Il parlamento compatto contro il provvedimento che abolisce le micro patrimoniali (Imu su seconda casa, imposta di bollo su conti correnti e deposito titoli) e sostituisce con imposta (da 0.2 al 2%) su patrimoni superiori a 500 mila euro.
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Si oppone chi parlava fino a ieri di un “patto dei competenti” contro gli “opposti populismi”
Lo fa al grido di attentato contro il ceto medio, come un #Salvini qualsiasi. Al coro indignato per la sorte del ceto medio si unisce una buona fetta del giornalismo italiano
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Ma sarà così? Viene davvero colpito il ceto medio? Qualche dato. Secondo la Banca d’Italia, il patrimonio mediano netto è di 126 mila euro e circa un decimo degli italiani supera la soglia dei 500 mila, al netto di debiti e mutui
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Considerando che, però, gli immobili sono valutati, in media, meno rispetto al valore di mercato, la quota di persone a cui si applica si riduce ulteriormente a circa il 6% dei contribuenti, gruppo che possiede il 45% della ricchezza nazionale (bit.ly/3ltZLes)
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Conclusione: il ceto medio non è toccato dalla misura
I cittadini meritano di meglio, meritano una discussione onesta che tenga conto che la quota dei profitti sul reddito nazionale è sempre più ampia e che le eredità pesano sempre di più (bit.ly/3mwv1Ld)
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I cittadini meritano di conoscere che non solo serve rinforzare il principio della #progressività ma anche operare uno spostamento del peso del fisco dal lavoro verso rendite e grandi patrimoni
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Oggi il carico fiscale pesa prevalentemente su chi lavora creando distorsioni e ingiustizie
Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: un’economia anemica che pesa, questa volta davvero, sul ceto medio e anche su tutti gli altri cittadini
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Misure come una #patrimoniale progressiva o una tassa sull’#eredità permetterebbero di abbassare le tasse sul lavoro e creare un’economia migliore per tutte e tutti
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Affrontare il tema #migrazione con coraggio e serietà
(thread)
Quando saremo riusciti a contenere il #Covid, dovremo far ripartire l’#economia e ricostruire un'Italia più #giusta e #inclusiva
Una delle sfide da affrontare è quella della migrazione
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Dobbiamo farlo non con la codardia del #salvinismo e dei suoi decreti (in)sicurezza, ma con il coraggio politico necessario per affrontare la realtà, aumentare la #sicurezza e rendere l'Italia migliore creando canali sicuri e trasparenti per una migrazione regolare
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Se vogliamo davvero ridurre il ricorso a richieste d’asilo improprie e limitare i viaggi della speranza attraverso il #Mediterraneo, la via legale è la strada per generare più sicurezza per gli #italiani e i #migranti
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Da quando la pandemia è apparsa è diventato chiaro che la sfida era difficile e aveva consequenze sul fronte della sanità pubblica e sull'economia. Come siamo andati?
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Fronte sanità: l’Europa non ha retto bene. Per vari motivi non siamo riusciti a introdurre sistemi di tracciamento e raccolta dati efficaci come nelle democrazie asiatiche.
Ecco che in Europa la pandemia, rallentata con un lockdown primaverile, è tornata a colpire con forza
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Fronte economico.
È necessaria una premessa: la scelta non è tra chiudere e non chiudere, come alcuni sostengono.
La scelta è tra intervenire tempestivamente o dover prendere contromisure molto più pesanti dopo.
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