Ho sentito nuovamente che il COVID-19 è una esagerazione, che i morti ci son sempre stati solo che ora se ne parla di più...
Torno su Eurostat ma in forma grafica.
Quanti erano i morti nel 2016-2019 (media) e come sono nel 2020?
Settimane 9-26 (marzo-giugno).
1/n
Quanti morti in più o in meno, tra media 2016-2019 e 2020, ci sono stati in quel periodo?
2/n
Per dare una idea della latenza dei risultati rispetto alle decisioni prese, il lockdown è partito ad inizio di settimana 11. Si è ritornati alla normalità nella settimana 20: sono servite 9 settimane.
3/n
Se trovate una persona, anche solo una, che vi fornirà una spiegazione plausibile per questo delta (che non sia COVID-19), fatemelo sapere.
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Con questo coronavirus dovremo convivere ancora per un po', ho pensato quindi di listare alcuni profili che vi consiglio di seguire (secondo il mio personalissimo canone).
La lista è aperta e verrà rimpolpata nel tempo.
Fatemi sapere cosa ne pensate e se avete consigli.
1/n
Il virologo @RobertoBurioni e @MedicalFactsIT per mille motivi, fra tutti essere stato il primo in Italia a segnalare la pericolosità del virus 8 gennaio 2020.
La Scienza è posta prima di tutto e, con essa, il suo essere fallibile e doversi mettere sempre in discussione.
2/n
L'epidemiologo @ProfLopalco per avere indicazioni sull'evoluzione della pandemia, per avere consigli su come comportarsi (dalla gestione dei DPI ai comportamenti individuali), per sentire una voce autorevole senza false speranze.
3/n
Non voglio sminuire la pericolosità del virus, chi mi conosce sa che sono di tutt'altra sponda 🙃
Fatta questa premessa, come si spiega il fatto che a livello mondiale il numero giornaliero di casi aumenta costantemente mentre il numero di morti diminuisce costantemente?
1/n
Da bieco osservatore dei numeri, questa cosa pare avere un match con quello che dice @azangrillo (non solo lui) quando afferma che le evidenze cliniche, soprattutto quelle gravi, stanno calando rispetto ai casi totali.
Il virus sparisce? No, anzi aumenta (mondialmente).
2/n
Ma pur con maggiori infetti rilevati, quelli che muoiono sono in valore assoluto sempre meno e, in proporzione, ancora meno.
Una possibile interpretazione potrebbe essere: prima si testavano prevalentemente gravi e sintomatici, oggi si allarga la pletora anche agli altri.
3/n
@GIMBE ha recentemente pubblicato un grafico che indica la percentuale di tamponi diagnostici positivi (sotto).
Alcuni hanno commentato dicendo "Ovvio che le Regioni più colpite siano in alto".
È davvero così "ovvio"? Non esattamente.
1/n
Mi prendo la libertà di commentare questo grafico, ringraziando @Cartabellotta per averci fornito una indicazione a mio avviso utilissima.
Correggetemi, come sempre, per errori o indicazioni di sorta.
2/n
Semplifichiamo lo scenario e immaginiamo che ci siano solo due Regioni e che la situazione sia "statica", senza variare nel tempo:
- regione "lieve": 5milioni di abitanti, 25mila contagiati in totale
- regione "grave": 10milioni di abitanti, 500mila contagiati in totale
3/n
Recenti scambi con @emmevilla e @Cartabellotta hanno fatto nascere in me la voglia di capire l'altro lato della medaglia, quanto i test sierologici possano essere utili nell'identificare gli "immuni" (ammesso che si scopra prima o poi che chi è guarito è davvero immune).
1/15
Leggo spesso di accuratezza dei test sierologici ma non leggo dell'importanza della diffusione del virus per poter valutare realmente l'efficacia del test.
@emmevilla e @Cartabellotta invece sottolineano spesso questo aspetto, colgo l'occasione per unirmi alle loro voci.
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Immaginiamo un test efficace al 95% (non male, no?), questo significa che:
- su una persona che ha avuto il virus, si ha il 95% di probabilità che il test sia positivo;
- su una persona che non ha avuto il virus, si ha il 95% di probabilità che il test sia negativo.