Ho sempre, per forma mentis, rifuggito l’irrazionale: fede religiosa, sogni,astrazioni e quant’altro non fosse reale e dimostrabile.
Unica magnifica eccezione, l’ AMORE.
Amore per una donna,per i figli, per la famiglia d’origine, per gli amici, e perché no, per gli animali: tutto
è amore, solo vissuto n maniera diversa...
E poi c’è #Napoli: un immenso amore per la mia terra che solo chi è napoletano come me può comprendere.
E per Napoli ho fatto un’inconscia scelta irrazionale che poi è diventata passione, fede ed anch’essa amore: #IlNapoli
Anche se
riconducibile a passioni ancestrali, anche se profondamente irrazionale, anche se è un mondo corrotto, non riesco a distaccarmene.
Perchè in quella maglia mi identifico, perché quella maglia rappresenta Napoli e mi offre un’ulteriore possibilità di difenderla.
Per questo sono al
fianco di ogni componente della società, dal presidente passando per allenatore e giocatori fino all’ultimo impiegato.
È sempre stato così e sempre sarà così...
Nel momento in cui fanno parte del Napoli li identifico in Alfieri della mia passione.
Quella passione che riverso
sul Napoli perché rappresenta Napoli, siam sempre lì: sono come anelli di una catena...
Ovvio che, all’interno di questa concezione, il mero risultato sportivo passi in secondo piano: ciò a cui do risalto sono i valori intrinsechi espressi da quella maglia...
Per questo non
baratterei 20 scudetti e 10 Champions con i valori sottesi alla stessa.
Per questo non mi interessa deificare un sporco e bugiardo impostore: lui ha portato un bellissimo gioco, ma sono cose effimere per chi ha mortificato i nostri valori prendendo in giro un
intero popolo.
Poi dipende dal grado di amore che si ha per Napoli, ma, soprattutto, dall’amor proprio, la coerenza e la dignità di ciascuno.
Perché un uomo innamorato, tracimante di passione, quando viene preso in giro, ed infine, con l’inganno tradito, porterà per sempre
quel tradimento come una cicatrice profonda che sempre duole...
Poi ci sono quelli della “bellezza” quelli del “andavamo a comandare a Milano...” quelli che baratterebbero tutto per la chimera di una vittoria.
Sono gli stessi che magari si tengono la moglie accanto, pur
sapendo dei suoi tradimenti, perché è una donna bellissima...
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Esiste una democrazia, quella di cui son vergate migliaia di pagine, quella descritta in centinaia di pellicole, quella che si è erta a paladina dell’umanità, che ha avuto la pretesa di risolvere le controversie internazionali,che si è autoproclamata arbitro
del mondo: gli #StatiUniti
Poi, basta destarsi l,appena un attimo, dal torpore causato dai media, e senza scomodare Noam Chomsky o Elisabeth Noelle-Neumann, si comprende come rappresentino la reale babele dei tempi moderni.
Hanno combattuto,sostenendo il movimento sionista, per
uno stato ebraico, perché,giustamente, gli israeliani avevano diritto ad un ristoro dopo l’olocausto.
Eh si, 5 milioni di innocenti vittime...
Ma il loro di olocausto?Si, l’olocausto a stelle e strisce chi lo ha censurato? Chi ne ha dato contezza al mondo? #CINQUANTAMILIONI di
Non è vera la storia delle sim svizzere e delle intercettazioni!
Poco importa che siano stati l’unica squadra AL MONDO condannata in sede #penale: la colpa è tutta di #GuidoRossi!
Era interista, per questo sono stati condannati.
Quello di Pjanic su Rafinha non era
assolutamente fallo!
Dalle immagini si vede benissimo che è l’interista a dare una costolata sul ginocchio del Serbo.
E la registrazione,
che si fa per intero per tutte le partite, non è mai esistita ed è normale che per inviare una “non registrazione” abbiano
impiegato 8 mesi.
