2/ Chiunque, riguardo al #vaccinoCovid, abbia provato a condividere le proprie perplessità, anche moderate e circoscritte (es. all'opportunità di sottoporlo ai giovanissimi), è stato deriso, bullizzato e additato aprioristicamente quale bifolco opportunista nemico della scienza.
3/ Tale fallacia retorica è chiamata "colpa per associazione", un caso particolare di argumentum ad hominem.
4/ Tramite questo atteggiamento deleterio e immaturo - condotto con faziosità da chi possiede granitiche certezze e vuole narcisisticamente ratificarle - qualsiasi tipo di dibattito nel merito è stato dolosamente annichilito e ridotto a "gnegne".
5/ Mentre gli eretici (i titubanti) venivano ostracizzati, i fedeli sostenevano l'opportunità del sacrificio collettivista al Moloch del processo farmaceutico, sancendone il dogma dell'infallibilità, nel nome del sacro rapporto rischi / benefici.
6/ Da qui, a supportare, con partigiano fervore, l'incontrovertibile *necessità* totalizzante dell'applicazione indiscriminata di qualsiasi tipo di #VaccinoAntiCovid, il passo è breve.
7/ È pertanto comprensibile il risentimento delle Cassandre, ora che le perplessità non sono più una loro esclusiva. Ovvero esattamente da oggi: il giorno in cui i sacerdoti del culto del "Vafatto" rinnegano il Messia #AstraZeneca con il quale avevano da poco condiviso il pane.
8/ In un angolo i Convinti risolvono le loro dissonanze cognitive tramite il calcolo di percentuali dello zerovirgola.
9/ Nell'altro angolo, i genitori dei figli assennati e responsabili, indotti dalla propaganda ad affrettarsi ad aderire all'apotropaico rituale dell'open day, affrontano le proprie ansie a fronte di alcune improbabili insidie, finora ritenute trascurabili.
10/ Di tempo ve ne era. Quantomeno per iniziare ad affrontare un dibattito che non è mai stato reso nemmeno lontanamente *ammissibile*....
11/ ...almeno fino al momento in cui le inconfutabili certezze - promosse con fanatismo e dalle starlette del web - sono state sbattute di fronte all'opportunità del dubbio.
12/ Cari sacerdoti e ortodossi, esperti, competenti, altruisti, ragionevoli, sodali della scienza (ma soprattutto della tecnica): non avvertite la responsabilità di aver indotto proprio voi le persone che ripugnate a formarsi idee bislacche?
13/ Complice il vostro atteggiamento da bulli, perentorio, arrogante, censorio e presuntuoso, in opposizione a qualsiasi evidenza che emergeva dalle stesse fonti ufficiali che idolatrate.
14/ Dalle avvertenze nei fogli illustrativi, nei consensi da firmare, dalle incertezze e i numeri della rolling review di EMA, dalle raccomandazioni altalenanti di AIFA, dai dati nudi e crudi.
15/ Voi e le vostre millantate convinzioni irrazionali, che avete voluto aggressivamente imporre e che venivano matematicamente smentite, siete i promotori del clima di sfiducia che ha indotto gli scettici a rivolgersi verso fonti di informazione sempre più incerte.
16/ E lo avete fatto deliberatamente perché una squadra di utili idioti con le calamite al braccio torna sempre comoda da strumentalizzare quando le certezze crepitano e gli argomenti non bastano a sovrastare l'altro.
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1/ L'espressione "fiducia nella Scienza" è un artificio retorico che surrettiziamente introduce la dicotomia "scelte motivate dalla ragione" vs "scelte motivate dall'irrazionalità".
2/ Sottende un'interpretazione ingenua / animista della Scienza, rappresentata come un soggetto unico pensante, capace di indurre decisioni tramite una propria visione, una propria volontà. Ma la Scienza è fatta di metodo, ipotesi e di persone.
3/ La comunicazione scientifica è necessariamente disintermediata. Le scelte politiche ed etiche sono indotte a loro volta da un'ulteriore rivisitazione delle ipotesi scientifiche.