Questo signore, che ama le sparate, si chiama Galli Della Loggia Ernesto e rimpiange un bel mondo antico finito da mezzosecolo. L'erudito giornalista scrive stamane sulla cittadinaza per chi è nato e cresciuto in Italia, dichiarandosi contrario.
"Bellissimo" è rilevare come slogan urlati da un centinaio di facinorosi figli di immigrati, frammisti ad italianissimi sia alla base dell'argomentazione dell'erudito giornalista.
Non c'è che dire un argomento "fortissimo".
"Fortissima" anche la conclusione, visto che l'antisemitismo ammorba proprio quella destra contraria alla riforma della cittadinanza per gli stranieri.
Sono molto meno erudito e intelligente di Galli Della Loggia Ernesto, se qualcuno mi aiuta in termini di logica ne sarò grato.
L'Italia complice dei nazisti nell'Olocausto si ritrova oggi con una destra postfascista che non ha fatto MAI i conti con il ventennio fascista e che ancora si pasce nel "Mussolini ha fatto anche tante cose buone" e non parlo di Casa Pound e Forza Nuova.
Forse un motivo c'è?
Sì, il motivo è che con l'antisemitismo ed il fascismo i conti non li ha fatti proprio chi è contrario alla cittadinanza per gli stranieri.
Ed il cerchio si chiude.
Galli Della Loggia sostiene che " Tra l’illuminismo e l’identità, rassegniamoci, quasi sempre vince l’identità." Ebbene essendo europei, parte delle democrazie liberali figlie dell'illuminismo, che scavalcò proprio le identità per fondare gli stati moderni dissentiamo.
Con forza
L'illuminismo è quel che abbiamo come occidentali per contenere il ginepraio delle identità, dei nazionalismi e delle spinte irrazionali e spesso violente che li abitano.
Cantare la debolezza dell'illuminismo è tirare la coda alla tigre, senza aver consapevolezza dei risultati.
La nostalgia della "piccola patria" dove lingua e identità sono preservate, rifiutando circolazione delle persone è rassicurante, ma nella contemporaneità le cose vanno diversamente.
La sfida sta nella coabitazione tra identità diverse non nell'utopia di un'identità omogenea.
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Un giornalista de il Fatto Quotidiano al massimo della forma si lancia sui social il 17 aprile in previsioni apocalittiche sulla pandemia. Previsioni ovviamente sbagliate.
La paura a fini propagandistici: bravissimo e applausi.
Lo stesso giorno, il 17 aprile, uno storico dell'arte abituale ospite televisivo dove parla di tutto meno che di arte, anche lui al massimo della forma, si lancia in una previsione apocalittica sulla pandemia.
La futura Presidentessa del Consiglio intenta nella campagna "Bibbiano" che si rivela, giorno dopo giorno, faccenda assai diversa da come presentata allora: un personaggio previdente e misurato.
Il passaggio da Draghi a lei sarà indolore, ma consiglio l'anestesia totale.
La questione del passaggio da una destra postfascista ad una destra conservatrice è centrale in Italia. Manca il coraggio di andar oltre la nostalgia per Mussolini ed un nazionalismo da bar, evidentemente improponibile.
La crescente forza di FdI rende il processo difficile.
Eppure da questo abbandono del postfascismo e del nazionalismo passa il futuro del paese. Perché escludere dal potere la destra ne rafforza solo i consensi e quindi è strategia sbagliata.
Il punto è evidenziare che il postfascismo non ha gli strumenti per governare il presente.
Torniamo al calore del jazz con Mr #PianPiano e all'intelligente interpretazione che ne ha dato Dave Brubeck. Come ogni domenica pochi rapidi ascolti e playlist antologica in dono.
Sembra essere la cosa indubbiamente migliore riproporre un governo con il buonissimo Conte Giuseppe e gli straordinari Arcuri Domenico e Bonafede Alfonso, benedetti da D'Alema Massimo e dalla fondazione "ItalianiEuropeiCinesi". Speriamo accada presto.
Si indaga su oltre 200 milioni di mascherine FFP2 non certificate ed inefficaci, distribuite ai sanitari da Arcuri Domenico, oltre a ventilatori polmonari Cinesi non certificati ed a norma ritirati dagli ospedali.
Un lavoro "straordinario", fatto da un team "straordinario".