Oggi, #18novembre, webinar “Antisemitismo e odio online - Il complottismo al tempo di internet” alle ore 15.00 in streaming (indirizzo sulla locandina)
Ho seguito il webinar in diretta, che merita davvero di essere visto/ascoltato. Ho appena inviato email all’UNAR perché venga lasciata sulla home la registrazione per coloro che desiderano vederla/ascoltarla, visto che si teneva alle ore 15.00, quindi in pieno orario di lavoro
Eccolo!
L’UNAR mi ha risposto oggi pomeriggio
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La donna più bella del mondo ė quella grazie alla quale abbiamo il Wi-Fi.
Si chiamava Hedy, Hedy Lamarr. Era una ebrea viennese con una passione per la tecnologia e una vocazione per il teatro e il cinema. 👇
A Hollywood, e prima in Germania dove aveva iniziato la sua carriera fuggendo poi per evitare i Nazisti, l’avevano definita la donna più bella del mondo, e in effetti le sue foto e i suoi film confermano che fosse di una bellezza fenomenale. 👇
Quello che pochi però sospettavano ad Hollywood, è che quella bruna che recitava al fianco di Spencer Tracy o Clark Gable, fosse anche una straordinaria ingegnera delle comunicazioni, in grado di inventare e brevettare un sistema di teleguida per i missili 👇
Un giorno Rav Avraham Berkowitz fu incaricato di effettuare un giro estivo nei luoghi più isolati del mondo al fine di incontrare ebrei che non hanno contatto né con l’ebraismo né con comunità ebraiche ben strutturate.
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Si ritrovò in Alaska e incontrò una mamma e la sua bambina a Bethel, insieme ad altri studenti incuriositi e molto attenti.
Al termine della lezione la bambina e la madre lo cercarono per poter scambiare qualche parola con lui.
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La giovane donna raccontò la sua vita: nata e cresciuta a Los Angeles in una famiglia ebraica rispettosa delle tradizioni, si sentiva da sempre irresistibilmente attratta dalla natura allo stato grezzo e in particolare dallo stile di vita degli eschimesi. 👇
Il #30ottobre 1943, a #Cassino vengono uccisi due soldati tedeschi che hanno tentato di abusare di una ragazza del posto. Per rappresaglia vengono catturati ventidue ostaggi, destinati alla fucilazione; 👇
l’Abate Gregorio Diamare interviene con una lettera inviata al Generale Hans Valentin Hube, comandante del XIV Panzerkorps: “Ardisco pregare Vostra Eccellenza che, pur salvando le giuste esigenze marziali, la pena minacciata sia limitata il più possibile ai beni 👇
e famiglie dei colpevoli per evitare che tanta altra povera gente paghi il fio di colpa non sua. Perdonatemi Eccellenza se oso fare caldo appello al vostro cuore generoso per questi miei figliuoli spirituali, già tanto provati dalle inevitabili conseguenze della guerra”👇
OGGI È L'ANNIVERSARIO DELLA MARCIA SU ROMA. RICORDIAMO "L'ACCOGLIENZA" DI SAN LORENZO E ALTRI QUARTIERI, QUANDO LE CAMICIE NERE VENNERO ACCOLTE A SANPIETRINI E REVOLVERATE
Il #28ottobre 1922 la “Marcia su Roma” raggiungeva i suoi obiettivi. 👇
Vittorio Emanuele III si rifiutava di dare il via allo stato d’assedio che Luigi Facta, presidente del Consiglio, gli aveva sottoposto, consegnando di fatto l’Italia in mano al fascismo. 👇
Nei giorni precedenti quattro colonne di camicie nere si erano mosse alla volta della Capitale, mentre gruppi più piccoli, in tutte le principali città, attaccavano i palazzi istituzionali e più o meno simbolicamente prendevano possesso delle regie prefetture. 👇
Il #5settembre 2016 ci ha lasciati Enrica Zarfati, nata negli anni 20 alla Garbatella. Era facile, sino a qualche anno fa, incontrarla nel suo Lotto. Lei che aveva una grande storia alle spalle: una delle poche donne tornata da quell'inferno chiamato Auschwitz-Birkenau. 👇
Era stata catturata a maggio del 44 per delazione fascista; e nel campo di sterminio era arrivata nella calda estate di quello stesso anno. Mortificata nella sua intimità, era solo un numero. Liberata nel maggio del 45 a Rawensbruk, a settembre era tornata nella sua Garbatella 👇
Dedita alla famiglia e al lavoro, la sua era una storia di orrore, raccontata con delicatezza; per quel poco che si poteva. Di lei si ricordano tante cose, tanti momenti tante emozioni. Ci ha donato un "patrimonio" di ricordi; 👇
La notte del #2agosto 1944, un delirante comunicato di Hitler ordina l'immediata eliminazione dei 2897 zingari, tra cui donne, anziani e bambini. Piero Terracina ricordava perfettamente la notte in cui rom e sinti scomparvero da Birkenau: 👇
“Io non avevo ancora 16 anni ed arrivai a Birkenau; quello era un Vernichtunglager (campo di sterminio) dove non è che si poteva morire, si doveva morire.
Erano tutti settori separati che si distinguevano per una lettera che era stata loro associata; 👇
dall’altro lato del nostro filo spinato c’era il settore che era conosciuto come lo Zigeunerlager ovvero il campo degli zingari[…].
In quel campo c’erano tantissimi bambini, molti di quei bambini certamente erano nati in quel recinto […]. 👇