2/Il “piano di investimento per l’università” che la ministra stessa considera inedito per l’Italia passerà praticamente tutto attraverso il Fondo italiano per la Scienza mur.gov.it/it/news/gioved…
3/Ciò significa, in altri termini, che non verrà gestito secondo i canali ordinari di finanziamento delle istituzioni universitarie. Negli ultimi 20 anni del resto, non è la prima volta che nuove risorse per la ricerca subiscono questo destino
4/IIT, Human Technopole, per certi versi le “cattedre Natta” messe a punto da Renzi e bloccate solo dalla sua sconfitta al referendum. In tutti questi casi il finanziamento alla ricerca passava tutto al di fuori dell’amministrazione ministeriale “regolare” roars.it/online/liit-ha…
5/In tutti i casi si è manifestata l’opposizione della comunità accademica. In tutti i casi, a beneficiare di questi finanziamenti sono o sarebbero stati gruppi di lavoro ben definiti e ristretti (con risultati alla prova dei fatti deludenti rispetto all’investimento)
6/In tutti i casi, il discorso usato per giustificare questo atteggiamento metteva in mezzo poli “eccellenti”, necessità di applicabilità immediata dei risultati sul piano produttivo e imprenditoriale, e in generale…
7/una distinzione tra la ricerca e il resto di ruoli e funzioni dell’università che limita e orienta l’impatto di queste risorse, in un paese che avrebbe bisogno di più laureati, più docenti, più strutture di diffusione della conoscenza sul territorio
8/Il tutto arricchito da un riferimento alla riforma del reclutamento incentrata sulle chiamate dirette che, di per sé non sbagliata a priori, rischia in questo contesto di essere un nuovo volano di disuguaglianza di trattamento e risorse tra sedi
9/Tutto sembra insomma andare verso l’alimentazione dell’autoproclamata e mai dimostrata “eccellenza” dei soliti noti che abbiamo percorso più volte nel recente passato col solo risultato di mettere ancora più in difficoltà…
10/il tessuto d’insieme dei nostri alti studi, che con la sua qualità diffusa è ciò che ancora permette all’accademia italiana di avere il ruolo che le compete nel mondo. ansa.it/canale_legalit…
11/Signora ministra, è il caso di continuare così? O l’auspicato cambio di passo non dovrebbe prevedere, a monte, un cambio di paradigmi nelle politiche per la scienza?
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1/ Il problema dei salari è strettamente legato alla produttività del lavoro in Italia, dove i valori sono entrambi fermi dagli anni '90.
(Stipendi lordi medi mensili, fonte Eurostat 2019)
2/ La teoria economica "classica" da libro di testo dice che i salari devono seguire la produttività, ma diversi studi più evoluti mostrano come il rapporto di causa-effetto non sia affatto scontato.
3/ Del resto se si considera il lavoro come uno dei fattori della produzione, prezzi ed incentivi hanno indirizzato il mercato verso un migliore sfruttamento dei fattori stessi.
Nel mercato del lavoro per un giovane la cosa più importante è trovare una occupazione coerente col percorso formativo compiuto in modo da arricchire il proprio CV. lastampa.it/economia/2021/…
2/ Accettare invece primi lavori poco qualificati può far cadere nella trappola della precarietà continuata. Bisogna quindi sapere e POTERE aspettare le giuste occasioni. Ma chi può permetterselo? Ecco che la libertà di non dover dipendere dal reddito diventa essenziale.
3/ Questo provoca quindi un perpetuarsi delle diseguaglianze: oltre a quelle già presenti nella dotazione di capitale culturale, le classi elevati possono accedere a studi migliori, e relazionale oltre che economico: