Thread by @lastoriadioggi

9 ottobre 1970 in Cambogia viene proclamata la Repubblica Khmer, entità politica guidata da Lon Nol di natura autoritaria, che venne soppressa cinque anni dopo da un colpo di Stato del Partito Comunista di Pol Pot, il quale instaurò una dittatura...

Da qui in poi iniziò un periodo davvero drammatico nella storia della Paese, che viene ricordato come “Olocausto cambogiano”. Lo scopo della dittatura dei khmer rossi era quello di creare una società agraria e autosufficiente, di plasmare l’uomo nuovo, che doveva essere ateo…

etnicamente puro, privo di affetti, pulsioni borghesi e soprattutto devoto esclusivamente al lavoro. 
Per raggiungere questo scopo il mezzo era sostanzialmente l’eliminazione di tutti i nemici del popolo: vennero colpite in primis tutte le minoranze e successivamente i borghesi…

la classe intellettuale o chiunque fosse considerato tale. Si dice che solo portare gli occhiali potesse essere un pericolo per la propria incolumità. Chi non rientrava in queste categorie moriva per la scarsità di cure mediche o per le carestie. In quattro anni di dittatura…

morì un quarto della popolazione cambogiana, quasi due milioni di persone.
Pol Pot, chiamato anche Fratello Numero 1 morì nel 1998 e restò impunito per i crimini commessi, soltanto nel 2011 infatti iniziò, tramite un accordo tra il governo cambogiano e l’Onu…

il processo per crimini contro l’umanità a carico di Nuon Chea, ex braccio destro di Pol Pot, Lhieu Samphan, ex ministro della difesa, Ieng Sary, ex ministro degli Esteri e la moglie Ieng Thirith, ex ministra per gli affari sociali. La sentenza di condanna per genocidio…

venne pronunciata nel 2014 e solo Nuon Chea e Lhieu Samphan furono giudicati, poiché gli altri due imputati morirono prima. La sentenza condannava i due ex khmer rossi all’ergastolo, entrambi la accettarono e mostrarono rimorso per i fatti compiuti.