Mi sono anche stufato di argomentare ciò è abbacinante di per sé!
Che questa linea governativa è un cachinno scrosciante inviso al buon senso, alla libertà, alla razionalità e alla scienza.
Direte voi "ma chissene se non argomenti...già non ti legge nessuno, ma chi sei?!"
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Rispondo, avete ragione. Sono un nessuno...che si era illuso che pure il pensiero degli ultimi contasse qualcosa in democrazia.
Il diritto della minoranza, il pluralismo, l'egida contro il diritto dei più.
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E tutto questo, che dovrebbe essere il fondamento evangelico consustanziale all'essere democratico, pare oramai solo l'ombra di quell'inchiostro che troneggiava, altèro, su pagine di pergamena, bianche e fulgide.
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Eppure il tempo per riflettere, fermarsi e pensare ci sarebbe.
Ma niente da fare. Tirare dritti più velocemente che si può, senza dubbi o incertezze, colmando le lacune con princìpi d'autorità e menzogna, come se la democrazia fosse un urticante fastidio sotto al tallone.
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Ora immaginate di leggere queste due parole nel 2019, prima dell'arrivo del covid.
Come avreste reagito?
Io la butto là.
Stavamo male anche prima, ma ora arriva a toccare tutti noi.
Ps. Votare conta...non buttate via l'unico strumento di cambiamento che avete.
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#Bagnai giustamente cita Hannah Arendt (intellettuale immensa).
Il punto è esattamente questo:
Se qualcuno ha letto stralci del suo pensiero, non è difficoltoso scorgere analogie con alcune dinamiche che si stanno reificando intorno alla gestione vaccinale. 1/5
Una su tutte:
Qual è la caratteristica principale di un ideologia totalitaria?
Il fatto che dal momento seguente all'accettazione di alcuni dati prodromici (in questo caso, vaccino come unica arma contro il virus, vaccino come strumento per immunizzazione di gregge),
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Tutte le azioni che seguiranno saranno marmoreamente consequaziali rispetto a quelle premesse, capaci di costruire una narrazione dalla quale risulterà impossibile evadere, in grado di spiegare la realtà in modo stringente, monoliticamente, senza possibilità di resipiscenza.
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A leggerlo mi sono venute in mente due suggestioni.
La prima: "...facilitare la ristrutturazione del debito nei paesi a livello eccessivo di indebitamento..."
Insomma, visto che da PdC italiano Draghi non riesce a contare quanto 1/5
contava da presidente di BCE (ed è ovvio) gli garba l'idea di poter interpretare un ruolo internazionale che profumi di quelle posizioni "alamanne" che sono nei nostri riguardi.
La seconda: Nell'affidarsi al conforto del lemma "resiliente" afferma, inusitatamente, che...
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...grazie agli "investimenti nella trasformazione ecologica e digitale" i paesi africani hanno potuto portare avanti riforme efficaci, "coraggiose, trasformative ed inclusive".
"lo smart working è stato utile perché nel momento più complicato della pandemia ci ha consentito di gestire il Paese" ma "oggi io dico più Green pass, meno smart working".
A me pare 👇
Nessuna obiezione di ordine tecnico sullo strumento del GP sembra scalfire la granitica sicurezza che sia il grimaldello più giusto per "tornare alla normalità".
Una normalità che si è vista dipinta in vari modi in questa retorica del post pandemia:
Un nuovo modo di vivere...
...lo Smart Working, da soluzione emergenziale assurge a soluzione di sistema, coerente con il concetto stesso di progresso. Da una parte l'eolico e l'auto elettrica, dall'altra il telelavoro, che ha costi marginali inferiori (si pensi alle trasferte, pendolari, mense, etc)
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Un dato che vale la pena sottolineare, anzi RI-sottolineare.
È stato firmato un documento conclusivo su quelle che saranno le linee guida "argine" (anche se non definitive) cui dovranno attenersi Parlamento ed Esecutivo approcciando la futura Riforma Fiscale. 1/8
Anche se si tratta di una riforma allogena per genesi, indotta dalla burocrazia Unionista, affinché si possa in futuro beneficiare dei tanto determinanti esborsi semestrali del Piano #NGEU, tale riforma promette comunque di essere un cambiamento radicale del Fisco italiano.
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Orbene, data l'enorme portata di una riforma di questo tipo è pressoché inaccettabile questo specifico risvolto politico, democratico:
La quasi totale assenza di contributo fattivo alla redazione del surriferito documento-guida del primo partito di maggioranza relativa!
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Lo abbiamo capito.
Contro il mostro Propagandistico dell'UE una guerra a viso aperto di denuncia integrarle dell'intero sistema Unionista non ha pagato in termini politici e di risultati.
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E chi dopo anni e libri e convegni ne ha sempre evidenziato tutte le aporie ancora deve lottare con un livello generale di consapevolezza delle tematiche troppo, troppo basso.
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Ecco perché occorre lavorare "ai fianchi", approcciare questo enorme mostro per vie traverse (me neanche tanto) come per esempio è stato fatto qui👉(bit.ly/3dn4Jbr) per alzare il livello di consapevolezza generale.
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Dopo quanto visto con il processo a #Salvini, dopo la nascita del governo giallo-rosso, e dopo ovviamente lo scoppio del caso #Palamara fa BENISSIMO il senatore @AlbertoBagnai a mettere al centro del dibattito politico il concetto di "costo della politica"!
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Partiamo da due assunti: 1) La sovranità viene esercitata "nelle forme e nei limiti", ovvero attraverso regole precise e attraverso le sue ISTITUZIONI; 2) La democrazia cessa di esistere quando non c'è più equilibro tra i suoi poteri.
Bene...
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Oggi il vero tema è che la "politica" (ovvero "l'eletto") manca della normale capacità di poter incidere all'interno della comunità dalla quale trae legittimità!
Una mancanza di potere fattivo ed efficace che deriva da due dinamiche: