Faccio un po' fatica parlare del massacro di #SantaMariaCapuaVetere.
Se ci penso comincio ad agitarmi, come ogni volta che sento parlare di pestaggi in carcere.
Per capirci, non guardo film ambientati in galera.
>
metabolizzato 40 anni fa e, invece, (sarà la vecchiaia) da un po' di tempo mi tornano fuori prepotentemente.
Nel 2018, al Festival #AltaFelicità#NoTav in #ValSusa, sono dovuto scappare da un monologo di Ascanio Celestini, che raccontava di un ragazzo, arrestato per futili
>
>
motivi, che dalla questura esce morto, massacrato di botte (Quante ne conosciamo di queste storie?!).
A metà racconto tremavo come una foglia.
Ma poi vedo tweet e dichiarazioni idiote e allora tocca farsi forza e intervenire.
Gente che finge che le
>
>
evidenze non contino, se non è stata emessa la sentenza, o politici come @gennaromigliore, che prima fa il garantista, poi, di fronte alle stesse evidenze, si scandalizza per la violenza.
Come se non lo sapesse, che ogni giorno, ripeto, ogni giorno, in carcere dei detenuti
>
>
vengono massacrati.
Succede da sempre e, temo, sempre succederà, visto lo schifo umano dei nostri politici.
Per il Natale scorso ben 6 nostri parlamentari sono andati a ossequiare il criminale Verdini (che doveva stare in carcere pochissimi mesi).
>
>
squadracce di picchiatori sono formate solo di poche unità, gli altri militi sono comunque complici, perché tutti in carcere sanno chi partecipa ai pestaggi, ma (salvo eccezioni che confermano la regola) nessuno denuncia, per criminale omertà.
> radioalice.org/index.php?opti…
>
Qui, solo qualche mese fa, raccontavo del carcere di Modena ai miei tempi, dopo l'ennesimo fatto attuale.
#Bologna, non a caso soprannominata Bofogna, è ormai diventata una città di merda, non più orientata alle esigenze dei giovani universitari (che l'hanno nutrita di soldi e intelligenza nei secoli), ma a quelle dei reparti geriatrici.
>
hanno cominciato negli anni '80 a derubare degli spazi di socializzazione la cittadinanza.
Mentre la merda televisiva invitava a "correre a casa in tutta fretta, che c'è Canale5 che ti aspetta", venivano promulgate ordinanze idiote, che vietavano di sedersi sui gradini di
>
>
SanPetronio.
Si faceva di tutto per sgomberare Piazza Maggiore dalle migliaia di esseri umani che la invadevano ogni sera dalla notte dei tempi.
Per l'«austerity» si obbligavano i locali a chiudere a mezzanotte.
Imbecilli!
C'erano un sacco di locali a Bologna che aprivano
>
Ignoranti che covano idiozie.
(potrei farci una nuova rubrica.🤔)
Ultimamente si è diffuso anche in Italia l'uso del neologismo #covidiota, nato in Inghilterra lo scorso anno, che indica tutti coloro che hanno un comportamento irrazionale nei confronti della pandemia.
Come
>
>
esempi, lo "Urban Dictionary" cita chi ignora le avvertenze mediche sui comportamenti (mascherine, distanziomenti, etc.) e chi, paventando scenari catastrofici, acquista scorte inverosimili di merci.
(avete presente quelli che in USA hanno raddoppiato gli acquisti di armi?).
>
>
Più restrittivo il "Cambridge Dictionary", che focalizza principalmente il comportamento di chi nega la pandemia e rifiuta le prescrizioni.
Anche in Italia la Treccani affronta il neologismo in due articoli, offrendo la stessa interpretazione dello "Urban".
>
Il tweet chiude suggerendo come chiave di lettura, che "se un’impresa ..." allora per i cattivi anticapitalisti "tutte le imprese diventano ..." (caso mai il lettore non capisse).
In quel pezzo di articolo che si legge (col cazzo che compro Il Foglio), Capone si lamenta
>
>
che gli altri quotidiani accusino "la sete di profitto" e, quindi, si getta in una strenua difesa del capitalismo.
Ora ve li immaginate i discorsi bolshevichi dei quotidiani di Agnelli e di Libero? 😅
Infatti, parlano tutti di "sete di profitto" (davanti agli occhi del
>
Ne ho le palle piene di questo liberismo d'accatto, per cui ogni volta che c'è un morto, un incidente o un'altra grave schifezza, tutti a dire che "si tratta di singoli criminali", che "non bisogna incolpare tutti gli imprenditori", che "il tessuto è
> #PrenditoriaItaliana
onesto", etc.
Io lo so che ci sono tantissimi imprenditori onesti e seri (son stato un piccolo imprenditore anch'io), ma appena uno dice "rafforziamo i controlli", "miglioriamo le norme sulla sicurezza", "aumentiamo le pene a chi mette a rischio i
> #PrenditoriaItaliana
>
lavoratori", etc., ecco risuona il coro dei difensori del "crimine organizzato", che urla ai comunisti, al default economico, a Soros che vuole comprarsi le nostre aziende, e altre idiozie simili.
Lezioni brevi di Social Network:
Argomento: "Come discute un troll"
Il troll (per stupidità propria o perché aizzato da una qualche "bestia") attacca un utente (in questo caso @martafana).
Attenzione: non discute mai nel merito del tweet, ma sputa la sua
> #BastaTroll
Vuoi dire che i liberali de' noantri non s'aggrappano alle idiozie deluchiane per dare addosso ai lavoratori e cercare deprimere ulteriormente i salari?
Questi fautori dello schiavismo non spiegano che il
>
>
bracciante stagionale spesso lavora per 4-500 euro per un mese o due e poi sta mesi senza lavoro e con reddito zero.
Non ti raccontano che su di lui viene scaricato il "rischio d'impresa", che si dovrebbe assumere il datore di lavoro.
Non ti dice che in altri paesi
>
>
d'Europa, come la Germania, esiste il salario minimo, mentre in Italia esistono contratti nazionali (che comunque prevedono tariffe più basse), ma non è obbligatorio applicarli.
Non sa (?) che puoi recarti sul posto e non venire pagato perché piove,
>