Nelle ultime 48h un imponderabile caso ha fatto sì che dedicassi tutto il mio tempo ad aiutare calciatrici di #Herat, cicliste e tanti esseri umani fino al loro arrivo a #KabulAiport. Più di 70 persone sono state poi portate al sicuro dai nostri militari attraverso #AbbeyGate.
Non credo riuscirò mai descrivere queste ore che sono state fra le più incredibili della mia vita, in contatto costante con donne e uomini afghani in fuga, disperati, e con i nostri militari a #Kabul. Poi, 4h dopo l'ultimo ingresso, l'attentato. Esattamente lì.
La tragedia, la felicità. La gioia, la disperazione. I sommersi e i salvati. Non mi era mai capitato di esserci dentro così, dove un punto giusto trovato su google maps o no, un messaggio letto o no, un telefonino acceso o no, una scelta fatta o no, fa la differenza più estrema.
Forse un giorno scriverò di più, non ora. Ora voglio solo pensare alle persone portate dentro, al loro futuro. E all'enorme e struggente numero di persone che è rimasta fuori, alcune macellate dalla pazzia criminale dopo poche ore, altre la cui agonia non conosceremo neppure.
E voglio ringraziare: chi ha diviso con me queste ore senza sonno e senza smettere un minuto.
Il Min @guerini_lorenzo, @pierofassino, @LiaQuartapelle e alcuni eroi veri, senza retorica: il Gen. Luciano Portolano, il Col. Roberto Trubiani e il Cap. Alberto Del Basso lì a #Kabul.
Voglio ringraziare chi ha passato con me queste ore, Anita Zanotto e Alessandra Cappellotto di #roadtoequality, il team @cospeonlus, Stefano Liberti con il suo affetto per le ragazze di #Herat. E poi Abdul: un ragazzo afghano che in 2 giorni ci ha insegnato come si sta al mondo.
L'ultimo pensiero, senza commento perchè non ce la faccio proprio, è per voi.
Ho aspettato un po’ a scrivere, speravo di aver capito male. Invece il Primo Ministro del Regno Unito, intendeva dire proprio ciò che ha detto: “Abituatevi a perdere i vostri cari”. Boris Johnson si è laureato ad Oxford con una tesi in storia antica.
È uno studioso del mondo classico, appassionato della storia e della cultura di Roma, su cui ha scritto un saggio. Ha persino proposto la reintroduzione del latino nelle scuole pubbliche inglesi.
Mr. Johnson, mi ascolti bene...
Noi siamo Enea che prende sulle spalle Anchise, il suo vecchio e paralizzato padre, per portarlo in salvo dall’incendio di Troia, che protegge il figlio Ascanio, terrorizzato e che quella Roma, che Lei tanto ama, l’ha fondata.