Nel thread allegato ho scritto della strategia vaccinale UE, delle procedure di negoziazione con i fornitori di vaccini, della struttura contrattuale del rapporto (Advance Purchase Agreement e poi ordini degli Stati membri), del possibile esito di una controversia con Pfizer
- ha ridotto con breve preavviso le forniture nella settimana 18-25 gennaio
- dal 25 gennaio riduce il numero di fiale del 17%
Nel tweet allegato e in quelli successivi (ipotizzando, ma non ne siamo certi, che il contratto Pfizer -non pubblico- sia uguale a quello Curevac, l’unico noto) dicevo che per me se Pfizer recupera le dosi non consegnate entro la fine del trimestre nulla può essere contestato
Nei contratti il corretto adempimento riguarda la consegna delle quantità nel trimestre (non necessariamente secondo una cadenza uniforme), comunque ci sono possibili giustificazioni di periodi di ritardo, le quantità ordinate hanno ad oggetto le dosi e non le fiale
Ad esempio : qui regime dei volumi, dei tempi delle consegne e disciplina dei ritardi.
Se ne deduce che nei limiti indicati un ritardo o non ha alcun rilievo contrattuale (non è tale) o può se giustificato portare ad una riformulazione del timetable (estratti da APA Curevac)
Una cosa la Commissione non tollera: che il fornitore dopo la stipula dell’APA accetti ordini da terzi che compromettano la capacità di far fronte agli impegni assunti con la Commissione (che ha agito per conto degli Stati membri).
Qui:
La prima contestazione (il ritardo del 18) non è quindi fondata, almeno in linea di principio, se Pfizer terrà fede all’impegno assunto
a) di ritornare alla normalità dal 25 e
b) di recuperare le dosi non consegnate nel trimestre
Volendo cercare una ragione di contestazione, la Commissione e gli Stati membri potrebbero forse lamentare lo scarso preavviso nella comunicazione della riduzione dei volumi (il 16 per il 18) in relazione ad una scelta di produzione che era totalmente nella sfera di controllo...
... del fornitore. Il quale sarebbe venuto meno agli obblighi di esecuzione del contratto secondo buona fede, e al dovere di protezione della posizione dell’altro contraente, cui, fino al 16, aveva creato il legittimo affidamento di una regolare consegna dei vaccini
Tanto più in concomitanza con l’inizio della somministrazione delle seconde dosi (che richiedevano adeguata programmazione), e ancor peggio, per aumentare i volumi di produzione (e far fronte alla domanda crescente di soggetti terzi).
Peraltro Pfizer potrebbe difendersi invocando gli obblighi contrattuali che non prevedono una omogeneità delle consegne nel corso del trimestre, e consentono addirittura di rideterminare il piano di consegne da un trimestre all’altro
Del tutto infondata mi pare invece la seconda contestazione.
Si lamenta, in particolare l’Italia, che dal 25 le consegne verranno ridotte di 1/6 (del 17% circa).
Replica Pfizer: se originariamente da ogni fiala potevano essere estratte 5 dosi adesso se ne possono estrarre 6
Vale la pena sottolineare due aspetti.
Il primo.
Oggetto del contratto è la fornitura di dosi di vaccino (non di fiale) dove la definizione di dose è la seguente:
Il secondo: il passaggio da 5 a 6 dosi per fiala non è una iniziativa unilaterale di Pfizer, ma una specifica decisione di EMA adottata l’8 gennaio 👇
“After dilution, vials of Comirnaty contain six doses of 0.3 mL of vaccine”
Quindi Pfizer non è inadempiente se fornisce 1/6 delle fiale in meno, visto che il numero delle dosi, oggetto del contratto, rimane invariato.
Un po’ più complesso è il caso Astra Zeneca.
La prossima settimana si discuterà presso EMA dell’autorizzazione del vaccino Astra Zeneca ma l’azienda ha già fatto sapere che non sarà in grado di far fronte al piano di consegne del primo trimestre.
