"L'isola dei morti", di Arnold Boecklin (1880-86)
"Sono convinto che susciterà l'impressione che desidero", scrisse il pittore al committente. E non si sbagliava.
Lenin ne teneva una copia sopra il letto.
Hitler acquistò la 3^ versione per una cifra spropositata e se la portò ap-
presso dalla Cancelleria fin dentro il bunker dove si ammazzò.
Dopo l'occupazione di Berlino, Stalin fece portare il quadro a Mosca, dove rimase fino agli anni '90, quando fu poi restituito alla Germania.
Freud ne aveva 22 copie nel suo studio, e l'analizzò a lungo.
E poi Strind-
berg, Dalì, D'Annunzio, De Chirico, Rachmaninov... Boecklin ne fece altre 4 versioni perché, ho letto, non riuscì a separarsi dalla prima. La 4^ versione (ne resta la foto ⬇️ in b/n) andò distrutta durante la Guerra.
"Il dipinto che ipnotizza", lo hanno chiamato. Molti, nel ri-
mirarlo, sono svenuti, ho letto ancora, per la sindrome di Stendhal.
Ora vorrei capire però come la passione per quest'opera possa aver accomunato personalità tanto diverse. Ma forse era proprio questo l'aspetto che tanto aveva interessato Freud..
(come sempre, chi sa parli :))
• • •
Missing some Tweet in this thread? You can try to
force a refresh
Ora vi racconto il mio esame di maturità e del tempo in cui mi dipingevo le magliette da sola.
Nell'ansia di fondo che pervadeva quelle giornate di luglio, in quello che credetti essere un momento di lucidità battagliera, scelsi la mise.
Decisi così che avrei messo la mia amata
maglia col Che ♥️ La commissione, il cui pensiero un po' mi preoccupava, doveva sapere con chi aveva a che fare. Avevo saputo dal cd membro interno che non erano convinti che il compito d'italiano fosse farina del mio sacco, pensavano fossi riuscita a copiarlo in qualche modo,
sicché ero stata preparata al peggio. La furia! Avrei contrastato questa enorme ingiustizia a suon di argomentazioni d'ogni tipo, se non li avessi convinti li avrei comunque sfiniti, insomma hasta la victoria siempre e anche sulla lotta armata avevo iniziato,al limite,a farci un
"Quando Giovanna si presenta ai giudici per la prima seduta le chiedono subito di giurare sul Vangelo che dirà la verità."
È illegale, annota Barbero, ed è una delle varie "licenze" che questo processo si concede. Perché è un processo politico, messo su perché Giovanna possa
essere fatta fuori legalmente, e lo sanno tutti, tutto il mondo che osserva attento (perché nel frattempo lei è diventata una leggenda) e tutti quelli che vengono chiamati a parteciparvi,che siano testi, inquisitori o dotti teologi kompetenti. E vorrebbero quasi tutti sottrarsene
ma vi sono costretti, e così si dà inizio a questa specie di sceneggiata dall'esito scontato che però paradossalmente ha la pretesa di salvare la forma.
È illegale pretendere che Giovanna giuri di dire il vero, dicevo, perché a monte c'è un'altra, ancor più grossa, illegalità: il
"Lavoro moltissimo. Ma non posso pensare di fare altro che la cattedrale. È un lavoro enorme!" scrive Monet nel 1893 al suo gallerista.
Aveva iniziato questa sua nuova serie sulla cattedrale di Rouen l'anno prima, dipingendo forsennatamente per oltre 10h al giorno,da uno stanzino
affittato in un palazzo di fronte, che a un certo punto era stato costretto a lasciare e cercarne uno accanto - perciò le 31 tele della serie da un dato momento appaiono leggermente diverse nella prospettiva.
Aveva iniziato qualche anno prima coi covoni, poi era passato ai pioppi
finché, esasperato dai continui mutamenti della natura che lo costringevano a rivedere costantemente il lavoro e non finire mai di rimetterci il pennello, aveva deciso che la facciata della cattedrale, ricca di statue ma immutabile, poteva fare meglio al caso suo. Voleva studiare
Questo è l'appunto buttato giù dal medico che curò Van Gogh quando si amputò l'orecchio - per motivi ancora da stabilire, in effetti, nonostante le molte teorie.
Non basta la tanto sottolineata e narrata follia a spiegare il gesto, deve pur esserci stata una causa scatenante.
In
effetti si vede bene dallo schizzo del Dr. Rey, ritrovato di recente, che il pittore non si tagliò via solo il lobo come si diceva. La ferita di quell'antivigilia di Natale del 1888 fu ben più violenta e mutilante e le storie la raccontano ognuna a modo suo. Pare certo, in ogni
caso, che quella notte prese il suo orecchio, lo incartò in un foglio di giornale e lo portò a una ragazza che lavorava in un bordello, poi identificata in Gabrielle Berlatier, probabilmente ritratta qui ne "La Mousmé"⬇️ bonvivre.ch/2016/07/cultur…
Sui motivi del fatto, però, la fan-
Mai sentito parlare della London Necropolis Railway?
Londra, che non s'era mai distinta per l'igiene o la salubrità delle sue strade, né per il profumo dell'aria, dopo essere passata nel giro di 50anni da 1 a 2.5 mln di abitanti, a un certo punto (vs la metà dell'800) dovette af-
frontare la questione del sovraffollamento dei luoghi di sepoltura. I cittadini si lamentavano da tempo, c'era chi diceva di aver visto teste decomposte affiorare dal terreno e rotolare per le vie, insomma, una situazione davvero insostenibile. Un'improvvisa epidemia di colera
fece rompere gli indugi e venne promulgato il Burials Act a porre fine alla questione. Si stabilì così che un nuovo Cimitero dovesse essere costruito, e per invogliare la gente all'utilizzo lo si munì di ogni comfort. Non solo location nel verde, fuori dalla metropoli, ma anche