2) Non è lì per meriti oggettivi, ma per nomina politica.
3) Ha una responsabilità che va ben oltre le sue capacità e la sua voglia di lavorare.
4) Deve rispetto ai cittadini: per essi lavora.
Non può derubricare a "attacco" qualsiasi critica e dileggiare chi gli chiede conto del suo lavoro e chi ne mette in luce i copiosi - e gravissimi - fallimenti.
Spiace per lui, ma siamo in democrazia.
Se non democraticamente è stato messo lì, democraticamente deve render conto.
Occhio, perché sono atteggiamenti pericolosi i suoi. Creano precedenti, si diffondono ad altre sfere del settore pubblico e danneggiano soprattutto e per primi i cittadini 'semplici', in particolare quelli che maggiormente avrebbero bisogno di aiuto e sostegno dallo Stato.
Ma pare che in questo Paese il Commissario non faccia altro che aumentare a dismisura i suoi poteri - a volte ritagliandoseli a suo piacimento e in barba a ogni scampolo di democrazia - e sia premiato per la sua inadeguata inefficienza.
Ringraziamo Conte, ma non solo.
Ringraziamo anche gli altri (@nzingaretti e @matteorenzi), ai quali pare non interessare una tale gestione dell'emergenza, ai quali pare vadano bene le continue promozioni e arroganti intemerate di #Arcuri.
Quando la finiremo di tacere?
Non ne ha combinate abbastanza?
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Limitare la libertà dei cittadini è cosa facile, ed è doverosa incerte situazioni.
Molto più difficile è spendere i soldi del MES per la sanità, potenziare le TI, aumentare sensibilmente i tamponi, ridurre le quarantene non necessarie.
Il nostro Governo pare ami le cose facili.
Lo Stato - che ha passato mesi sull'albero a cantare - ora si ritrova con un sacco di falle organizzative, e a pagarne le conseguenze (oggi, vd. questione quarantena post notifica Immuni, e domani, vd nuove restrizioni) è il cittadino.
Che, spesso e volentieri, deve subirsi pure la predica e lo sdegno di chi ci amministra qualora non sia perfettamente ligio ai necessari comportamenti atti a contenere il virus.
Di contro, lo Stato - a tutti i livelli - se la cava con poco: fa poco - e male - ma ha il jolly.
1) Il problema principale, per non dire esclusivo, è la lentezza - in alcuni Paesi - con cui si completano le opere. Lentezza dovuta in primis a una burocrazia asfissiante.
Questa compromette la realizzazione nei tempi previsti delle opere e mina la costruzione sincronizzata e completa dei corridoi di trasporto europei.
2) Le stime sul traffico della @EUauditors si basano sull’assunto che la linea storica Torino-Lione sia competitiva e...
(Segue)
pari alle altre moderne linee di trasporto ferroviario.
Non è così.
Un esempio, sotto, sulla sicurezza.
Se scrivete “#OperazioneVeriTAV” e aggiungete “Linea Storica” oppure “Compresenza treni” trovate molte altre informazioni sul perché la LS non si può considerare...