Qui
AstraZeneca ha dichiarato che delle circa 80 milioni di dosi previste in consegna da APA di qui a fine marzo sarà in grado di fornirne solo 30, in relazione a problemi presso l’impianto di produzione di Novasep (un suo fornitore) non in grado di rispettare i volumi previsti
Considerate le norme richiamate si verificherebbe formalmente un ritardo (mancata consegna delle dosi nel trimestre) la cui causa consisterebbe in un difetto organizzativo del fornitore che nel contratto aveva garantito di avere le capacità produttive per far fronte agli ordini
La cosa che a me stupisce è che Astra Zeneca a suo tempo aveva dichiarato di avere già prodotto uno stock di vaccini imponente per far fronte agli ordini una volta che fossero arrivate le dovute autorizzazioni
La Commissione riterrà il ritardo scusabile e quindi concorderà con Astra Zeneca un nuovo timetable con recupero delle dosi non consegnate fino a marzo nel secondo trimestre (attivando la procedura di cui all’APA) o contesterà l’inadempimento?
Credo che con molto realismo si dovrà verificare se i problemi di produzione sono in via di soluzione o se rischiano di trascinarsi anche nei trimestri successivi (in concreto quali scelte organizzative ha adottato Astra Zeneca per superare il problema).
In ogni caso conviene a tutti poter disporre anche di un numero ridotto di dosi di vaccino. Una soluzione concordata si troverà.
Un pensiero per l’ambasciatrice d’Italia in Belgio @ElenaBasileIT
Coraggio
Il pusher ai giardinetti c’ha un nome strano, se fa chiamare Faisero.
Noi -io e er Guercio- siamo lì sulla panchina
A una certa lui si presenta.
Allora ce l’hai le dosi che c’avevi promesso? C’avemo un piano oggi, je fa er Guercio! Già ridemo!
Faisero scuote er capoccione
Regà per oggi ve dovete accontetà, sapete problemi logistici, questioni di domanda...
Io e er Guercio ci guardiamo (si vabbè se fa per dire)
Ah Faisero ma che ce stai a cojonà? Noi c’avemo l’advance Purchase Agreement.
Lui ce guarda e ce dice, e moh allora leggilo, poi me dici
Io mi rivolgo ar Guercio -lui è quello che ha studiato- je dico è come dice Faisero? Er Guercio me parla nell’orecchio me dice Po’ esse... ma lassa fare a me che mo lo spavento.
Er Guercio s’arza, se sfila gli occhiali neri, fissa Faisero e je fa: oh Faisero stamme a sentì
La Commissione insieme a un Negotiation Team (con i rappresentanti di 7 stati membri) e sotto la supervisione di una Steering Committee avvia le trattative con le case farmaceutiche.
Trovata una base comune viene sottoscritto un Advanced Purchase Agreement (APA)
L’APA concordato con la Steering Committee richiede per la sua conclusione l’approvazione della Commissione.
Se l’APA prevede un obbligo per gli stati membri di acquistare vaccini questi hanno 5 giorni per comunicare la loro intenzione di non partecipare.
VAR : Ciampolillo e Nencini non erano in fuorigioco.
Ciampolillo ora sul dischetto di rigore
Il mondo con il fiato sospeso per il voto di Nencini
🤦♂️
La CNN ha staccato sul Senato. I commentatori stanno raccontando l’infanzia tribolata di Ciampolillo. La fidanzata delle elementari di Nencini racconta del loro primo gelato insieme.
Mercoledì il presidente della regione Liguria @GiovanniToti accompagnato da @buccipergenova sindaco di Genova, hanno inaugurato trionfalmente il nuovo supermercato Esselunga di Genova, Via Piave
L’inaugurazione è avvenuta dopo anni di contrasti e nella narrazione di Toti è stata rappresentata come una vittoria sull’odiata Coop rossa. Una bandierina per galvanizzare i seguaci, ma in contrasto con l’altra battaglia dichiarata di tutela dei negozi di quartiere contro la GDO
Qui il contesto (contraddittorio) in cui si è giunti all’inaugurazione del supermercato