Ci possiamo fidare di ciò che dice Robert #Malone? Malone non ha inventato il vaccino a #mRNA. Un suo esperimento del 1987 fu parzialmente ignorato in quanto tale tecnologia era ritenuta instabile e onerosa. Gli studi sull'mRNA iniziarono quindi nel 1978, senza Malone. #COVID19
Come riportato da Nature, i primi studi risalgono al 1978 mentre Malone ha effettuato un esperimento solo nel 1987 che non ottenne grande considerazione. Gran parte del merito va alla biologa Karikò e all'immunologo Weissmann.
Sono ben note le falsità che dice riguardo alla proteina Spike. Malone sostiene che la proteina causerebbe danni irreversibili al cervello dei bambini, al cuore, sistema riproduttivo e immunitario.
Il riferimento al sistema riproduttivo riprende la lettura (sbagliata) sull'infertilità che i novax portano avanti da uno studio in cui si afferma l'esatto contrario e che non sostiene affatto la tossicità dei vaccini a mRNA.
La proteina Spike rimane per poco tempo nel flusso sanguigno e non va da un tessuto all'altro tanto meno nel cervello, nervi ecc. Nei vaccini a mRNA non c'è la proteina Spike ma solo l'informazione genetica affinché il corpo la produca.
I vaccini sono dei farmaci disegnati in modo tale che non portino a situazioni di accumulo ma dopo poco tempo dalla somministrazione nell'organismo non si ritrova più nulla tranne che gli anticorpi. Non si può dire lo stesso del virus, che rimane a lungo nell'organismo.
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Vuole sapere la differenza? Il virus entra nell'organismo e infetta le cellule delle vie aeree e si moltiplica al loro interno, le rompe e può passare da una cellula all'altra andando nel circolo sanguigno e, potenzialmente, in ogni distretto corporeo. #COVID19#vaccino
Nel picco dell'infezione nell'organismo sono presenti da 1 a 100 miliardi di particelle virali che presentano la famigerata Spike sulla loro superficie. I vaccini sono iniettati nel deltoide e questo permette di fare rimanere "circoscritta" la zona dove il farmaco può rimanere.
Si evitano infatti vene e arterie (se si iniettasse endovena si salterebbe la fase di assorbimento e il farmaco sarebbe prontamente disponibile ma nel caso dei vaccini non esplicherebbe l'azione desiderata).
Vaccinati e non vaccinati contagiano allo stesso modo? No Un vaccinato, per trasmettere il virus ad altri, deve prima infettarsi Ma un vaccinato ha 4 volte meno probabilità di contagiarsi e una probabilità 11 volte inferiore di finire in ospedale e morire #Covid_19#Piazzapulita
Se si infetta, un vaccinato può contagiare gli altri per poco tempo prima che gli anticorpi uccidano il virus. In un non vaccinato il virus invade i suoi polmoni e si replica per giorni e il non vaccinato può contagiare per molti giorni.
L'articolo di The Lancet (tanto amato dai #novax) afferma, secondo i #nogreenpaas, che i vaccinati contagiano come i non vaccinati. Cari novax e nogreenpass, gli articoli scientifici bisogna leggerli meglio perché la realtà è un'altra, ovvero..