli ultimi dati sono stati rilasciati ad agosto ma non avevano neanche giugno consolidato.
Come non detto. Li avremo oggi (nel calendario dei rilasci non sono segnati)
Di quando sono i casi degli ultimi cinque giorni della Lombardia? Mai del giorno precedente. Ogni giorno comunicano i risultati dei tamponi poi rivelatisi positivi ricevuti dai laboratori negli ultimi 5/6 giorni (se va bene).
Non l'ho messo nell'immagine, ma il 15 ottobre hanno notificato un caso del 19 settembre. Spero che la persona in questione non sia davvero rimasta in attesa per un mese.
Proviamo a fare chiarezza su tamponi e casi testati e sul perché questi ultimi *non* sono i tamponi diagnostici vista la confusione sull'argomento.
Come li definisce la Protezione Civile?
Tamponi: "Totale tamponi".
Casi testati: "Totale dei soggetti sottoposti al test".
Molti dicono di usare i "casi testati" come base per calcolare il tasso di positività perché sarebbero depurati dai tamponi di controllo e corrisponderebbero ai tamponi diagnostici.
Ma è sbagliato.
Da una risposta delle FAQ che scrissi qualche mese fa:
"Con tampone diagnostico si intende infatti un tampone fatto per cercare la positività al virus in una persona e con tampone di controllo uno fatto per cercare la negatività".
Non esistono (per ora) dati ufficiali, ma io e @vi__enne ci stiamo lavorando da un po' di giorni. Utilizzando le notizie online stiamo cercando di monitorare i casi.
Al momento siamo a circa 300 scuole con casi.
In diverse regioni le scuole non sono ancora aperte, tolte alcune eccezioni.
Dopo una media di casi di 20 al giorno per i primi tre giorni, si è poi passati a oltre 55 nei tre giorni successivi. E ieri, nonostante molte scuole facessero da seggo, ne abbiamo trovati circa 60.
Nel 76% dei casi sono coinvolti studenti e nel 13% docenti. I casi restanti sono o altro personale della scuola o a volte non si sa.
La primaria ha il 27% dei casi, le superiori il 25%, l'infanzia il 23% e le medie il 16%. Non sempre è chiaro che scuola è coinvolta.
Continuo a pensare che sia un errore partire dai decessi per qualsiasi calcolo simile. Ma diciamo che almeno le stime stanno diventando più realistiche.
E bisognerebbe rendersi maggiormente conto di quanto è importante quello che si scrive. Svariati giornali hanno ripreso quelle stime alimentando la narrazione del "guarda quanto siamo bravi". Oggi scopriamo che erano sbagliate (e non di poco).