Mi hanno trovata in una strada di Mosca, fu così che cominciò.
Ero una cagnolina randagia di 3 anni, docile e buona, così mi hanno preso e portato nei loro bellissimi laboratori.
Sì, si mangiava proprio bene, tutti erano gentili con me, ed avevo altri 5 cani a farmi compagnia.
Facevamo tanti giochi, un po’ strani a dire il vero: a volte ci mettevano in una specie di centrifuga e ci facevano girare sempre più veloce, fino a farci svenire. Poi vedevano chi era fra noi il più veloce a rimettersi in sesto.
E io ero la migliore.
E poi quei rumori, quelle vibrazioni sempre più forti, e gli spazi sempre più ristretti.
Alla fine, uno alla volta, gli altri cani sparirono, rimasi sola.
Ma non sapevo a quel tempo che vincere una gara, essere la migliore, non sempre porta bene.
Cominciai a sospettare qualcosa quando la mia amica, la biologa Adilya Kotovskaya, mi coccolò e nell’accarezzarmi pianse e disse: “Ti prego, perdonaci”.
Poi mi collegarono un sacco di sensori, una specie di tuta, e mi misero dentro una scatola di ferro. Era il 3 Novembre del ‘57.
Sentii un rumore assurdo, la nuova “lavatrice” non era mai andata così forte. Non capivo dove ero, ero proprio stretta e non potevo muovermi.
Passati i primi terribili minuti, grazie anche al silenzio totale, il mio cuore tornò normale.
E mi sentivo leggera, come una piuma.
Venni a sapere poi che feci nove volte il giro della terra, in orbita, prima di perdere i sensi. Sì, perché non avevano calcolato che i raggi del sole, senza la schermatura dell’atmosfera, riscaldavano assai quella strana scatola, mi sembra si chiamasse Sputnik 2.
Avevano calcolato che avrei passato almeno 8-10 giorni in orbita, ero il primo essere vivente ad andare nello spazio e volevano capire come si stava senza gravità.
In realtà dopo poche ore, tre o quattro, morii per la disidratazione e per il calore.
Il rientro nell’atmosfera terrestre fece poi il resto: quando aprirono la capsula, ritrovata nelle Antille il 14 Aprile del’58, ero completamente carbonizzata.
Ecco, lo dicevo io che vincere non era il massimo, tutto sommato era meglio la vita da randagia.
Diventai famosa, ma sbagliarono anche il mio nome: sulle statue, nei francobolli e sui libri hanno scritto che mi chiamavo Laika.
Quello non era il mio vero nome, lo scelsero perché secondo loro era più bello, più accattivante.
In realtà mi chiamavo Kudrjavka.
Perdonaci Kudrjavka, non meritavi una fine così atroce. 💔
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Mi chiamo Samuel Parris e sono un pastore calvinista e puritano di Salem, nel Massachusetts.
Vi voglio raccontare cosa successe dalle mie parti nel 1692.
Fatti che mi hanno reso famoso.
Dovete sapere che un bel giorno mi accorsi che mia figlia Elizabeth, di 9 anni, e sua cugina Abigail di 11, cominciarono a fare cose strane: strisciavano sotto le sedie, entravano nelle buche, assumevano svariate posizioni buffe, e facevano discorsi ridicoli e assurdi.
Con noi viveva anche una schiava di nome Tituba, che avevo acquistato assieme a suo marito John.
Dapprima cercai di curarle pregando, ma non migliorarono. Chiamai allora il medico William Griggs e il reverendo John Hale. Entrambi non ebbero dubbi: era colpa della stregoneria.
Fra le mostruosità commesse dai nazisti molti sanno dei Rom, Sinti e zingari in genere, uccisi nei campi di sterminio.
Alcune fonti parlano di 500.000 vittime.
Non tutti sanno però che il criterio di selezione, fra chi uccidere o salvare, era diverso rispetto agli ebrei.🔽
Nella loro follia omicida i nazisti eliminarono con metodo scientifico dapprima gli ebrei più puri, quelli che non avevano mischiato il loro sangue ebreo con il sangue ariano. In realtà poi finirono per uccidere anche le coppie miste ed i loro figli, è ben noto.🔽
Gli zingari invece li consideravano un popolo di origine ariana, che durante la sua migrazione aveva corrotto il suo sangue con altre etnie. Ad esempio una parte di loro proveniva o aveva vissuto in India per un lungo periodo.🔽
Londra: grazie ai raggi X sono riusciti a riprodurre un meccanismo complicato dell’Antica Grecia. Composto da 82 frammenti è solo grazie ai graffi presenti sulle varie parti che hanno potuto capire come funzionava.
Ma cos’era?
L'Antikythera (così è stato chiamato) sembrava una specie di orologio, in realtà era un calcolatore astronomico.
Era usato per calcolare le fasi lunari, le eclissi e la posizione del sole e dei pianeti.
Aveva però un errore di fondo.
A quel tempo pensavano che la terra fosse al centro e che il sole e gli altri pianeti girassero attorno ad essa. Nonostante ciò è stato forse il primo “calcolatore” mai costruito dall’uomo, un passo in avanti rispetto alle statiche pietre di Stonehenge.
Quel giorno del 9 Marzo 1976 ero sulla funivia del Cermis, erano le 17.16 e stavamo rientrando a valle dopo una meravigliosa giornata.
Poi la cabina si è fermata, ho visto i cavi attorcigliarsi e infine spezzarsi.
“Muoio” è l’unica cosa che ho pensato. 🔽
Invece no.
Eravamo in 42 in quella maledetta cabina, e in 41 sono morti: 21 turisti da Amburgo, 11 italiani, 7 austriaci, un francese, il manovratore e alcuni operai dell’impianto.
15 erano bambini fra i 7 ed i 15 anni. 🔽
Io, Alessandra Piovesana, ero in gita con i compagni di Liceo , venivamo da Milano, ed avevo 14 anni. Non mi accorsi del volo, mi trovarono svenuta in mezzo ai corpi dei miei sfortunati compagni. Furono loro che mi salvarono proteggendomi durante la caduta.🔽
Biden combatte contro le limitazioni di accesso al voto: in molti Stati a maggioranza Repubblicana vorrebbero ripristinare molte esclusioni, rivolte soprattutto alle minoranze nere.
Mi ricollego a questo per ricordare che già nel 1920 le donne votavano negli USA.
E da noi? 🔽
Le donne da noi hanno potuto votare solo nel ‘46, l’ideologia fascista considerava le donne esseri inferiori.
Dubbi a riguardo?
Direi di no, basta leggere i documenti dell’epoca. 🔽
Ferdinando Loffredo, autore della “Politica della famiglia”, nel 1938 scrisse: «La indiscutibile minore intelligenza della donna ha impedito di comprendere che la maggiore soddisfazione può essere da essa provata solo nella famiglia
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