Thread by @ParticipioPart

Non furono festeggiamenti, bensì una lugubre danza di morte idealmente praticata sulle spalle di 39 innocenti vittime.

39 esseri umani dimenticati, anzi 39 #Angeli che meritavano rispetto.

Esseri umani oltraggiati dai loro beniamini e soprattutto dai loro

stessi “fratelli di tifo”
Perché quella partita non si sarebbe mai dovuta disputare: troppo l’orrore,troppo il dolore.
Ed allora perché fu disputata?
Sicuramente per ordine pubblico,ma anche per la famelica brama di vittoria del sodalizio torinese.
Erano smaniosi sia i dirigenti

che i calciatori ed alcune loro dichiarazioni resero palese lo stato d’animo descritto.

-Boniperti: “noi dobbiamo pensare solo alla partita”
-Tacconi:”il calcio è anche questo”
-Platini che gioisce saltando
e ridendo dopo aver segnato il rigore(fra l’altro farlocco).
La cosa

più aberrante, però, furono i festeggiamenti...

“E perché dopo i vincitori hanno festeggiato?”

Ecco l’ultima domanda di Minoli che trova risposta nel loro motto: perché “vincere è l’unica cosa che conta”

Alcuni trovarono la scusa che i festeggiamenti furono imposti per motivi di ordine pubblico...
Ma a voi le facce di Scirea, Platini, Rossi, Cabrini, sembrano quelle di gente costretta a

festeggiare(sarebbero stati attori straordinari) o di gente realmente felice?


E poi, perché scendere dall’areo con la coppa alzata al cielo?
Quale “ordine pubblico”

rispettavano in quel frangente?

Il paradosso è che quella coppa farlocca e ricolma di sangue è ancora esposta e che loro se ne vantano pure...

Oggi, nell’anniversario di quel tristissimo evento, invito tutti a fare una preghiera per quelle 39 innocenti anime.
#39Angeli