Si legge un pò di tutto sugli #invalsi, si mischiano cause ed effetti, si danno numeri un pò a caso. Mi xmetto di fare solo qualche riflessione, ogni tanto qualche ora in classe la passo anch'io in fondo. Opinioni mie sia chiaro, ma forse aiutano a capire il problema
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Siamo agli ultimi posti in Europa per "basic software skills" e per quanto riguarda la capacità di utilizzo di internet e il suo sviluppo.
Lecito pensare ci sia qualche difficoltà in + nell'adattarsi a, o sviluppare, nuove tech e metodi d'insegnamento. /3
Un insegnante in ITA ha salario medio pari al 75% di uno stipendio medio privato, a parità di titolo di studio. In UK/GER non c'è differenziale con altri settori
Non esiste incentivo economico x insegnare, magari anche bene, invece di fare altro
p.s. Per presidi è inverso 🤔 /4
La progressione salariale per gli insegnanti in Italia non esiste. In UK guadagni addirittura poco meno che in ITA all'ingresso, ma quasi il doppio all'apice.
Non esistono evidentemente incentivi economici chiari a fare carriera, con conseguenze ovvie su qualità del lavoro. /5
Paga più bassa in termini relativi al privato e progressione salariale inesistente si tramutano in evidente insoddisfazione degli insegnanti.
Anche qui è discorso puramente d'incentivi. Se guadagni meno di un impiegato e non hai possibilità di carriera, non va bene. /6
Dal lato degli studenti gli incentivi sono allo stesso modo disastrosi. Siamo tra i paesi con la più bassa (alta) percentuale di occupati (inattivi) nella fascia 18-24.
Che incentivo ha un ragazzo delle superiori ad impegnarsi se sa che difficilmente troverà lavoro. /7
Non è solo questione economica, ma più profonda. Abbiamo la + bassa % di studenti che credono di poter contare qualcosa per il governo di turno. Disillusi sia per le prospettive di lavoro che per quelle sociali. Consapevoli di essere gli ultimi insomma. /8
Il risultato è un livello di abbandono prematuro degli studi molto elevato rispetto a paesi simili. In Italia abbiamo tra le più alte percentuali di "drop-out" a livello Europeo.
Che speranze può avere una società dove i giovani abbandonano la scuola in modo massiccio. /9
Potrei andare avanti ad oltranza. A chi interessa qui c'è un sacco d'informazione utile.
Chi studia Economia sa che gli incentivi sono la chiave per capire le dinamiche sociali e promuovere sviluppo sociale ed economico. /10
Abbiamo un sistema scolastico che si nesta in un analfabetismo digitale imperante e che non ha nessun meccanismo d'incentivo, economico o sociale, per insegnanti e studenti
La speranza è che si spendano più risorse sia economiche che di capitale umano per scuola e formazione /11
Ma siamo 1 paese in pieno inverno demografico e dove l'età media è 46 anni. La scuola non è mai al centro della discussione, o almeno finora non lo è mai stata. Non ho motivo di sperare lo diventi ora
La DAD é solo la punta dell'iceberg, e noi rischiamo di essere il Titanic. /n
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Non sono un applied economist, e sicuramente c'e' gente più qualificata di me per parlare di education. Ma sono comunque un professore, e mi piange il cuore sentire di parlare di chiusure delle scuole, e nel mio paese ancora di più.
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1/n
Come dice giustamente @Tboeri (che ovviamente ne sa più di me), la chiusura di scuole e università rischia di condannare una sempre più ampia fetta di popolazione alla povertà e a condizioni di vita pessime.
E' ampiamente documentato il rapporto tra istruzione e reddito.
2/n
Cosi' come e' ampiamente documentato come la poverta' vada ad incidere in misura maggiore sulle fasce più giovani della popolazione.
Nella sostanza sono i giovani meno istruiti quelli che pagano sempre il prezzo più alto degli shock macroeconomici.
I have been thinking about the increasing concern of the academic community on widespread depression/mental illness in our profession (PhD students included). Here's what I humbly think. Feel free to disagree.
N.B: I won't refer to any event/fact, but keep it general. 1/n
Disclaimer: I have been in the profession since 6 years now; probably not enough to get all nuances, but probably long enough to face my own reality check and see what the profession is for good. 2/n
I saw many people talking about the "loneliness" of our profession, and consequent ramifications, as the root of the problem here. I humbly disagree.
True: being a researcher is a lonely profession; but that doesn't mean it's a lonely life. 3/n