Dopotutto, Orsato, ha arbitrato talmente bene che poi gli hanno dato pure la finale di Champions.
È stata tutta una macchinazione, perchè #Pecoraro era napoletano.
Il doping? Ma non scherziamo proprio!
Il fatto che avessero una farmacia “più fornita di
Come la giri e come la volti non c’è uno scandalo nel quale non siano coinvolti...
E va bene #calciopoli, è nel loro DNA.
Anche per il #doping, dopotutto,”vincere è l’unica cosa che conta”.
O per quello #amministrativo, la Fiat lo sa fare...
Voglio pure capire che abbiano fatto
entrare gli striscioni su #Superga: chi è malvagio gode delle disgrazie altrui. Non mi stupisco nemmeno per la monopolizzazione della #stampa: ogni “buon regime” si poggia sul consenso della stessa e loro la hanno in pugno(Gedi docet)
Il fatto che poi abbiano venduto i biglietti
alla #ndrangheta è del tutto normale: tra” famiglie”ci si aiuta.
Ci sta pure che l’#AIA gli sia amica, dopotutto la stessa è una costola della #FIGC e dalla federazione è pagata. Federazione, che ha come sponsor(perché non hanno vergogna di farlo alla luce del
Premetto che non parlo quasi mai del passato: lo ritengo esercizio inutile, ma stavolta è doverosa una precisazione.
Molti esagitati e sedicenti napoletani, hanno esaltato gli acquisti avvenuti durante il periodo Benitez(ovviamente sempre sotto la regia di ADL, aggiungo io)col
proposito di screditare le scelte di Ancelotti, e da ultimo, di Giuntoli.
Poi mi fermo a riflettere e penso a Manolas, che se sta bene è una garanzia.
A Fabiàn, in grande crescita, miglior giocatore dell’Europeo U21 ed in pianta stabile nella Roja. A Lozano,che finalmente
sta facendo bene.
Ad Elmas, che per avere 21 anni è fortissimo.
Ed infine ad Osimhen, che se mantiene le promesse, può solo strabiliare.
A quel punto mi domando: avranno questi mocciosi e puerili disadattati,dopo aver insultato ed addirittura augurato infortuni a molti
Era un giorno di settembre.
Tempi molto duri: guerra, fame, miseria e povertà minavano i cuori, la tempra e le speranze dei popoli, spesso, succubi, loro malgrado, delle mire dei potenti.
Ma l'indole liberale, tollerante ed ecumenica del #grandepopolo, che si oppose prima ai
Francesi, poi ai soprusi della Santissima inquisizione ed infine, all’infame invasore savoiardo, non avrebbe accettato il giogo imposto dai turpi gerarchi nazisti. Mai si sarebbe rassegnato a quell’orrore.
Così, il 27 settembre del ‘43, partí da #Napoli un grido di speranza per
tutto il mondo. #Napoli, ancora una volta nella sua storia, si erse a faro dei popoli e dell’umanità...
Una ribellione spontanea, quasi inconsapevole. Un’insurrezione anomala che si combatté senza quartiere, nei vicoli, con armi improvvisate.
Non c’era un’età minima per pugnare,
Anche a me non è piaciuto il comportamento di #Milik degli ultimi tempi, ma per certi aspetti lo comprendo.
Si è sentito tradito dalla società che gli ha preferito Mertens, fortissimo, ma comunque un 33enne che ha già dato il meglio di se.
Si è sentito tradito per
i mancati rinnovi e perché tutti i componenti dell’attacco azzurro avevano un ingaggio molto superiore al suo, nonostante fosse stato il capocannoniere degli ultimi due anni con medie gol strepitose
Si è sentito tradito perché 2 anni fa la società si muoveva su cavani, l’anno
scorso su icardi e quest’anno ha preso Osimhen.
Insomma non gli è mai stata data piena fiducia; mai è stato al centro del progetto.
Da stigmatizzare anche l’atteggiamento dei soliti tifosi, non per le critiche, ma le solite becere offese che sicuramente gli avran fatto