La vergogna non è la scarcerazione di Brusca, la vergogna vera sono mafia, ndrangheta, camorra e sacra corona unita. Ogni strategia per rimuovere la vera vergogna è lecita, comprese agevolazioni per collaboratori di giustizia.
I postfascisti di Meloni Georgia, oltre a non fare i conti con la storia, utilizzano questi episodi per far propaganda. Contro cosa? Contro le agevolazioni per i collaboratori di giustizia.
Volute da Giovanni Falcone.
Facile far leva sulle mostruosità di Brusca, l'uomo che ha sciolto nell'acido un bambino. L'indignazione cosa cancella?
Cancella le centinaia di mafiosi finiti in galera grazie alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, che non sarebbero in galera, ma a spasso.
In galera finirono molti mafiosi con il primo collaboratore di giustizia, quel Buscetta che fu convinto proprio da Giovanni Falcone: solo al maxiprocesso 475 mafiosi alla sbarra, grazie al pentito, 19 ergastoli.
Chi raglia "Vergogna!" ricoprendo un ruolo politico e non avendo cari morti per mano di un collaboratore, cosa ha in mente? Ha in mente di cancellare le agevolazioni per i collaboratori di giustizia.
Questo agevola od ostacola i mafiosi?
Meditate gente, meditate....
PS: sia chiaro che oltre ai collaboratori c'è la approfondita attività investigativa, di gente molto in gamba e pronta al sacrificio. Tanti e vanno onorati per le capacità e la determinazione spesso eroica.
Ma dei collaboratori possiamo fare a meno senza agevolare le mafie? NO.
E adesso facciamo una carrellata sul partito che grida "Vergogna" ovvero Fratelli d'Italia. fanpage.it/attualita/voto…
Ovviamente, si tratta di personaggi ora espulsi dal partito di Meloni Giorgia. Tuttavia prima di alzar il ditino contro la "vergogna" di un provvedimento voluto da Giovanni Falcone e che si è mostrato efficace nello sradicare interi clan mafiosi, ci sarebbe altro da fare.
Direi.
• • •
Missing some Tweet in this thread? You can try to
force a refresh
Questo signore, che ama le sparate, si chiama Galli Della Loggia Ernesto e rimpiange un bel mondo antico finito da mezzosecolo. L'erudito giornalista scrive stamane sulla cittadinaza per chi è nato e cresciuto in Italia, dichiarandosi contrario.
"Bellissimo" è rilevare come slogan urlati da un centinaio di facinorosi figli di immigrati, frammisti ad italianissimi sia alla base dell'argomentazione dell'erudito giornalista.
Un giornalista de il Fatto Quotidiano al massimo della forma si lancia sui social il 17 aprile in previsioni apocalittiche sulla pandemia. Previsioni ovviamente sbagliate.
La paura a fini propagandistici: bravissimo e applausi.
Lo stesso giorno, il 17 aprile, uno storico dell'arte abituale ospite televisivo dove parla di tutto meno che di arte, anche lui al massimo della forma, si lancia in una previsione apocalittica sulla pandemia.
La futura Presidentessa del Consiglio intenta nella campagna "Bibbiano" che si rivela, giorno dopo giorno, faccenda assai diversa da come presentata allora: un personaggio previdente e misurato.
Il passaggio da Draghi a lei sarà indolore, ma consiglio l'anestesia totale.
La questione del passaggio da una destra postfascista ad una destra conservatrice è centrale in Italia. Manca il coraggio di andar oltre la nostalgia per Mussolini ed un nazionalismo da bar, evidentemente improponibile.
La crescente forza di FdI rende il processo difficile.
Eppure da questo abbandono del postfascismo e del nazionalismo passa il futuro del paese. Perché escludere dal potere la destra ne rafforza solo i consensi e quindi è strategia sbagliata.
Il punto è evidenziare che il postfascismo non ha gli strumenti per governare il presente.
Torniamo al calore del jazz con Mr #PianPiano e all'intelligente interpretazione che ne ha dato Dave Brubeck. Come ogni domenica pochi rapidi ascolti e playlist antologica in dono.
Sembra essere la cosa indubbiamente migliore riproporre un governo con il buonissimo Conte Giuseppe e gli straordinari Arcuri Domenico e Bonafede Alfonso, benedetti da D'Alema Massimo e dalla fondazione "ItalianiEuropeiCinesi". Speriamo accada presto.