1/13 Un thread su cosa ci possiamo aspettare da Mario Draghi in termini di politica economica.
Cominciate leggendo questo articolo di @micheleboldrin. In esso si menzionano le ultime ''Considerazioni finali'' di Draghi come governatore della Banca d'Italia, maggio 2011.
2/13 Le ''Considerazioni Finali'' le trovate qui. La sezione rilevante è quella sull'economia italiana. Non sappiamo se Draghi potrà mettere in pratica il programma che giudica ottimale, dipenderà dai vincoli che porrà la maggioranza parlamentare.
3/13 Ecco alcuni estratti.
''Senza sacrificare la spesa in conto capitale oltre quanto già previsto nello scenario tendenziale e senza aumentare le entrate, la spesa primaria corrente dovrà però ancora contrarsi, di oltre il 5 per cento in termini reali nel triennio 2012-14''.
4/13 ''Andrebbero inoltre ridotte in misura significativa le aliquote, elevate, sui redditi dei lavoratori e delle imprese, compensando il minor gettito con ulteriori recuperi di evasione fiscale''.
5/13 ''Il federalismo fiscale può aiutare, responsabilizzando tutti i livelli di governo, imponendo rigidi vincoli di bilancio, avvicinando i cittadini alla gestione degli affari pubblici.''
6/13 ''Va affrontato alla radice il problema di efficienza della giustizia civile: la durata stimata dei processi ordinari in primo grado supera i 1.000 giorni e colloca l’Italia al 157esimo posto su 183 paesi nelle graduatorie stilate dalla Banca Mondiale''.
7/13 ''La concorrenza, radicata in molta parte dell’industria, stenta a propa-garsi al settore dei servizi, specialmente quelli di pubblica utilità. Non si auspicano privatizzazioni senza controllo, ma un sistema di concorrenza regolata''.
8/13 ''Le imprese italiane sono in media del 40 per cento più piccole di quelle dell’area dell’euro. Fra le prime 50 imprese europee per fatturato sono comprese 15 tedesche, 11 francesi, solo 4 italiane. La struttura produttiva del nostro paese appare statica''.
9/13 ''Le imprese italiane hanno in media meno patrimonio di quelle degli altri paesi avanzati; è scarsa la diversificazione delle fonti di finanziamento, in gran parte di origine bancaria, ed è elevato il peso dei debiti a breve scadenza.''
10/13 ''Per incentivare il ricorso al capitale di rischio andrebbe ridotto, nel quadro di una complessiva ricomposizione del bilancio pubblico, il carico fiscale sulla parte dei profitti ascrivibile alla remunerazione del capitale proprio.''
11/13 ''Oggi bisogna in primo luogo ricondurre il bilancio pubblico a elemento di stabilità e di propulsione della crescita economica, portandolo senza indugi al pareggio,
12/13 procedendo a una ricomposizione della spesa a vantaggio della crescita, riducendo l’onere fiscale che grava sui tanti lavoratori e imprenditori onesti.''
13/13 Direi che è abbastanza. Questo programma, enunciato nel 2011, è oggi sempre attuale perché nulla di quanto suggerito è stato fatto, né prima né durante la pandemia. Buona fortuna a Mario Draghi e a tutti noi.
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Esce oggi su @ilriformista un mio articolo su un tema che si è discusso anche su twitter: disuguglianza e attacchi populisti alla democrazia, in USA e in Italia (Il titolo non l'ho scelto io e secondo me è sbagliato, ma pazienza). 1/21 ilriformista.it/la-classe-medi…
In questo t hread vorrei aggiungere alcuni grafici esplicativi e riportare i link alle fonti. Nell'articolo uso i dati del Congressional Budget Office (CBO) per analizzare l'andamento nel tempo di diverse classi di reddito. 2/21
L'analisi riguarda tre gruppi: il 20% superiore (i ''ricchi''), il 20% centrale (la ''classe media'') e il 20% più basso (i ''poveri''). Ovviamente, definizione da prendere cum grano salis. Si guarda all'andamento sia al lordo sia al netto di tasse e trasferimenti. 3/21
Tito Boeri @Tboeri ha già rilevato i due punti principali di criticità. È un provvedimento che spinge alla spesa di persona in periodo di pandemia ed è un provvedimento che beneficia soprattuto le classi medio-alte. 2/11
In particolare, gli effetti redistributivi (da ''Robin Hood al contrario'') sono stati approfonditi da Enrico d'Elia, senior economist al Dipartimento delle Finanze del MEF. lavoce.info/archives/71253… 3/11
Sono contento che sia stato reso nuovamente accessibile l'archivio di noisefromamerika. Permette di ripresentare vecchi articoli che restano (purtroppo) sempre attuali. Oggi parliamo della lamentatio di Fassina sulla competenza. 1/4
A costo di essere noioso, vorrei tornare sul tema del deficit di crescita dell'Italia. Semplicemente, mi pare che questo tema, che dovrebbe essere centrale nel dibattito di politica economica, non riceva la giusta attenzione. 1/12
Ho discusso precedentemente l'andamento comparato del PIL pro-capite e della produttività totale dei fattori. 2/12
In questo thread comparerò il tasso di crescita del PIL reale (non pro-capite) dell'Italia con quello dell'Eurozona e con quello dell'Unione Europea dal 1995 al 2009. 3/12
.@emanuelefelice2,
Io sono abbastanza confuso. In questo thread ci spieghi che volete (dici ''noi'', suppongo parli a nome del PD) più informazioni su come le multinazionali pagano le tasse. Queste informazioni, ci spieghi, sono già in possesso dell'Agenzia delle Entrate. 1/6
La differenza è che volete che le informazioni vengano rese pubbliche. Al tempo stesso il vicesegretario del PD afferma che ''chi chiede ingenti finanziamenti riporta la sede in Italia'', cosa diversa dall'obbligo informativo. 2/6
Infine, queste differenti richieste sembrano arrivare solo ora, con il ''decreto liquidità'' già operativo e con procedure già avviate di richiesta prestiti e relative garanzie. 3/6 ilsole24ore.com/art/fiat-chrys…
Volevo riprendere un thread recentemente pubblicato da @micheleboldrin sull'andamento della Produttività Totale dei Fattori. Per favore leggere prima il suo thread. 1/13
Qui voglio solo presentare gli stessi identici dati in un modo che forse è più adatto per la divulgazione. Essenzialmente faccio due cose: pongo come anno base l'inizio del periodo e metto meno linee per grafico. 2/13
Cominciamo con l'Italia. Vi ricordo che la Produttività Totale dei Fattori è una misura di efficienza nell'uso dei fattori. L'Italia fece molto bene durante il ''miracolo economico. Lo stallo inizia nella seconda metà degli anni Settanta. 3/13