Ritroviamo un intellettuale di sinistra, un pensatore restio ai pessimi social, da sempre interprete delle pulsioni e delle ragioni della sinistra descritte con partecipazione, immedesimazione, empatia, vicinanza e attenzione.
Oltre all'inconfondibile arroganza.
Essendo un giornalista, preciso, attento e documentato avrà sicuramente analizzato con scrupolo la situazione negli altri stati UE prima di scrivere i soliti pensierini? Ne possiamo esser certi!
Saprà l'illustre giornalista dalle preziose e telegrafiche opinioni, cosa accade fuori dall'Italico suolo? Perché mai perder tempo a documentarsi? Meglio dar voce a sensazioni, idee che saltano in testa, momenti di consapevolezza bovina e altri ululati!
Al pensatore, giornalista e conoscitore di tutto un po' e niente in tutto, raccomandiamo di non scomodare antenati, dinosauri e primati. Se ci tiene si sposti direttamente in un'altra era geologica. Forse la scelta migliore?
La situazione dei docenti è semplice ed a suo modo abbagliante, in DAD come in classe: c'è chi lavora con dedizione ed abnegazione e ci sono imbarazzanti scansafatiche.
I secondi si notano molto più dei primi.
I docenti che lavorano seriamente non lavorano soltando durante le ore di lezione: fanno laboratori, formazione, preparano lezioni, correggono compiti e ne preparano, hanno incarichi dentro a scuole ed università, fanno riunioni ed incontrano le famiglie.
Anche in DAD.
I Dirigenti Scolastici hanno ben pochi strumenti per sanzionare gli scansafatiche. Informatevi, ogni Preside ha sulla cabeza varie denuncie di sindacati confederali e no, che son sempre pronti a salvaguardare il nullafacente di turno.
Il motore della giustizia sociale e del superamento delle diseguaglianze è in Italia un pessimo arnese di fabbricazione ignota e che funziona un giorno sì e tre no, inceppando continuamente l'ascensore sociale. Cos'è?
Semplice: l'invidia!
L'invidia è il motorino scassato a cui affidiamo il nostro arrampicarci verso l'alto, non l'istruzione, il merito, la formazione continua, i sacrifici.
Naturalmente dandogli altri nomi: invidia suona male.
Lotta di classe suona molto meglio di invidia e ora con il ritorno del vintage è anche di gran moda.
Le case editrice Italiane fanno a gara per avere autori infiammati dalla "lotta di classe", dall'odio giusto e opportuno.
Scusi @PLCastagnetti a lei sembra un linguaggio accettabile? Le parole hanno un senso o le possiamo utilizzare come coriandoli o pietre indifferentemente?
Qui non si tratta affatto di parteggiare per una fazione o per l'altra, ma si tratta di non trasformare il confronto politico, anche quello serrato, in caciara populista alla Trump.
Dove portino le parole utilizzate come pietre non lo abbiamo visto negli USA?
Come semplice e trascurabile cittadino mi aspetto critiche PUBBLICHE e non mugugni di corridoio a queste affermazioni, ad un'analisi politica che indica negli avversari politici "mandanti e sicari".
Spero che altri "semplici e trascurabili" cittadini ne comprendano l'importanza.
"I tell you what freedom is to me: no fear." Nina Simone e la sua battaglia contro la paura ha qualcosa da dirci qui e ora?
Mr #PianPiano con @ceranto cucina playlist e rapidi ascolti.
Conte Giuseppe va alla fin fine dov'è il posto di Conte Giueppe. Non tra i Cavour o gli Aldo Moro.
Nel M5s ad applaudire i vari Beppe Grillo.
La sua identità politica non è europeista, non è atlantista, ma populista ed è in una forza populista ed opportunista come il M5s (partito disposto ad allearsi con chiunque al di là di qualsiasi programma) che lo ritroviamo.
Non è un caso.
Il partito che raccoglieva le firme per uscire dall'euro, della decrescita felice spacciata per ambientalismo, delle purghe e delle espulsioni per chi dissente, dei vertici non eletti (chi ha legittimato Grillo e Casaleggio?), dell'opaca piattaforma Rousseau.