In questo articolo di Boeri e Perotti, riguardante la riforma fiscale, mostrerebbero i limiti del RdC. Nonostante una sua riforma sia necessaria, l'argomentazione ha almeno 3 problematiche:
2. Non ci sono dati che mostrano come RdC disincentivi il lavoro. Il mondo è più grande rispetto a trade off tra lavoro e tempo libero: il lavoro ha impatto sull'autostima e sul ruolo sociale dell'individuo; hqlo.biomedcentral.com/articles/10.11…
3. la proposta di Boeri e Perotti di mantenere RdC anche con lavoro maschera il problema salariale che affligge il nostro paese.
Di fatto trasformerebbe RdC da strumento di welfare a sussidio alle imprese per tenere salari bassi.
Di certo il Reddito di Cittadinanza richiede una riforma. Ma non è di certo questa la strada giusta da imboccare.
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Un articolo di fact-checking di @PagellaPolitica mostra che l'attacco di @ItaliaViva e @marattin al RdC si basa su un uso strumentale dei dati. Dispiace perchè Luigi è (era?) un prof. di economia
A tal riguardo, rimane sempre valida la nota rilasciata quasi un anno fa dal direttore generale dell'INPS Daniele Checchi le cui conclusioni sono inequivocabili. Perchè polemizzare dopo mesi su cose già ampiamente chiarite?
Interessante articolo di @NicolaMelloni che recensisce il volume di Alessandro Carrera. Il volume parla degli Stati Uniti e dell'ascesa di Trump, ma ci può dire qualcosa anche per il nostro paese?
Per anni il mantra è stato "Non esiste la società, esistono individui e famiglie", nota frase di Margaret Thatcher. L'individualismo sfrenato, lo yuppismo degli anni '80 alla Patrick Bateman, la Milano da Bere. E poi i giorni nostri, dove la libertà individuale è sopra ogni cosa
Il virus ci ha fatto capire che questo era semplicemente folle. I processi di diffusione ci fanno capire quanto la struttura che ci sta sotto sia altrettanto importante rispetto all'individuo. Le mie influenze sugli altri non sono l'eccezione, ma la norma.
Ci sono ragioni per essere ottimistə guardando i dati ISTAT sulla crescita, ma non è tutto oro quello che luccica. La situazione è a tinte chiaro-scure. Vediamo perché:
Il documento parla di una variazione acquisita del 4.8%. Che cosa significa? Come spiega nel glossario l'Istat la variazione acquisita è la crescita annua qualora la variazione congiunturale dovesse essere nulla.
Una variazione acquisita nella prima metà dell'anno del 4.8 non significa una crescita annuale del 9.6. Secondo le più recenti stime dell'IMF il nostro paese crescerà del 4.9% nel 2021 e del 4.2% nel 2022. Il Pil resta però al di sotto del livello del 2007.
Troppo spesso la vulgata corrente sostiene che gli strumenti di supporto al reddito siano uno spreco di risorse che distorce il mercato del lavoro - dalle welfare queen di Reagan fino ai divani di alcuni esponenti politici nostrani.
In realtà questa è una visione ideologica che sembra voler vittimizzare la povertà e la disoccupazione come colpe individuali, non tenendo conto dell'evidenza empirica sull'importanza degli strumenti di welfare.
Una recente ricerca spiega come, in recessione, degli adeguati strumenti di sostegni al reddito possano avere consistenti effetti di stimolo fiscale. Per le famiglie con problemi di liquidità, il reddito aggiuntivo viene usato per finanziare il consumo. blogs.lse.ac.uk/covid19/2021/0…
Le società avanzate hanno sempre avuto la necessità di giustificare le proprie disuguaglianze, come spiega Piketty nel suo Capitale e Ideologia.
Tra le giustificazioni adottate c’è quella dell’uguaglianza dei punti di partenza. Lo stato quindi dovrebbe appiattire il piano di partenza per permettere ai meritevoli di emergere.
In un sondaggio del 1999 la maggioranza dei cittadini in Germania e Stati Uniti si è dichiarata infatti d’accordo con il seguente statement “è giusto che un individuo possa accumulare più ricchezze se ci sono pari opportunità”
Bezos nello spazio, ci ricorda questa celebre frase. Certo il problema della povertà non si risolve con le risorse del turismo spaziale. Ma la povertà è una conseguenza (anche) dei rapporti di forza tra Capitale e Lavoro, della distribuzione di reddito e ricchezza.
Amazon e Bezos sono un caso di scuola: il plurimiliardario in questione ha accumulato una fortuna immensa, per sua stessa ammissione grazie al duro lavoro dei suoi dipendenti.