Spinto dagli ottimi thread di @Marteena84 e @DocWalls, voglio provare a rispondere a un'altra domanda frequente, a cui tengo molto.
In terapia #intensiva i pazienti dormono tutti?
Spoiler: no, era così diversi anni fa, ma la situazione è cambiata. Anche per chi è intubato.
E' utile usare l'anestesia generale (coma farmacologico), nei momenti piu' gravi di alcune malattie,come:
- la polmonite in ventilazione meccanica
- il trauma cranico grave
- lo shock (insufficienza di circolo) grave
ecc..
Se c'è il coma farmacologico, c'è sempre l'intubazione.
Viceversa, non sempre un paziente "intubato" e collegato a un ventilatore dorme. Nelle fasi di svezzamento dalla ventilazione meccanica, quando sta guarendo, il paziente viene progressivamente svegliato, e torna lentamente in sè. Si tratta di un processo lento, che dura giorni.
Nota bene: mentre alla fine di un intervento chirurgico in anestesia il passaggio dallo stato di sonno al risveglio è una questione di minuti o secondi,e molti pazienti non la ricordano, in terapia intensiva -proprio perchè è diversa la malattia- spesso servono alcuni giorni.
E' doloroso? NO!
Ci sono farmaci che aiutano ad essere in uno stato di comfort anche se collegati al ventilatore e coscienti. E poi accanto alla persona ci sono infermieri super-formati, come @Marteena84, che lo seguono da vicinissimo.
Fa paura? Piu' a raccontarlo che a vederlo.
Esempi pratici? Le persone sono in grado di riconoscere i parenti quando vengono a trovarli,o di sentire la voce dei parenti al telefono (anche se non possono parlare), guardano la tv, comunicano con noi. Se sono giovani, in qualche TI è anche possibile che usino un tablet.
Essere svegli consente di guarire prima dalla malattia grave: la debolezza muscolare (che è profonda ma che migliora rapidamente con fisioterapia), il disorientamento (se grave si chiama "delirio da TI") che può essere presente all'inizio del risveglio. E riduce alcuni rischi.
Si arriva insieme (paziente, famiglia, ed equipe di terapia intensiva) a un momento in cui le macchine (il ventilatore o l'intubazione) possono essere tolte perchè la persona è migliorata abbastanza. Sono passaggi delicati, e bisogna seguirli da vicino nelle ore/giorni seguenti.
NB: si. ho parlato di famiglia, perchè nella malattia che porta in terapia intensiva (come in altre malattie gravi) ci sono 3 attori: il paziente, la sua famiglia, e l'equipe di terapia intensiva. La famiglia è molto importante, e quando è possibile accoglierla in TI è un aiuto.
Faccio un esempio preso da twitter, un po' estremo a suo modo, di un paziente che suona il violino anche se intubato: lo scelgo perchè è meno cruento di altri esempi.
Certo, suonare il violino in TI è aneddotico... ma essere svegli e coscienti no.
Faccio un inciso: per facilitare il processo di svezzamento e di riveglio dalla ventilazione meccanica, in molti ricoveri è poi necessario passare da intubazione a tracheostomia. La tracheostomia facilita ulteriormente la fisioterapia e il risveglio. Ma è un discorso a parte.
In sintesi, spero di aver risposto alla domanda: i pazienti in TI dormono tutti? No, per fortuna.
Sono sedati o in anestesia generale quando è necessario, per la loro guarigione, esserlo.
Viceversa, anche se collegati a un ventilatore, possono essere semi-coscienti o coscienti.
Qui avevo riportato l'evoluzione "giorno per giorno" di ricovero reale in una TI america, durato 50 giorni, per una polmonite covid. Fa capire i tempi, visti dagli occhi del parente.
Come funziona un lungo ricovero in terapia intensiva, visto dagli occhi di un parente?
Qui un breve thread basato sul vissuto di una coppia americana, e raccontato su twitter giorno per giorno dal partner.
Breve thread sull'insufficienza respiratoria #Covid_19, per non addetti ai lavori.
Cosa succede nei casi piu' gravi di #COVID?
I casi piu' gravi sono quelli che sviluppano una polmonite bilaterale estesa, cioè dove entrambi i polmoni sono colpiti dal virus, come in questi esempi
Dove c'è una radiologia alterata (il "bianco") i polmoni non sono in grado di ricevere ossigeno dall'aria inspirata dalla bocca, e la quantità di ossigeno nel sangue si abbassa. Piu' il danno polmonare è esteso, piu' la quantità di ossigeno nel sangue diminuisce (la saturazione).
Nei casi piu' gravi, ci si trova come sulla cima dell'Everest, dove l'ossigeno è estremamente scarso. In quelle condizioni si sopravvive solo poche ore, senza azioni correttive.
Quali sono le azioni correttive? Riportare l'ossigeno nel sangue a livelli adeguati.
Per farlo, si può
[Thread] Come varia il tasso di ricovero per #Covid_19 nel corso dei mesi?
Questo grafico identifica 3 momenti distinti:
a. una fase iniziale, con percentuali di ricovero molto elevate dovute all'assenza di tamponi (denominatore "erroneamente" basso)
b. una seconda fase, dove [1/
le percentuali di ricovero sono basse: I tamponi sono tanti, la trasmissione post-lockdown bassissima. Vengono identificati tanti "deboli positivi", che in molti casi sono alla fine della malattia (parte del denominatore che mancava prima).Qui è il numeratore a essere errato:[2/]
con i tamponi che tracciano tardivamente i casi, chi doveva sviluppare malattia severa è già stato ricoverato nelle settimane precedenti,e non rientra nel tasso di ricovero.Abbiamo così un numeratore troppo piccolo rispetto al denominatore. Il tasso è "erroneamente" basso. [3/]