#6novembre 2007 muore a Milano all’età di ottantasette anni il giornalista Enzo Biagi. Iniziò da giovanissimo a scrivere sulla carta stampata, nel 1943 aderì alla resistenza e fu proprio lui ad annunciare la liberazione di Bologna dai microfoni del Psychological Warfare Branch...
Nel dopoguerra diventò direttore del settimanale Epoca e nel 1961 assunse la direzione del Telegiornale, il primo notiziario italiano trasmesso dalla Rai.
Successivamente collaborò con diverse testate giornalistiche e nel 1977 tornò a lavorare in Rai...
dove con le sue interviste a personaggi controversi generava sempre grandi polemiche e stupore generale. Negli anni successivi si dedicò alla creazione di programmi di approfondimento politico sugli argomenti scottanti dell’attualità.
A metà anni ‘90 condusse una trasmissione, Il Fatto, giudicata la migliore nel settore dell’approfondimento giornalistico dei primi cinquant’anni della Rai. Nel 2002 fu vittima del cosiddetto “Editto Bulgaro”...
una dichiarazione rilasciata dall’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in cui auspicava dopo la nomina dei nuovi vertici Rai che “la nuova dirigenza non permettesse più un uso criminoso della televisione pubblica”...
Il programma di Biagi nei mesi successivo fu posticipato e poi trasferito di rete e, infine, cancellato dai palinsesti. Biagi continuò a occuparsi di attualità fino all’aggravarsi delle sue condizioni di salute, che lo portarono alla morte il 6 novembre 2007.
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#4novembre 1956 le truppe sovietiche invadono l’Ungheria per sedare una rivolta contro il governo satellite di Mosca. La dura repressione contro i manifestanti, che chiedevano più libertà, destò sconcerto in tutto l’occidente...
e provocò una spaccatura all’interno dei partiti comunisti. In Italia molte personalità illustri strapparono la tessera del PCI, tra cui Italo Calvino, Renzo De Felice, Natalino Sapegn, Elio Petri...
Tra gli alti dirigenti di partito Antonio Giolitti, nipote di Giovanni, abbandona il partito poco tempo dopo aver tenuto un discorso molto polemico nei confronti del PCI, il quale non aveva condannato l’invasione ungherese...
#3novembre 1957 muore il sindacalista e politico Giuseppe di Vittorio, lo ricordiamo con un passo del suo discorso in una cerimonia pubblica organizzata per i suoi sessant’anni, in cui sottolinea l’importanza dell’impegno politico e sindacale per l’emancipazione:
“Come personalità politica e sindacale io sono nato, sono cresciuto, mi sono sviluppato insieme al movimento operaio (...) Ragazzo bracciante semianalfabeta, figlio di braccianti analfabeti, vivente in una società in grande maggioranza di analfabeti...
(guardati, allora, generalmente con disprezzo dalla intellettualità del tempo), certo nessuno avrebbe potuto pensare, senza il movimento operaio organizzato, che qualcuno da quella massa potesse emergere. È vero, io ho avuto una inclinazione istintiva naturale, allo studio:
#2novembre all’Idroscalo di Ostia viene ucciso lo scrittore Pier Paolo Pasolini, travolto dalla sua stessa macchina guidata da Pino Pelosi, diciassettenne che in seguito affermò di essere stato adescato dallo scrittore...
La morte di Pasolini, secondo questa visione dei fatti, sarebbe stata provocata da una lite nata dopo il rifiuto del diciassettenne a una richiesta di prestazioni sessuali. Alcuni invece sostengono che il delitto fosse di matrice politica:
qualcuno indicava come movente l’inchiesta di Pasolini sulla morte di Enrico Mattei,qualcun altro inseriva la morte nel grande schema della strategia della tensione. I sostenitori di queste tesi le avvalorano con la ritrattazione fatta da Pino Pelosi trent’anni dopo l’omicidio...
#31ottobre 1926 Anteo Zamboni, quindicenne anarchico, durante un corteo di inaugurazione a Bologna sparò verso Benito Mussolini mancandolo di pochi centimetri. Il giovane venne subito linciato dagli squadrisi, che abbandonarono il suo corpo martoriato sul selciato...
Anche la famiglia del ragazzo fu coinvolta: i genitori e i fratelli vennero condannati con l’accusa di aver istigato Anteo a compiere l’attentato. Le conseguenze non finirono qui, infatti, in seguito a questo attacco, il regime fascista iniziò ad attuare una legislazione che...
permise al regime una svolta decisamente più autoritaria. Tra gli altri provvedimenti vennero sciolti tutti i partiti politici, fu istituito il Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato e altri uffici per la repressione del dissenso politico...
#5ottobre 2000 Slobodan Milosevic, presidente della Jugoslavia, è costretto a dimettersi dopo una grande mobilitazione per portare al potere Vojislav Kostunica, il legittimo vincitore delle elezioni del 24 settembre precedente...
Tramonta così un protagonista assoluto della politica balcanica degli anni ‘90, ma di lui si continuò a parlare per molto tempo.
Il 27 maggio 1999, infatti, il Tribunale internazionale dei crimini di guerra dell’Aia aveva accolto l’istanza del procuratore Louise Arbour...
la quale accusava Milosevic e quattro uomini a lui più vicini di aver: “pianificato, preparato, istigato e aiutato a eseguire” la pulizia etnica durante le guerre jugoslave con lo scopo di creare territori serbi etnicamente puri.
#4ottobre 1949 nasce a Ovalle, in Cile, Luis Sepúlveda, scrittore, poeta e attivista.
Il nonno paterno e lo zio, entrambi anarchici, lo fecero appassionare alla lettura fin da giovane. Oltre a essere un avido lettore, Sepúlveda iniziò ben presto a scrivere...
conciliando con queste passioni anche quella della politica. A quindicini anni si iscrisse alla Gioventù comunista. Successivamente vinse una borsa di studio all’Università di Mosca, ma fu espulso pochi mesi dopo per aver avuto “atteggiamenti contrari alla morale proletaria”...
Tornato in Cile venne espulso anche dalla Gioventù comunista e, dopo un certo periodo, entrò a far parte del Partito socialista e diventò guardia personale del presidente cileno Salvator Allende, eletto nel 1970. Dopo il colpo di Stato di Pinochet dell’11 settembre 1973...